«Io
sono e mi sento italiana. Ma essere italiana significa anche battermi affinché
questo Paese la smetta di escludermi a priori soltanto perché i miei genitori
sono immigrati», a parlare è l'autrice, Sabrine Aouni, 19 anni, nata a
Barletta da genitori tunisini. Una figlia della seconda generazione, ragazza
come tante sue coetanee, che ama il rap e adora studiare; che digiuna durante
il Ramadan mentre mangia frittelle per la festa dell’Immacolata; che porta la
mano al petto sia al suono dell’inno tunisino “Humat Al-Hima” che quando sente “Fratelli d’Italia”.
Il libro fa parte della collana Osmosi.
Dialogheranno
con l’autrice lo scrittore sociologo Leonardo
Palmisano e il giornalista Sky Piero
Ancona.
La versione in arabo di Mi chiamo Sabrine sarà
diffusa gratuitamente sul web. Un impegno di Radici Future Produzioni mirato
a mostrare un’altra faccia
dell'Occidente al mondo arabo.
La nostra è
un'aspirazione al racconto complesso, attraverso le diverse forme di scrittura
e di narrazione culturale, nello scenario del cambiamento, del sociale,
dell’innovazione tecnologica e sociale.
Produciamo e promuoviamo manufatti culturali a tutto tondo, privilegiando le reti tra autori e la mescolanza dei generi e dei prodotti.
Produciamo e promuoviamo manufatti culturali a tutto tondo, privilegiando le reti tra autori e la mescolanza dei generi e dei prodotti.
Le nostre collane e
le nostre produzioni vogliono rispondere alla pluralità con la pluralità.
Siamo aperti a tutte
le forme di scrittura, dell’editoria e della cultura, perché veniamo da
esperienze diverse: dalla narrativa, dalla poesia, dalla saggistica, dalla
fotografia, dalla musica, dal giornalismo, dalla tivù, dal web,
dall’informatica, alla formazione e progettazione. Un insieme di donne e uomini
che credono nella cooperazione, nella forza della partecipazione.
Nessun commento:
Posta un commento