Stasera, mercoledì 30 novembre alle 20.30 al
Petruzzelli il maestro John Axelrod (nella foto) dirigerà
l’Orchestra del Teatro nel concerto di chiusura della Stagione Sinfonia 2016.
Ad aprire il concerto la Pastorale d’étè, poema sinfonico
H. 31 di Arthur Honegger (1892-1955).
In programma anche la prima
esecuzione assoluta, commissionata dalla Fondazione Petruzzelli al compositore
Fabio Vacchi (1949), del Concerto per violino e orchestra, con violino
solista Francesco D’Orazio. “Questa composizione –sottolinea Fabio
Vacchi- è dedicata a Livia Pomodoro, perché s’è fatta portavoce di valori
fondanti senza i quali l’arte sarebbe destinata a scomparire, perché è vessillo
di una giustizia possibile, di un’empatia che vince l’indifferenza, di un
femminile che resiste al pregiudizio”.
A completare il programma la Sinfonia
n. 6 in
fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Ludwig
van Beethoven (1770-1827).
I
biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it.
Informazioni:
080.975.28.10.
John Axelrod, direttore
Direttore
principale e direttore artistico della Real Orquesta Sinfónica de Sevilla e
direttore principale ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, è
stato dal 2004 al 2009 direttore principale della Luzerner Sinfonieorchester e
direttore musicale del Teatro di Lucerna, e dal 2010 al 2013 direttore musicale
dell’Orchestre National des Pays de la Loire.
Laureato
alla Harvard University nel 1988 e formatosi nella tradizione di Bernstein, ha studiato
al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin nel 1996, e ha partecipato
al programma dell’American Symphony Orchestra League.
Ha diretto
oltre 160 orchestre internazionali, 30 titoli d’opera e 50 prime assolute. Fra
le orchestre con cui collabora: la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, la
NDR Sinfonieorchester di Amburgo, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la
NHKSO di Tokyo, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, la Fenice
di Venezia, il San Carlo di Napoli, la OSI di Lugano, la Camerata Salzburg, la
ORF Radio Symphony e i Grazer Philharmoniker.
In ambito
operistico ricordiamo Candide di Bernstein allo Châtelet e alla Scala, Flight
di Dove all’Opera di Lipsia, Tristan und Isolde ad Angers e Nantes, Idomeneo,
Don Giovanni, Rigoletto, Die Dreigroschenoper, Der
Kaiser von Atlantis e The Rake’s Progress al Festival di Lucerna.
Nel 2014 ha diretto Evgenij Onegin al San Carlo di Napoli e inaugurato
il Festival di Spoleto con il trittico Erwartung, La dame de
Monte-Carlo e La mort de Cléopâtre. Nel 2015 esegue una nuova
produzione del Candide al Maggio
Musicale Fiorentino, dove torna nel 2016 con Lo Specchio Magico di Vacchi, e una nuova produzione di Aufstieg
und Fall der Stadt Mahagonny di Weill all’Opera di Roma.
Appassionato sostenitore delle nuove generazioni, collabora con orchestre
giovanili professionali, tra cui Schleswig-Holstein Festival Orchestra,
Orchestra Giovanile Italiana, Accademia della Scala, Junge Norddeutsche
Philharmonie, Sinfonia Iuventus e Wiener Jeunesse Orchester.
Francesco
D’Orazio,
violinista
Nato a Bari, si è diplomato in
violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi presso il Mozarteum
di Salisburgo l'Accademia Rubin di Tel Aviv.
Il suo vasto repertorio spazia
dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica classica,
romantica e contemporanea. Trai numerosi compositori hanno scritto per lui
figurano Ivan Fedele, Terry Riley, Fabio Vacchi, Brett Dean, Michele
dall'Ongaro, Michael Nyman, Alessandro Solbiati, Marco Betta, Marcello Panni e
Luis De Pablo.
Di particolare rilievo è stata la
sua lunga collaborazione con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento
per trio d'archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre
Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla
Cité de
la Musique a Parigi e all'Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto
dall'autore.
Ha tenuto le prime esecuzioni
italiane dei concerti per violino e orchestra di John Adams, Unsuk Chin, Kaija
Saariaho, Aaron Jay Kernis, Michael Daugherty, Luis De Pablo e Michael Nyman.
Ha tenuto concerti in tutta Europa,
Nord e Sud America, Messico, Cina, Giappone e Australia ed effettuato
registrazioni discografiche per Decca, Opus 111, Hyperion, Stradivarius, Neos e
Amadeus
E' stato ospite di prestigiose
istituzioni musicali quali il Teatro alla Scala di Milano, la Philarmonie di
Berlino, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Albert Hall a Londra,
la Wiener Konzerthaus, e si è esibito nei Festivals Cervantino in Mexico, MiTo,
Radio Fance, Aix-en-Provence, Proms a Londra, Ravello, Istanbul, Montpellier,
Ravenna, Settimana Musicale Senese, Postdam, Salzburg, Strasbourg, Stresa,
Tanglewood e Biennale di Venezia.
Ha tenuto concerti e registrazioni
con la London Symphony, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica
della Scala, i Berliner Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI,
l’Orchestra Sinfonica Nazionale d’Il de France, la
Saarlandischer Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Shangai, l’Orchestra
Filarmonica di Nagoya, l’Academia Montis Regalis, l'Accademia Bizantina,
diretto, tra gli altri, da Sakari Oramo, Ingo Metzmacher, Hubert Soudant,
Hansjorg Schellenberger, Luciano Berio e Arturo Tamayo.
Nel 2010 Francesco D'Orazio è stato
insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale
“Miglior Solista” dell’anno.
Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri costruito a
Cremona nel 1711 e un Jean Baptiste Vuillaume fatto a Parigi il 1863.
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