Conferenza stampa del sovrintendente della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Giandomenico Vaccari (in foto) ieri pomeriggio al Caffè d’Arte DolceAmaro di Bari. Tema dell’incontro con i giornalisti è stato la presentazione della tragedia musicale in due atti e un intermezzo “Assassinio nella Cattedrale” di Ildebrando Pizzetti, su testo originale di Thomas Stearns Eliot, che si terrà a Bari il prossimo 22 dicembre alle 20.30 presso la Basilica di San Nicola. Una produzione, la seconda della stagione lirica di quest'anno dopo la Carmen di Bizet andata in scena nel novembre scorso al Piccinni, in forma concertante e semiscenica. All’apice della sua carriera, decano dei compositori italiani della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, il compositore parmigiano Ildebrando Pizzetti (1880 – 1968) presentò per la prima volta nel 1958 al teatro alla Scala questa sua tragedia di cui aveva scritto anche il libretto, ispirandosi al dramma scritto nel 1935 da Eliot. Già il testo originale inglese, attraverso la ricostruzione del martirio avvenuto nel Natale 1170 dell’arcivescovo Tommaso Becket, si occupava delle problematiche legate al rapporto sempre più conflittuale tra chiesa e società, tra fede collettiva e coscienza individuale. Pizzetti prende spunto dal dramma di Eliot per calare questi interrogativi universali e metastorici nell’animo di Tommaso Becket, che diviene a tutti gli effetti una sorta di icona tormentata dell’uomo di ieri ma anche di oggi. Con lui dialogano collettivamente personaggi simbolici: sacerdoti, araldi, corifei, cavalieri, donne e persino quattro tentatori, di cui l’ultimo avrà la meglio sull’arcivescovo morente. Non poteve esserci migliore ambientazione (la Basilica di San Nicola di epoca romanica ne è infatti sfondo e al contempo cornice ideale) per questa esecuzione barese del capolavoro di Pizzetti. Alla vigilia, va detto, proprio delle festività natalizie. Spicca nel cast degli interpreti vocali il basso Ruggero Raimondi (Thomas Becket), uno dei più grandi cantanti del nostro tempo, che sarà validamente affiancato dall’eccellente soprano Paoletta Marrocu ( Prima Corifea). Tra gli altri interpreti segnaliamo inoltre: Sonia Zaramella (Seconda Corifea), Luca Casalin (un Araldo), Istvan Kovacs (Quarto tentatore, Secondo cavaliere), Antonio De Gobbi (Terzo tentatore, Terzo Cavaliere) etc. L’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, il Coro A.T.E.R. di Parma (preparato da Martino Faggiani) e il Coro di voci Bianche del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari (preparato da Emanuela Aymone) saranno diretti dal maestro Piergiorgio Morandi. Notizia importante: l’opera come ha ricordato Vaccari sarà integralmente ripresa per la realizzazione di un film DVD, il primo ad alta definizione coprodotto dalla celeberrima Unitel di Monaco di Baviera (fondata 50 anni or sono da Leo Kirch ed Herbert von Karajan) insieme alla Fondazione Petruzzelli, che sarà distribuito nel 2007. “Un'occasione unica – ha dichiarato il sovrintendente - per dare tutta la visibilità che merita a Bari e ai suoi straordinari luoghi”. Infine, tra una settimana, si conoscerà il nome del maestro del neonato Coro della Fondazione Petruzzelli, che dovrebbe probabilmente già debuttare nell’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven il prossimo 26 gennaio 2007. Il concerto sarà diretto da Günter Neuhold, alla guida dell’Orchestra della Provincia di Bari. Un battesimo davvero niente male…
Previsti, infine, due incontri propedeutici all'ascolto dell'opera pizzettiana. Uno a Casa Giannini (lo storico negozio barese dei pianoforti)il 21 dicembre alle 18.30 con la "lettura dell'opera" guidata dal compositore e direttore d'orchestra Nicola Scardicchio, coadiuvato per l'occasione dal mezzosoprano Tiziana Portoghese e dalla pianista Angela Annese; è il primo di una serie di incontri dedicati alle opere della stagione lirica in corso, coordinati dalla musicologa Detty Bozzi (Conservatorio "N.Piccinni" di Bari); l'altro il 22 dicembre, alle 17, nel foyer del Teatro Petruzzelli sarà con la partecipazione di Carla Moreni, critico musicale del Sole 24 Ore, del docente di Lingua e Letteratura Inglese presso l'Università agli Studi di Bari, Vito Amoruso, e del sovrintendente della Fondazione Petruzzelli, Giandomenico Vaccari.
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