venerdì 15 dicembre 2006

Un Oscar per Morricone

Finalmente una bella notizia per la musica italiana. Il celebre compositore romano, Ennio Morricone, autore di numerose e indimenticabili colonne sonore per il cinema, ma anche di tanti lavori “colti” forse meno noti ma ugualmente significativi, riceverà l’Oscar alla carriera. Dopo cinque nomination ricevute dall'Academy negli ultimi ventisette anni di intensa attività (da “I giorni del cielo” a “Mission”, da “Gli intoccabili” a “Bugsy” e al più recente “Malena”) è arrivato dunque per il grande maestro il meritatissimo tributo che da tempo gli spettava. Ho avuto la possibilità di intervistarlo ("solo" al telefono) per conto del Corriere del Mezzogiorno circa un anno e mezzo fa. Lo chiamai a casa. Passai con lui un quarto d'ora meraviglioso. Ricordo ancora con tenerezza le sue sagge parole di uomo serio, semplice, umile, modesto, proferite sempre con quel tono di voce rispettoso, amichevole, confidenziale che hanno solo pochi (veri) Grandi. Il suo pensiero, nel corso dell’intervista, andava frequentemente a ricordare le amicizie e i rapporti di lavoro del passato. Una galleria di ricordi che si popolava di nomi importanti: Goffredo Petrassi, Nino Rota, Federico Fellini e (naturalmente) l’amico fraterno Sergio Leone con cui ci regalò quella colonna sonora davvero straordinaria che fu negli Anni Ottanta “C’era una volta in America”. Una musica da film che sapeva “stare in piedi” da sola, anche senza le stupende immagini del compianto Sergio, grazie alla malinconia post-mahleriana dei suoi bellissimi temi melodici. Lo stesso dicasi per “Il Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Capolavori del cinema che hanno ricevuto tanto, tantissimo dall’arte inconfondibile, dal magico, unico background sonoro di questo stupefacente Poeta delle note musicali. Era giunto davvero il momento di ringraziarlo, o meglio, di “risarcirlo” (come ha giustamente titolato oggi il Corriere della Sera) per i mancati Oscar precedenti. Lui, quando ha saputo la bella notizia giunta dall’Academy, ha risposto con la disarmante semplicità che lo contraddistingue da sempre: “Ormai non ci speravo più”. Grazie di tutto Ennio!

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