In attesa di Madama Butterfly, l’11 novembre nel Museo Teatrale alla Scala si è aperta al pubblico la mostra “Madama Butterfly, l’Oriente ritrovato” che intende ripercorrere gli allestimenti rappresentati alla Scala dal 1904 al 1985.
Curatore del catalogo e della mostra - in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi - è stata Vittoria Crespi Morbio, Vicepresidente degli Amici della Scala, che in una conferenza stampa ha presentato con illuminata leggerezza le più disparate visioni di un Oriente ritrovato.
Le sale sono sapientemente strutturate in modo da poter accogliere sia i documenti (partiture, lettere, bozzetti) sia i costumi di Caramba per l’edizione dell’opera diretta da Arturo Toscanini nel 1925, sia quelli rievocanti l’antico Giappone dell’artista Tsuguharu Foujita per l’edizione diretta da Victor de Sabata nel 1951, sia ancora quelli echeggianti le antiche formule del teatro giapponese di Keita Asari regista e Hanae Mori costumista per la Butterfly diretta da Lorin Maazel nel 1985.
Direttore operativo di questa affascinante mostra è Donatella Brunazzi.
Nessun commento:
Posta un commento