martedì 26 maggio 2009

Scene dal "Don Pasquale" di Donizetti all'Abeliano di Bari


Aspettando "L'Elisir d'amore" di Gaetano Donizetti, la Fondazione Petruzzelli propone nell'ambito del suo cartellone di attività collaterali: "Scene da Don Pasquale", lettura musicale e scenica dedicata al famoso dramma buffo in tre atti. In programma al Teatro Abeliano di Bari lunedì 1°, giovedì 4 e venerdì 5 giugno alle 20.30.
La regia dello spettacolo sarà curata da Domenico Colaianni (nella foto), mentre l'impianto scenico sarà firmato da Tommaso Lagattolla. Dirigerà il coro della Fondazione Petruzzelli il maestro Franco Sebastiani. A dar vita ai personaggi di Donizetti: Domenico Colaianni (Don Pasquale), Eleonora Cilli (Norina), Camillo Facchino (Ernesto), Marcello Rosiello (Dottor Malatesta).
L'attrice Maria Giaquinto sarà la voce recitante che scandirà il ritmo della rappresentazione, sulle note del pianoforte di Barbara Rinero. La trama del "Don Pasquale" si rifaceva ad un libretto di Angelo Anelli, musicato da Stefano Pavesi nel 1810 come Ser Marcantonio. Il librettista del Don Pasquale fu invece Giovanni Ruffini.
Esule a Parigi perché mazziniano, Ruffini avrebbe poi scritto due romanzi di successo, Lorenzo Bernoni e Il dottor Antonio. Ma proprio perché letterato di alto lignaggio si rifiutò di far figurare il proprio nome nel libretto, sul frontespizio del quale appare l'indicazione Dramma buffo in tre atti di M. A. Le sigle M. A. rispondono al nome e al cognome di Michele Accursi, un altro esule mazziniano amico sia di Donizetti sia di Ruffini.
Il libretto del Don Pasquale per il ritmo vivace e coinvolgente e la grande teatralità è uno dei più apprezzati del repertorio operistico.
Informazioni: 080.521.24.84.

Qui Milano: Aldo Ceccato e l'Orchestra Verdi presentano l'integrale delle sinfonie e dei concerti di Johannes Brahms


L'Orchestra Verdi e il Maestro Aldo Ceccato presentano l’integrale delle Sinfonie di Johannes Brahms, in questo ciclo, unico a Milano, unite a tutte le sue composizioni per strumento solista e orchestra.

Quattro serate per i capolavori brahmsiani, diretti da Aldo Ceccato, che con il compositore amburghese ha sempre avuto una grande familiarità ed esperienza, tanto da aver ricevuto dal Senato di Amburgo la “Medaglia di Brahms”, una tra le più alte onorificenze culturali tedesche.
Oltre alle monumentali quattro Sinfonie, verranno eseguiti il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15 con Simone Pedroni (mercoledì 27 maggio), che ha conseguito nel 1992 il secondo premio al Concorso Arthur Rubinstein di Tel - Aviv e il primo premio al Concorso Queen Sonja di Oslo, nel 1993, a 24 anni, vince il Primo Premio e il Premio di musica da camera alla nona edizione del Concorso Van Cliburn in Texas; il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 con Marco Rizzi (giovedì 28 maggio), diplomatosi con lode e menzione speciale ai Conservatori di Milano ed Utrecht, premiato nei tre concorsi più prestigiosi per violino (il Čaikovskij di Mosca, il Reine Elisabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition) e all’Europäischen Musikförderpreis nel 1991 su indicazione di Claudio Abbado; il Concerto in La minore per violino, violoncello e orchestra op. 102 con Marco Rizzi e Enrico Dindo (mercoledì 3 giugno), quest’ultimo, a soli 22 anni nel 1987, ha ricoperto il ruolo di primo violoncello solista nell’Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo che manterrà per undici anni, e nel 1997 ha conquistato il Primo Premio al Concorso Rostropovich di Parigi; infine, il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 83 con Benedetto Lupo (giovedì 4 giugno), che si impone subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il Cortot ed il Ciudad de Jaén in Europa ed il Robert Casadesus di Cleveland, Gina Bachauer e Van Cliburn negli Stati Uniti, nel 1992 vincitore a Londra del premio Terence Judd.

lunedì 25 maggio 2009

a Bari tutti pazzi per Eleonora Abbagnato, appena nominata dalla Fondazione Petruzzelli consulente per la Danza


E' arrivata con un po' di ritardo nella centralissima via Sparano di Bari presso un noto Caffè, ma ad attenderla di domenica mattina, oltre a numerosi giornalisti, c'erano un centinaio di aspiranti danzatori accompagnati dai loro docenti. Stiamo parlando della splendida ballerina palermitana, da otto anni prima étoile dell'Opèra di Parigi, Eleonora Abbagnato (nella foto). Eleonora era ieri mattina a Bari per formalizzare e dunque ufficializzare l'incarico ricevuto dalla Fondazione Petruzzelli di nuova consulente per la Danza e l'organizzazione di grandi eventi. Un incarico che potrà però essere espletato concretamente solo dopo l'agognata riapertura del Teatro Petruzzelli.
Ad accompagnare l'affascinante ballerina c'erano il Sindaco Michele Emiliano, nelle vesti di presidente della Fondazione Petruzzelli ed il Sovrintendente Giandomenico Vaccari. Incontro dicevamo affollatissimo e caldissimo (con oltre 35 gradi). L'Abbagnato è parsa subito molto sicura di sè, accolta da Emiliano con complimenti in serie industriale (tutti meritati...va detto): "Signora, lei è ancora più bella di come me l'avevano descritta!". Oltre alla possibile inaugurazione con un Galà del Petruzzelli ("Non c'eravamo riusciti con Domingo e con la Turandot, speriamo di farcela con la danza", ha ironicamente sottolineato Emiliano), l'etoile dell'Opèra di Parigi potrebbe creare in un prossimo futuro una grande Accademia di Danza.
"La danza richiama un vasto pubblico nei teatri, soprattutto tra i giovani. Dobbiamo investire e crederci," ha chiosato, concludendo il suo intervento, Vaccari. Abbagnato, due stelle al posto degli occhi incorniciati da bellissimi capelli biondi, si è detta onorata dell'invito: "Per me è un sogno che si avvera. Lavorare in una grande città del sud Italia e trovare al contempo tante bambine appassionate e vogliose di raggiungere grandi traguardi."
Una bella favola quella di Eleonora, ragazza del Sud partita in tenera età dalla sua Palermo e pian piano coronata da successi travolgenti. Ma quanti anni di sacrifici e quante difficoltà prima di arrivarci? Speriamo che riaprire il Petruzzelli non resti, a questo punto, solo un sogno. Il sindaco di Bari nel sogno di riaprirlo subito dopo le elezioni ci crede moltissimo. Dopo le elezioni di giugno, chiunque vinca, dunque non ci saranno più scuse.
Il vergognoso scandalo di questa mancata riapertura è durato anche troppo. Qualcuno alla fine dovrà pur pagare per questo ritardo...O no?

Orsara Musica rilegge la musica di Umberto Giordano: dalla riscrittura di un''opera del grande compositore nasce una nuova produzione originale.


Continuano i lavori nel “cantiere” della ventesima edizione dell’ ORSARA MUSICA JAZZ FESTIVAL che, con il compimento dei 20 anni di attività, regala una nuova produzione agli amanti della musica d’autore. Si tratta solo dell’ultima tra le produzioni originali che si aggiunge a quelle già realizzate dal 1996 ad oggi nel segno di una progettualità che caratterizza il festival di Orsara, soggetto ideatore e produttore oltre che fruitore di spettacoli musicali.
Il titolo della nuova opera, prodotta da “Orsara Musica” e Associazione Spazio Musica in collaborazione del Conservatorio Umberto Giordano e del Festival d’Arte Apuliae, è “Giove a Pompei, la vera storia…”.
Creazione musicale che si candida a essere una produzione colta, per proiettare ancora una volta la creatività del “made in Puglia” nel panorama internazionale. Parliamo dunque della riscrittura di un’opera poco conosciuta del grande compositore foggiano Umberto Giordano (nella foto), rappresentata nel 1921, col titolo originale di “Giove a Pompei”. Il punto di partenza è dunque il repertorio lirico classico. L’intendimento è di rivisitare e proporre in chiave moderna l’Opera originale. La commissione musicale affidata a un maestro del calibro di Giancarlo Schiaffini costituisce di per sé un elemento programmatico fondamentale: nulla è scontato, la creatività e il rigore sono garanzia di qualità e capacità di riscrittura musicale raffinata, popolare, mai oleografica. L’associazione Orsara Musica, il Festival d’Arte Apuliae e il dipartimento di jazz del Conservatorio Umberto Giordano realizzano una nuova sinergia. “Molte energie sono state impiegate in questi anni per affermare una progettualità culturale – dichiara Michele Ferrara, presidente di Orsara Musica - per creare un tessuto connettivo fatto di festival e rassegne musicali, seminari, workshop, programmazioni continuative, collaborazioni fra soggetti culturali diversi. Tanto impegno ha prodotto frutti che solo dieci anni fa sembravano insperati. Chiamiamo tutti gli interessati – conclude Ferrara - a promuovere una produzione ambiziosa che può rendere concreto ciò che al momento è solo potenziale: la forza di progettare e realizzare opere di grande respiro culturale che si impongono all’esterno come prodotto “made in Puglia”, in provincia di Foggia in particolare. Invitiamo gli enti musicali, quelli di promozione territoriale (Enti Provinciali e Regionali della Cultura e del Turismo) a collaborare, a partecipare alla produzione, a favorire la possibilità di replicare la nuova opera presso contesti e programmazioni musicali in Italia e all’estero”. I protagonisti di “Giove a Pompei, la vera storia…” sono: Giancarlo Schiaffini (Direzione, Musica e Orchestrazione), Silvia Fanfani Schiavoni (Elaborazione Testi, voce), Enzo Nini (Coordinatore Artistico), Ascolfare XL Orchestra (Big Band), Orchestra d’Archi Apuliae, Dino De Palma (Direttore artistico Festival D’Arte Apuliae) e Lucio Ferrara (Direttore Seminari Internazionali Musica Jazz Orsara Musica). La prima assoluta dell’opera sarà eseguita il 2 agosto a Orsara di Puglia. La seconda esecuzione si terrà il 12 agosto 2009 in una delle città attraversate dal Festival d’Arte Apuliae.
Ecco alcune delle più note produzioni di ORSARA MUSICA: il primo CD live "Pirotecnie Sonore" [SPLASC(H) Records CDH 661.2 - 1998 ] di Pasquale Innarella, la pubblicazione editoriale "Parole e Musica-idee jazz dal Sud italiano" [1996] sino ai CD più recenti: "Steamboat Bill Junior" [Imprint Records, Bag series IM002] registrato ad Orsara nel 1998 dalla Bruno Tommaso Orchestra, alla produzione "Lettere da Orsara" [Polosud Lettere da Orsara - PS044] lavoro originale di Vittorino Curci e Bruno Tommaso, registrato in studio, eseguito in prima ad Orsara. In occasione dei festival sono stati prodotti lavori pittorici di Del Vecchio, Leon Marino, sculture installate in luoghi del paese.

Con Alessio Bax, Benedetto Lupo e Pasquale Iannone piccole e grandi emozioni al Kursaal Santalucia di Bari


Si è conclusa ieri sera l'intensa tre giorni pianistica del Festival del Maggio Barese che ha visto salire sul palco del Kursaal Santalucia tre dei migliori e più rappresentativi talenti della nostra terra.
Benedetto Lupo, Pasquale Iannone e Alessio Bax (nella foto di Vito Mastrolonardo) hanno confermato il loro indubbio valore, accendendo l'entusiasmo degli appassionati presenti in sala, quasi più del caldo asfissiante di queste giornate.
Avendo ascoltato e recensito più spesso negli ultimi anni sia Lupo che Iannone, non vorrei soffermarmi più di tanto nel decantare giustamente l'esito dei loro concerti. Qualcuno infatti negli ultimi giorni mi ha accusato di entusiasmarmi troppo facilmente con alcuni pianisti-amici e di "infangare", al contrario, i veri "grandi" del pianoforte di oggi, come per intenderci l'universalmente noto pianista-compositore di Ascoli Piceno, Giovanni Allevi; sì, proprio colui che incarnerebbe, a detta di qualcuno, una sorta di Mozart della nostra epoca.
Poveri noi!

Per questi motivi in questi giorni ho riflettuto e parecchio sul ruolo più autentico della critica musicale giungendo alla conclusione che probabilmente dovrei scrivere recensioni più telegrafiche e senza troppi fronzoli. Un po' come ci hanno abituato a fare i critici musicali che vanno oggi per la maggiore sulle principali testate. Dieci, venti righe e non di più.


Eppure...eppure, sul pianista prodigioso che ho ascoltato ieri avrei da spendere pagine e pagine. Si chiama Alessio Bax, nato a Bari e vive negli Stati Uniti da diversi anni. Vorrei qui raccomandarlo ai tanti, tantissimi estimatori e fans di Giovanni Allevi: pensate che solo su un singolo profilo di Facebook il "novello Mozart" ne raccoglie più di 100 mila!


Bax è senz'altro uno dei più straordinari pianisti viventi. Ha poco meno di trent'anni, una tecnica di mostruosa naturalezza che sa mettere al servizio di un'espressività e una creatività eccezionali per la sua ancor giovane età.


Ieri ha proposto pagine importanti, che nella testolina di ogni appassionato che si rispetti offrono modelli di riferimento discografici mitici (da Julius Katchen ad Arturo Benedetti Michelangeli). Penso innanzitutto alle Quattro Ballate op. 10 di Brahms e alla cosiddetta "Dante Sonata" di Liszt.


Ecco, direi che Alessio ha regalato ai fortunati presenti al concerto di ieri un saggio sublime delle sue capacità e della sua intelligenza interpretativa, calibrando per ogni autore affrontato l'approccio ideale, sempre supportato da mani - oserei dire - fantastiche e da una pulizia di suono incredibile, anche nei momenti più critici e tecnicamente rischiosi.


Non mi pare che questo giovane pianista che ha studiato nell'ordine con Angela Montemurro e due Maestri come Achucarro e Thiollier sia sufficientemente conosciuto e apprezzato in Italia.


A giudicare dalle sue non frequentissime presenze nelle sale da concerto più importanti, direi proprio di no. Negli Usa ha appena vinto l'Avery Fisher Career Grant e ieri a Bari, città dove è nato, è stato giustamente subissato di ovazioni e richieste di bis al termine di un concerto davvero memorabile.


In cuor mio, smettendo i panni "severi" del critico, sarei lieto che Bax tornasse più spesso a Bari, magari insieme ad una grande orchestra, appena sarà riaperto e dunque disponibile il Teatro Petruzzelli.

sabato 23 maggio 2009

"Un violinista alla metro" di Denis Sansoè



"Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro..
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare.
Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse.
Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell (nella foto), uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.
Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.
La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".
Ecco una domanda su cui riflettere: "Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?".

giovedì 21 maggio 2009

Con un omaggio alla musica francese il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone ha chiuso la sua XIV stagione


Una chiusura di stagione all'insegna della musica strumentale francese; quella, per intenderci, a cavallo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento: musica che rimanda la memoria a paralleli riferimenti letterari, pittorici e teatrali. Così, nel segno di un omaggio ad uno dei fil rouge che da sempre contraddistinguono le sue raffinate (e mai scontate) stagioni, ha chiuso martedì scorso la sua quattordicesima stagione il collegium Musicum di Bari diretto da Rino Marrone.
Si partiva con la frizzante "Serènade pour petite orchestre" per proseguire poi con uno dei più celebri capolavori raveliani "Ma mère l'oye" - nell'elegante trascrizione in miniatura del 1992 per soli 14 strumenti di David Walter - e ancora, la delicata "Petite suite" di Debussy, per concludere infine con "Divertissement" di strepitosa allegria firmato nel 1928 da Jacques Ibert e bissato a furor di popolo.
Programma molto leggero dunque, che invitava alla danza e al divertimento. Eseguito con puntuale rigore dal valido ensemble barese sotto l'attenta direzione di Marrone. In questi tempi di crisi generalizzata, in cui, da un lato, ci sono teatri ricostruiti a regola d'arte che rischiano di non aprire mai (vedi il Petruzzelli), dall'altro teatri vecchiotti che rischiano, a breve, per i più svariati motivi di chiudere per un bel po' (come il Piccinni e lo stesso Kursaal Santalucia) meglio ridere che...piangere.
Questo almeno sembrerebbe il non troppo "metaforico" messaggio lanciato dal palco del Kursaal martedì scorso.
Speriamo solo che qualcuno ne abbia preso doverosamente nota.

Stasera il pianista Benedetto Lupo suona al Kursaal Santalucia per il Festival del Maggio Barese


Questa sera, giovedì 21 maggio alle 21, al Kursaal Santalucia, sarà Benedetto Lupo (nella foto) a dare il via alla rassegna pianistica del "Festival del Maggio Barese" della Fondazione Petruzzelli. In programma Blumenstück in re bemolle maggiore op. 19 (dedicata a frau majorin F. Serre auf Maxen) ed alla Sonata n.1 op. 11 (dedicata a Clara da Florestano ed Eusebio: i "fantasmi" della mente schumanniana) di Robert Schumann, Polonaise-Fantasie op. 61 in la bemolle (dedicata a Madame A. Veyret) e Sonata n. 3 in si minore op. 5 (dedicata alla contessa E. De Perthuis) di Fryderyk Chopin. Un'ora prima dell'inizio dello spettacolo sarà possibile acquistare, direttamente al Kursaal Santalucia, biglietti last minute al costo di 10 euro.

Informazioni: 080.521.24.84

mercoledì 20 maggio 2009

Qui Torino: Cesare Mazzonis presenta la bella stagione 2009 - 2010 dei concerti dell'OSN della RAI


"A chi ci frequenta regolarmente è certo evidente un problema, che per altro non è nostro soltanto né soltanto italiano: il pubblico diminuisce. E non vi è ricambio. Non è questa la sede in cui dibattere la questione, che resta essenziale. Pensiamo piuttosto alla Holde Kunst, la “splendida arte” cantata da Schubert, che ci consola nelle grauen Stunden, le “ore grigie” che non mancano mai e di cui i nostri tempi non sono avari affatto. Pensiamo a Cioran che scrive come della musica non possa fare a meno e che addirittura divide l’umanità in coloro che amano Bach e in coloro cui Bach non dice niente. E cerchiamo intanto di fare del nostro meglio perché ai luoghi della musica si venga e al piacere della musica si partecipi.
Proviamo a ovviare, ad affrontare il problema che ponevamo in apertura proponendo con maggiore frequenza il cosiddetto “grande repertorio” (inauguriamo con Beethoven, chiudiamo con Čajkovskij e Brahms). È cosa che riteniamo utile al fine che ci stiamo proponendo, ma non soltanto. Utile anche per un’orchestra che certo vanta grandissima duttilità nel frequentare brani diversissimi, ma che come tutte le buone orchestre deve essere ancorata a quelle sinfonie e concerti che rappresentano “l’ossatura” di un complesso orchestrale. Non per questo tralasceremo la suddetta elasticità: nei concerti che effet- tueremo per Rai NuovaMusica, per MITO Settembre Musica, per la Biennale di Venezia, per Contemporary si eseguiranno pezzi nuovi e nuovissimi, alcuni dei quali commissionati dalla Rai stessa. Ma torniamo alla stagione (che come di consueto sarà interamente trasmessa da Radio3 e per più di un terzo anche dalla televisione). Con il grande repertorio, con la partecipazione di attori noti: per Egmont di Goethe-Beethoven Klaus Maria Brandauer (ricordate Mephisto e altre interpretazioni cinematografiche straordinarie?) e l’ottantenne-ventenne Paolo Poli che interpreta Pierino e il lupo, speriamo di attrarre e invogliare.
Con soluzioni semisceniche (L’enfant et les sortilèges di Maurice Ravel, ad esempio, si avvarrà di alcune “trovate” che un auditorio – ovviamente non un teatro – è in grado di consentire) contiamo di divertire.
Ci aiutano gli anniversari: nel 2009 quelli di Haydn e Mendelssohn, nel 2010 quelli di Chopin e Schumann. E dunque legati a questi compositori (ma non solo) presenteremo concerti con solisti che ovviamente rappresentano un richiamo: pianisti come Radu Lupu (per Schumann), Arcadi Volodos (Brahms), Louis Lortie (Chopin), Piotr Anderszewski (Mozart e Schumann), Hüseyn Sermet (Čajkovskij), Angela Hewitt (Bach) e ancora il violoncello di Natalia Gutman per Schumann e quello di Enrico Dindo per Haydn, e poi alcuni fra i più grandi violinisti della scena internazionale: Leonidas Kavakos in Bach e Stravinskij, Nicolaj Znaider per Mendelssohn, la giovanissima Sayaka Shoji per Paganini… Presenti, fra i direttori, passati protagonisti delle nostre stagioni: Frühbeck de Burgos con un programma beethoveniano e Jeffrey Tate con l’Elias di Mendelssohn, L’enfant et les sortilèges di Ravel e un terzo concerto dedicato a Mozart e ai tre celebrati Haydn, Mendelssohn e Schumann.
Presente un affermato direttore come James Conlon (già per molti anni direttore principale all’Opéra di Parigi) oltre a diversi nomi apprezzati nelle scorse stagioni. E qualche giovane talento (ad esempio Diego Matheuz, assistente di Claudio Abbado e proveniente dalla benemerita Orchestra Simón Bolívar, come già Gustavo Dudamel, oggi affermatissimo) che desideriamo presentare. Fra gli italiani Oleg Caetani, Roberto Abbado (già apprezzato ospite) e Nicola Luisotti, che ha debuttato con i Berliner Philharmoniker, è stabile a San Francisco e dirige per la prima volta la nostra orchestra.
Quanto ai programmi si sono già chiarite le intenzioni per il proficuo lavoro dell’orchestra e il coinvolgimento del pubblico. Da segnalare l’esecuzione di tre fra le ultime sinfonie di Šostakovič (e delle notevolissime Rime di Michelangelo, per basso e orchestra), di un programma russo intorno a Pierino e il lupo, ma essenzialmente di un filo rosso che lega tutte le esecuzioni schumanniane dove, nel nome di Mignon (la strana figura che tanti compositori ha ispirato e che per altro rappresenta una sorta di spartiacque nella produzione goethiana) collaboreremo con l’Unione Musicale, il Goethe Institut e l’Università di Torino, augurandoci che questo tipo di impresa comune cittadina possa ampliarsi in futuro.
Si tratta semplicemente di un primo passo. Ma è particolarmente in periodi di ristrettezze economiche che “l’unione fa la forza”, e che con la partecipazione di forze diverse si possono proporre programmi ambiziosi. Così, probabilmente, persone che hanno interessi specifici possono venir stimolate su temi in qualche modo affini, che altrimenti non sarebbero portate a frequentare.
È importante sottolineare, infine, che l’attività dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai non si limita alla stagione di concerti a Torino: è invitata in occasioni prestigiose che per il prossimo futuro sono (in controcorrente con la difficoltà dei tempi) decisamente in crescita."


M° Cesare Mazzonis


(Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai)

V Meeting di Didattica della Musica a Monopoli (27-30 maggio 2009)


Si terrà dal 27 al 30 maggio 2009 il V Meeting di Didattica della Musica del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, un appuntamento culturale prestigioso e rilevante sul piano nazionale che ha avuto anche quest’anno l’alto riconoscimento scientifico dell’Associazione Culturale «Il Saggiatore Musicale – Gruppo per l’Educazione musicale» dell’Università degli Studi di Bologna (DAMS).
Quest'anno l’iniziativa è incentrata sul significato simbolico della Genesi e prevede la realizzazione dei progetti degli allievi del corso di Didattica della Musica che uniscono (proprio sui complessi problemi del concepimento artistico) ricerca storica, ricerca compositiva, prassi esecutiva e multimedialità, laboratori con le scuole all’interno di un percorso creativo autenticamente diverso quanto altamente sperimentale.
Il V Meeting si aprirà mercoledì 27 maggio alle ore 10 nel salone del Conservatorio con il saluto del direttore M° Gianpaolo Schiavo a cui seguirà la prolusione del prof. Mauro Casadei Turroni Monti dell’Università di Udine sulla nascita della musica occidentale, ovvero la genesi del canto carolingio. Sessioni di studio saranno dedicate al futurismo musicale pugliese con la partecipazione, tra gli altri, del prof. Mario Sechi e del prof. Pierfranco Molierni dell’Università di Bari e alla Terza Sinfonia di Mahler con la prof. Adele Boghetich.
Giovedì 28 maggio alle ore 21 nella Chiesa di San Pietro a Monopoli si terrà un concerto di musiche contemporanee presentato dal prof. Alessandro Zignani.
I lavori si concluderanno sabato 30 maggio alle ore 21 nella Chiesa di S. Antonio con un evento eccezionale: sarà infatti eseguito il grande oratorio di Joseph Haydn (di cui quest’anno, com'è noto, ricorre il 200° anniversario della morte) "La Creazione". L’ avvenimento straordinario vedrà protagonisti il coro del Conservatorio, l’orchestra del biennio di Didattica unita all’orchestra del Conservatorio, i solisti Angela Nisi, Vincenzo Mandarino, Roberto Galanto. ). La rara esecuzione di questo colossale capolavoro sarà diretta da Filippo Maria Bressan.

martedì 19 maggio 2009

Alessio Bax, Pasquale Iannone e Benedetto Lupo: tre pianisti in quattro giorni per il Festival del Maggio barese


Il Festival del Maggio barese della Fondazione Petruzzelli continua con tre appuntamenti dedicati allo strumento polifonico per eccellenza, il pianoforte. Tre solisti baresi di fama internazionale, Benedetto Lupo, Pasquale Iannone e Alessio Bax (nella foto), saranno i rispettivi protagonisti giovedì 21 maggio alle 21, venerdì 22 maggio alle 21 e domenica 24 maggio alle 18,30, al Teatro Kursaal Santalucia, di tre recital per pianoforte dedicati ai grandi autori dell’Europa centro orientale.
In programma musiche di Schumann, Chopin, Brahms, Rachmaninov, Balakirev, Liszt e Ciajkovskij, autori che hanno profondamente segnato la storia della musica internazionale.
Giovedì 21 maggio alle 21, al Kursaal Santalucia, sarà Benedetto Lupo a dare il via alla rassegna pianistica con un programma dedicato a Blumenstück in re bemolle maggiore op. 19 (dedicata a Frau majorin F. Serre auf Maxen) ed alla Sonata n.1 op. 11 (dedicata a Clara da Florestano ed Eusebio) di Robert Schumann, Polonaise -Fantaise op. 61 in la bemolle (dedicata a Madame A. Veyret) e Sonata n. 3 in si minore op. 5 (dedicata alla contessa E. De Perthuis) di Fryderyk Chopin.
Il secondo appuntamento della rassegna dedicata ai grandi del pianoforte, previsto per venerdì 22 maggio alle 21 vedrà protagonista Pasquale Iannone. In programma Sonata n. 1 op. 1 in do maggiore di Johannes Brahms, Romanza op. 5 di Pyotr Ilyich Ciajkovskij, Variazioni su un tema di Corelli op. 42 di Sergej Rachmaninov, Islamey (fantasia orientale) di Milij Alekseevič Balakirev.
Il terzo ed ultimo appuntamento con i recital pianistici del Festival di Maggio avrà luogo domenica 24 maggio alle 18.30: chiusura in bellezza con il concerto di Alessio Bax, l'unico dei tre che risieda stabilmente all'estero e più precisamente a Dallas negli Stati Uniti.
Il programma del concerto di Alessio sarà dedicato alle Quattro Ballate op. 10 di Johannes Brahms, ad Après une lecture de Dante: Fantasia quasi Sonata di Franz Liszt, ai Liebesleid di Fritz Kreisler - Sergej Rachmaninov e ai Nove Preludi di Sergej Rachmaninov. Biglietti in vendita al botteghino del teatro Piccinni. Infoline: 080.521.24.84

Giovedì prossimo "La Dama di Picche" di Ciaikovskij andrà per la prima volta in scena al Regio di Torino


Giovedì 21 maggio al Teatro Regio di Torino andrà in scena "La dama di picche", capolavoro operistico di Pëtr Il’ič Čajkovskij su libretto del fratello Modest dall’omonimo racconto di Aleksandr Puškin.
Il nuovo allestimento di questo titolo di rara esecuzione è affidato a Denis Krief, musicista e uomo di teatro che si distingue da sempre per l'originalità e la profondità nella lettura del repertorio sia classico che contemporaneo, Krief firmerà regia, scene, costumi e luci dell’opera.
Sul podio ci sarà Gianandrea Noseda (nella foto), profondo conoscitore del repertorio russo, già Direttore Ospite Principale al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, che dirigerà l'opera - per la prima volta in scena al Regio - in lingua originale.
Il Coro sarà diretto dal Maestro Roberto Gabbiani. Maestro del Coro di Voci Bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” Claudio Fenoglio. L’opera sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3 il 21 maggio.
La dama di Picche fu composta in soli 44 giorni, nel corso di un soggiorno a Firenze: l’idea suggerita dal sovrintendente dei teatri imperiali Ivan Vsevoložskij di trarre un’opera dal racconto di Puškin aveva suscitato nel musicista un autentico furore creativo. Čajkovskij intervenne consistentemente anche nella stesura del libretto, opera del fratello Modest, nel quale l’originale di Puškin è profondamente modificato. Alla storia dell’ossessione per il gioco di German si sovrappone, in Čajkovskij, la vicenda della sua travolgente passione per Liza, nipote della contessa alla quale German vuole strappare il segreto delle tre carte vincenti, passione che sfocerà in tragedia con il suicidio di Liza, che si getta nella Neva, e quello di German che si pugnala.
L’opera, andata trionfalmente in scena al Mariinskij di San Pietroburgo nel 1890, riflette il mondo espressivo delle ultime sinfonie del maestro, al quale si aggiunge l’influsso del grand-opéra francese, come evidenzia lo spostamento della vicenda del racconto di Puškin all’epoca di Caterina la Grande e il conseguente sviluppo di spunti fastosamente spettacolari. La concezione per numeri musicali autonomi favorisce l’inclusione di numerosi quadri di genere, come il famoso coro di bambini - quasi una citazione da Carmen di Bizet, autore amatissimo da Čajkovskij - e la cantata del II atto, concepita nel gusto per il pastiche settecentesco proprio anche degli autori italiani a cavallo tra Otto e Novecento.
Protagonista del nuovo allestimento torinese un cast strepitoso nel quale spicca uno straordinario trio di voci femminili, con il soprano tedesco Anja Silja, vera carismatica impersonificazione della Contessa, alla quale si affianca l’incantevole soprano bulgaro Svetla Vassileva, la cui interpretazione di Rusalka al Regio nel gennaio 2007 le valse il prestigioso «Premio Abbiati» - nei panni della sfortunata Liza, mentre Julia Gertseva, strepitoso mezzosoprano di San Pietroburgo – acclamata interprete di Tigrana in Edgar la scorsa stagione e di Carmen nel 2006 – sarà Polina.
Il ruolo del protagonista maschile, German, sarà affidato al giovane e promettente tenore kazako Maksim Aksenov, mentre il baritono Vladimir Vaneev, attualmente solista del Teatro Mariinsky, sarà il conte Tomskij. Al baritono slovacco Jenis Dalibor sarà affidata la parte del principe Eleckij, antagonista – nel gioco e in amore – di German.
Nei ruoli principali si alterneranno nel secondo cast: Kristine Opolais (Liza), Kor-Jan Dusseljee (German), Jurij Batukov (Il conte Tomskij ), Vladislav Sulimskij (Il principe Eleckij) e Nadežda Serdjuk (Polina)
La dama di picche, in scena per nove recite fino al 31 maggio, sarà presentata al pubblico da Giorgio Pestelli nell’Incontro con l’Opera che si terrà al Piccolo Regio Puccini domani mercoledì 20 maggio alle ore 17.
Infotel: 011.8815.241/242 / http://www.teatroregio.torino.it/

Con la Fondazione Piccinni un viaggio nella vocalità: dal Settecento pugliese all'operetta viennese


Per il 67° cartellone della Fondazione Piccinni Venerdì 22 maggio, nella Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia, giornata dedicata alle voci. Alle 19 concerto del mezzosoprano Giulia Calfapietro (nella foto) e della clavicembalista Margherita Porfido. In programma Arie dei musicisti pugliesi del ‘700.
Alle 21 saranno poi di scena il soprano Mariella Gernone e la pianista Rosa Azzaretti.
Saranno eseguite alcune tra le più belle e apprezzate arie da operetta: da "Cincillà" al "Paese dei Campanelli" di Ranzato, dalla "Vedova Allegra" al "Paese del Sorriso" di Lehàr, dalla "Duchessa del Bel Tabarin" di Bard al "Sangue Viennese" di Strauss.
Infotel: 335.5707272.

lunedì 18 maggio 2009

Prende il via a Taranto il Concorso Pianistico " Arcangelo Speranza" giunto alla sua 47esima edizione




E’ tutto pronto per la 47esima edizione del Concorso Pianistico “Arcangelo Speranza” che da quest’anno diventa per la prima volta Internazionale. Si svolgerà a Taranto da domani, martedì 19 maggio, a partire dalle ore 9.00 nel Salone di Rappresentanza della Provincia.
Organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” sotto la direzione artistica del pianista genovese Marco Vincenzi, il concorso si avvale dell’egida del Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del contributo della Regione Puglia e dei patrocini di Provincia, Comune e CSV di Taranto.
Di notevole prestigio la giuria internazionale che esaminerà i giovani partecipanti, composta da sette eminenti maestri: Presidente è il celebre pianista Bruno Canino (nella foto, Italia) che sarà affiancato da Lorenzo Fico (Italia), Jin Ju (Cina), Alicja Kledzik (Polonia), Jorge Lhez (Argentina), Claudius Tanski (Austria) e lo stesso Marco Vincenzi (Italia). Segretario del Concorso è Luigi Scaramazza.
E sul tavolo della giuria sono arrivate ben 37 iscrizioni da ogni parte del mondo: un vero record nonostante la crisi che stanno attraversando altri importanti Concorsi e non solo nel nostro Paese, segno dell’importanza e del credito di cui la manifestazione gode nell’ambiente musicale internazionale. E questo grazie sicuramente all’impegno profuso dalla direzione artistica e dagli organizzatori che, con l’obiettivo primario di introdurre un’aria di rinnovamento, sembra abbiano intrapreso la strada giusta da percorrere visto l’elevato numero delle iscrizioni pervenute. 37 pianisti, quindi, di nazionalità diverse, che giungeranno nella città di Taranto per quattro giorni per confrontarsi con lo strumento che più amano: il pianoforte.
Questi quindi i nomi dei giovani concorrenti che, a partire dalle ore 9 di martedì 19 maggio, si cimenteranno nella prima prova, quella eliminatoria: Urska Babic (1987 – Slovenia), Federico Bosco (1982 – Torino), Riccardo Bozolo (1985 – Belluno), Alberto Chines (1988 – Palermo), Hee Youn Choue (1979 – Corea), De Rafael Costa (1983 – Brasile), Annalisa Critelli (1985 – Catanzaro), Emanuele Delucchi (1987 – La Spezia), Pier Luigi Faggi (1986 – Firenze), Gaetano Frascella (1990 – Taranto), Timur Gasratov (1979 – Ucraina), Nadia Rileva (1980 – Russia), Agata Gladysiak (1986 – Polonia), Marina Goshkieva (1982 – Russia), Giuseppe Greco (1990 – Palagianello), Hayoung Jeong (1984 – Corea del Sud), Age Juurikas (1979 – Estonia), Alexander Karpeyev (1983 – Russian), Nikolay Leshchenko (1991 – Russia), Eeva Maria Mattila (1976 – Finlandia), Stanislav Mirossay (1978 – Slovenia), Salvatore Monzo (1985 – Palermo), Vincenzo Oliva (1985 – Campobasso), Susanna Piermartiri (1987 – Pescara), Roman Rofalki (1981 – Germania), Scipione Sangiovanni (1987 – San Pietro Vernotico), Eun-Young Seo (1985 – Corea), Chen Shih-Wei (1985 – Cina), Masataka Takada (1977 – Giappone), Ryosuke Takano (1983 – Giappone), Edoardo Turbil (1988 – Torino), Jia Wang (1980 – Cina), Sasha Yakovlev (1981 – Russia), Hwan-hee Yoo (1984 – Corea del Sud), Xiaofeng Zhang (1979 – Cina), Dan-Dan Zheng (1981 – Cina), Maor Zur (1981 – Israele).
Le prove del 47° Concorso Pianistico Internazionale “Arcangelo Speranza”, che da quest’anno è affiliato e sostenuto anche dalla Fondazione Alink-Argerich, si svolgeranno fino a giovedì 21 maggio, con inizio sempre alle 9, nell’accogliente Salone della Provincia di Taranto per proseguire a porte aperte per tutta la giornata. La Cerimonia di Premiazione e il Concerto dei Vincitori si terranno, invece, la sera di venerdi 22 maggio.
Tutte le fasi del Concorso saranno inoltre video-trasmesse on-line sul sito: http://www.amicidellamusicataranto.it/
Ulteriori info allo 099.7303972.

Concerto di canto con gli allievi di Maria Grazia Pani domani al BLUorG di Bari



Domani 19 maggio (alle 20.00) a Bari presso la Galleria BLUorG, con ingresso libero, si terrà il concerto finale della Masterclass di Canto Lirico tenuta dal soprano Maria Grazia Pani (dal 17 al 19 maggio), prevista dalla programmazione annuale dei corsi di perfezionamento del C.F.M., Centro di Formazione Musicale “F. Leuzzi” di Mottola, con la direzione artistica di Giuseppe Salatino. Maria Grazia Pani, docente di Canto Lirico presso il Conservatorio di Bari, vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, si esibisce nei migliori teatri in Italia e all’estero. Scrittrice e regista, ha realizzato diversi spettacoli che hanno avuto grande successo nelle stagioni del Teatro Petruzzelli di Bari e di altri Teatri di Puglia.
Roberta Netti di Putignano (Bari), Imma Camasta di Modugno (Bari), Barbara Azzarà di Genzano (Roma), Michela Moroni di Genzano (Roma), Vito Alò di Monopoli (Bari), Massimo Dilevrano di Latiano (Br), accompagnati dal pianista Davide Dellisanti, ci proporranno brani tratti dal repertorio colto italiano, dagli autori della Scuola Napoletana a Puccini.
Info:
C.F.M. Centro di Formazione Musicale “F. Leuzzi”
http://www.centrodiformazionemusicale.it/
info@centrodiformazionemusicale.it
Tel. +39 099 8862879 – Cell. +39 328 0279339.

venerdì 15 maggio 2009

Domani a Bari "LA NOTTE DEL FUTURISMO"


Domani a Bari si vivrà intensamente. Ci sarà infatti "La Notte del Futurismo": dalle 21.00 alle 24.00 in Vallisa si alterneranno mostre, performances teatrali, danza, video e installazioni. Tutti gli Artisti pittori e scrittori sono invitati.

Finalmente è arrivata, dopo interminabili giornate di pioggia, “La notte del Futurismo” programmata per il 29 Aprile e inevitabilmente spostata al 16 Maggio a causa del maltempo.

La scelta di realizzare tutta la manifestazione all’interno della Vallisa è scaturita dall'impossibilità di ottenere in data utile piazza del Ferrarese, sede deputata della manifestazione; quindi in due settimane tutto è stato rivoluzionato e ripensato e lo spazio in questione, alla fine dell’evento diverrà, a sua volta, un’installazione. “L’iniziativa nasce – così come ha dichiarato Michele Loiacono, direttore artistico dell’evento e presidente dell’associazione Federico II Eventi di Bari – da una chiacchierata con Saverio Fiore, responsabile dell’auditorium Vallisa, per poter organizzare anche qui a Bari una manifestazione per i cento anni del Futurismo che non fosse commemorativa in senso stretto ma che potesse invece mettere in evidenza questa voglia di grande cambiamento, di trasformazione rispetto al passato, considerando anche l’evoluzione che ogni forma d’arte ha subito in questo lungo lasso di tempo."

E’ una manifestazione non commemorativa perché non sono esposte opere futuriste: solo alcune immagini si susseguiranno nei video molto velocemente, perché per esempio uno dei temi che il movimento futurista affrontava è proprio quello della velocità. Quello che ci interessa è sottolineare lo spirito del movimento stesso che rifiutava per esempio i luoghi canonici di espressione artistica: per esempio noi utilizzeremo una Chiesa che è la Vallisa, luogo sicuramente impensabile nel 1909 per un evento del genere. In generale non abbiamo chiesto agli artisti di ispirarsi al futurismo ma interpretando il senso profondo del movimento, di esprimersi liberamente.

L’artista quindi non è più posto su un piedistallo ma ridimensionato nella sua condizione umana che dona a tutti i sentimenti che riesce ad esprimere attraverso l’arte. Ritornando alla velocità, ecco perché tutto verrà fatto in tre ore e non sarà lasciata traccia. L’arte si manifesta in quel momento ed è importante esserci. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione della Compagnia Mediterraneo Opera Ballet, dei Bachidasetola, del Teatro delle Bambole e dell’auditorium Vallisa con il patrocinio di Comune di Bari, Provincia di Bari assessorato alla Cultura, IX Circoscrizione San Nicola-Murat)”.
Direzione Artistica: Michele Loiacono; segreteria di produzione: Denise Ania; Voci recitanti : Andrea Cramarossa, Andrea Ferrante, Caterina Firinu e Claudia Cesaroni; Performance musicale: Luca Mercurio; Coordinatori delle singole sezioni: Pittura, Fotografia, Letteratura (Michele Loiacono - Mario Valerio) Teatro-RumorAttori (Andrea Cramarossa) Installazioni Fotografiche (Angela Regina) Video (Grazia Loiacono) Installazioni e Video (Bachidasetola.it - guidati da Pamela Pellegrini)Performance di danza (Carmen Savino). Media partner dell’evento Barisera, Il Quotidiano di Bari, LSDmagazine e Controradio. “La notte del Futurismo” si chiuderà domenica 17 maggio, con una performance in Corso Vittorio Emanuele che coglierà alla sprovvista i passanti.

mercoledì 13 maggio 2009

Il pianista Aquiles Delle Vigne in concerto con l'EurOrchestra domenica prossima allo Sheraton Nicolaus di Bari


Domenica 17 Maggio 2009 si terrà nel Salone Congressi dello Sheraton di Bari ,Ore 21, il quinto Concerto del PianoFestival San Nicola della Stagione di EurOrchestra in Musica. Il concerto, dal titolo “Sogno di una sera di maggio” vedrà l’esecuzione nella prima parte del Concerto n. 2 in la maggiore per Pianoforte e Orchestra (1849) di Franz Liszt, solista il noto pianista e didatta del pianoforte Aquiles Delle Vigne (nella foto), di origine italo-argentina.
Il Concerto n. 2 in la maggiore per pianoforte e orchestra” venne abbozzato da Franz Liszt a Roma nel 1839 (in contemporanea al primo), ma terminato soltanto dieci anni dopo a Weimar, città dove viene eseguito per la prima volta il 7 gennaio 1857.
Dominato dal fluire rapsodico di una idea melodica principale e di quattro secondarie attraverso sei movimenti, questa pagina è stata spesso intitolata dalla critica “Vita e avventure di una melodia” e in essa momenti intimi e lirici si alternano a frasi virtuosistiche basate sulla ricerca tipicamente lisztiana dell’effetto sonoro.
Al Maestro delle Vigne nel corso della serata verrà consegnato il premio “Note nell’Olimpo 2009” che l’EurOrchestra ha istituito per omaggiare gli artisti più illustri che abbiano onorato la Musica.
Del Comitato del premio “Note nell’Olimpo“ fanno parte personalità di rilievo del mondo culturale e rappresentativo della città di Bari. Il premio, consistente in un prezioso piatto d’argento, è offerto dalla “Mossa Gioiellieri“.
L’altro capolavoro che verrà eseguito è la Suite “Sogno di una notte di mezza estate“ di Felix Mendelssohn, di cui ricorre il duecentesimo anniversario della nascita. La Suite è tratta dalle musiche di scena che il compositore scrisse per la omonima commedia di Shakespeare. Nell’estate del 1826 il giovanissimo Mendelssohn, appena diciassettenne,compose l’incantevole Ouverture. In un secondo momento, diciassette anni più tardi, nel 1843, completò le musiche di scena. In veste di voce recitante sarà impegnata l’attrice Paola Martelli.
Dirige l’EurOrchestra il Maestro Francesco Lentini.

Infotel: 080.5744559 / http://www.eurorchestra.it/ / eurorchestra@libero.it


Si è chiusa con uno stupendo concerto nel segno di Mendelssohn la stagione dell'Accademia dei Cameristi di Bari


Con un concerto interamente dedicato a Mendelssohn si è chiusa la X stagione dell'Accademia dei Cameristi presso la Vallisa di Bari. Protagonisti Laura Marzadori (violino), Fernando Caida Greco (violoncello) e l'intramontabile pianista-docente napoletana Laura De Fusco, da sempre sostenitrice del significativo progetto avviato dieci anni fa da Mariarita Alfino con l'accademia.

Nel programma di lunedì sera c'erano due splendide pagine di Mendelssohn.

Si cominciava con la Sonata in fa maggiore per violino e pianoforte, risalente al giugno del 1838 e che rimase a lungo solo manoscritta sino a quando venne pubblicata nel 1953, grazie ad una revisione di Yeudi Menhuin.

Si tratta di una pagina di generosa vitalità e traboccante romanticismo, in cui il compositore tedesco conferma il distacco ormai netto dall'adoratissimo mondo bachiano e beethoveniano che l'aveva peraltro assai limitato nei primi anni, per esprimere tutta la sua notevole personalità creativa. La sonata ha trovato nell'angelica Laura Marzadori (nella foto), ventenne violinista bolognese destinata a un grande avvenire, e nella pianista Laura De Fusco, due interpreti straordinarie, capaci di restituire ora con vibrante passione, ora con delicata intensità, i momenti salienti del lavoro di Mendelssohn.

Di non minore interesse è stata l'esecuzione del Trio in re minore op. 49, scritto l'anno seguente, durante la permanenza di Felix a Lipsia. Lo stesso Robert Schumann, nelle vesti a lui congeniali di critico musicale, lo definì "Il miglior Trio del momento", azzardando un paragone addirittura con il Divin Salisburghese. In entrambe le composizioni, va detto, sono di grande impatto espressivo i rispettivi tempi lenti, dove si afferma tutto lo slancio poetico e la cantabilità del fine liederista. Successo vivissimo con bis. Considerazione finale: dispiace che mentre fino allo scorso anno il pubblico (quando i concerti erano gratuiti) fosse sensibilmente più numeroso, in quest'ultima stagione si sia pressochè dimezzato. Eppure i prezzi dei biglietti sono equivalenti, più o meno, a quelli di una pizza...

Non so se mi spiego.

Qui Lecce: MusiCultura chiude il ciclo di conferenze-concerti con un omaggio a Franz Joseph Haydn nel bicentenario della morte





La Rassegna di conferenze-concerti “MusiCultura” al Museo con la Musica (II edizione), per la direzione scientifica della musicologa Elsa Martinelli, con l’ultimo appuntamento in programma si congeda dal pubblico che, con la sua partecipe presenza, ha dimostrato di aver particolarmente apprezzato l’intero ciclo di manifestazioni nelle diverse proposte culturali a tema offerte.
Domani, giovedì 14 Maggio presso l’auditorium del Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce, alle ore 19.00, chiuderà la rassegna il concerto-conferenza dal titolo:

“OMAGGIO AD HAYDN (1732 - 1809) NEL BICENTENARIO DELLA MORTE”.

Il tema sarà occasione per illustrare la scultura in bronzo “Il concerto dei bambini” dell’artista leccese Francesco De Matteis (1852-1917), a cura della dott.ssa Brizia Minerva, restauratrice del Museo Provinciale di Lecce.
Introdurrà la serata, tracciando un breve profilo storico-musicologico sulla vita e l’opera di Haydn, il giornalista e critico musicale Alessandro Romanelli.
Seguirà il concerto, il cui programma è interamente incentrato su musiche dal repertorio strumentale e oratoriale di Franz Joseph Haydn (1732-1809), affidate all’interpretazione del M° Francesco Scarcella al fortepiano e dell’Ensemble di Fiati “Tito Schipa” diretto dal M° Giovanni Pellegrini.
L’ensemble è costituito dai musicisti Salvatore Stefanelli (flauto), Corrado D’Elia (oboe), Matteo Mazzotta (oboe), Aldo Mauro (clarinetto), Dario Stefanizzi (clarinetto), Carlo Bene (corno), Massimo Perrone (corno), Giuseppe Spedicati (fagotto), Matteo Terragno (fagotto).
Ingresso libero.

martedì 12 maggio 2009

La rassegna "Dedicato a" della Camerata da stasera in Vallisa a Bari


Puntuale, per il 14° anno consecutivo, torna alla “Vallisa” “Dedicato a…”, il ciclo concertistico primaverile della Camerata Musicale Barese con 5 appuntamenti, all’insegna di 4 personaggi del mondo artistico e musicale di cui si ricordano gli anniversari o comunque degni di memoria.
Sono Felix Mendelsshon Bartholdy, di cui ricorre il 200° anniversario della nascita, Giuseppe Martucci a cento anni dalla scomparsa, Nino Rota morto nel 1979 ed il barese Piergiovanni, pittore, scultore, poeta e musicista deceduto da poco.
Sono quattro compositori che, con le loro opere, la maggior parte di esse in prima esecuzione alla “Camerata”, ben rappresentano i periodi storici ed i territori in cui sono vissuti.
Nella prima serata, martedì 12 maggio, suonerà l’Insieme Strumentale “Sonora Mente” diretto da Michele Cellaro.
Martedì 26 saranno di scena alla “Vallisa” i pianisti Carla Avantaggiato e Maurizio Matarrese. Un altro pianista, Nico Marziliano, e l’attrice Nietta Tempesta si esibiranno mercoledì 3 giugno.
Il 9 giugno, martedì, sarà la volta di Massimo De Bonfils (Violino e Viola), Giuseppe Gravino (Violoncello) e Maurizio Matarrese (Pianoforte).
“Dedicato A…” si concluderà il 16 giugno con il “Trio Modigliani” costituito da Mauro Loguercio (Violino), Francesco Pepicelli (Violoncello) ed Angelo Pepicelli ( Pianoforte). L’abbonamento alle 5 serate costa 30 Euro (Per i Soci della Camerata 20 Euro). Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 infotel 080/521.19.08.

lunedì 11 maggio 2009

Grande successo per la Valchiria di Wagner che ha aperto il Festival del Maggio Barese*


Dieci minuti di applausi convinti, con standing ovation finale, hanno decretato un successo (quasi) trionfale alla messinscena di “Die Walküre” di Wagner curata dalla Fondazione Petruzzelli al Padiglione 7 della Fiera del Levante di Bari, quale attesa inaugurazione ufficiale del Festival del Maggio Barese.
L’esecuzione dell’opera che costituisce la prima giornata, dopo il prologo dell’Oro del Reno realizzato nel giugno 2008 al Piccinni, della maestosa Tetralogia wagneriana, cominciata alle 19.50 precise ed è terminata a mezzanotte e un quarto, per oltre quattro ore di musica.
Nei prossimi anni saranno date "Sigfrido" e "Crepuscolo degli Dei", a completamento del primo “Ring des Nibelungen” (Anello del Nibelungo) barese in lingua originale. Valchiria, delle quattro opere che compongono la tetralogia è probabilmente la più coinvolgente e drammatica; un autentico capolavoro dove le parole e la musica di Richard Wagner (“un fiume in piena di melodie e armonie avvolgenti ed indimenticabili”) sanno fondersi meravigliosamente regalando in chi ascolta, in chi guarda tale spettacolo emozioni a ripetizione.
L’allestimento barese si è avvalso della preziosa regia di Walter Pagliaro, con le scene e i costumi di Luigi Perego e la direzione musicale di Stefan Anton Reck a capo dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. La regia si è fatta apprezzare oltre che per l’asciuttezza ed essenzialità estrema (anche troppo…) della scenografia, soprattutto per il calibrato gioco delle luci e la recitazione esemplare di tutti i cantanti impegnati.
Ed è proprio sul magnifico scavo introspettivo e sulle eccellenti capacità attoriali dei suoi cantanti che Walter Pagliaro (e insieme con lui il sovrintendente Giandomenico Vaccari) ha puntato vincendo una “scommessa” che sembrava impossibile da vincere: allestire cioè un’opera di tale complessità e durata in un padiglione fieristico, pur debitamente attrezzato, anziché nel Nuovo Teatro Petruzzelli ancora chiuso per le note ragioni che ormai tutti conoscono.
Il palcoscenico è una sorta di grande ferro di cavallo, un’ellissi che dà quasi l’idea di un girone infernale dantesco percorso in lungo e in largo dai personaggi e al cui centro sono schierati l’orchestra ed il suo direttore. I costumi non rispettano un’epoca precisa, alcuni sono addirittura “senza tempo” (quelli di Siegmund e Sieglinde), altri ottocenteschi e dunque d’epoca wagneriana, altri appartengono alla mitica tradizione nibelungica come quelli di Hunding, Brunhilde e delle altre otto Valchirie, nonchè di Wotan, loro padre e dio supremo del Walhalla, il grande tempio delle divinità germaniche che sovrasta il mondo terreno.
Di notevole impatto anche l’esecuzione musicale che ha visto in Stefan Anton Reck, a pieno titolo uno dei migliori direttori wagneriani in circolazione, straordinario trascinatore di orchestra e cantanti tutti.
Dopo un primo atto, dove ha adottato tempi prudenti e una scansione ritmica attenta e certosina degli equilibri tra “buca” (si fa per dire) e voci, nel secondo e terzo atto (da ricordare, in particolare la celebre scena dell’incantesimo del fuoco) ha saputo far crescere la prestazione dell’orchestra barese a livelli di rado ascoltati negli ultimi anni. La sua è stata un’interpretazione di incandescente espressività, senz’altro molto coinvolgente.
Esemplari, dicevamo anche le prove dei cantanti, tutti specialisti del repertorio wagneriano nei loro rispettivi ruoli. Segnaliamo, in particolare, lo stupendo Siegmund di Christian Elsner, la stentorea vocalità e presenza scenica di Adrienne Dugger (Brünnhilde) e del Wotan del giovane Ralf Lukas (abituale frequentatore dei più importanti palcoscenici del mondo, Bayreuth incluso), senza dimenticare la viscerale Sieglinde di Anna-Katarina Behnke e la potente Fricka di Jessie Raven. Tra le otto valchirie, positive le prove di due cantanti pugliesi come Sara Allegretta (Waltraute) e Mariagrazia Pani (Seigrune).
* (Pubblicato venerdì 8 maggio da LSDmagazine.com)

Per il Maggio Barese stasera suona il "Turtle Island Quartet"


Dopo il successo delle due recite della wagneriana Valchiria alla Fiera, ecco stasera il secondo titolo del "Festival del Maggio Barese", organizzato dalla Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari. Alle 21, al teatro Kursaal Santalucia di Bari, sarà infatti di scena il "Turtle Island String Quartet" (nella foto), eclettica formazione di archi che prende il nome dal modo in cui i nativi americani definivano il proprio Continente.

David Balakrishnan (violino), Mads Tolling (violino), Jeremy Kittel (viola), Mark Summer (violoncello) proporranno al pubblico la loro musica ricca di elementi dal sapore diversamente affascinante: dal country al jazz, fino a temi classici e pop, interpretati con un linguaggio personale e creativo.

Il continuo rimando all'estetica del jazz fatto di raffinate improvvisazioni e sapienti arrangiamenti, trascinerà chi ascolta in uno spettacolare terreno d'incontro di mondi diversi.
Balakrishnan, fondatore del gruppo, ha disegnato la cifra stilistica della formazione in modo spiccatamente "americano" che strizza l'occhio soprattutto al jazz, senza però dimenticare la volontà di tracciare nuovi percorsi, sperimentati dai pochi violinisti che possono essere annoverati nella storia della musica afroamericana.
Il Turtle Island coniuga alla perfezione nelle proprie esecuzioni una virtuosistica pratica dell'improvvisazione ed uno swing tipico delle sonorità jazz. Il concerto proporrà i nuovi brani dell'ultimo progetto discografico del quartetto, "A Love supreme" omaggio al grande John Coltrane.
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Piccinni.
Info: 080.521.24.84.

mercoledì 6 maggio 2009

Qui Roma: Myung-Whun Chung dirige l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia nella Settima Sinfonia di Anton Bruckner



Sabato 9 maggio - ore 18.00 / Lunedì 11 maggio - ore 21.00 / Martedì 12 maggio - ore 19.30 / Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia / Direttore: Myung-Whun Chung /Anton Bruckner: Sinfonia n. 7.


Non è un caso che la Settima Sinfonia, composta da un Bruckner sessantenne fu un successo senza precedenti la cui eco arrivò fino in America.

Di tutti e nove i monoliti sinfonici che il compositore austriaco ci ha lasciato, la Settima, insieme alla Quarta, è infatti quella più immediatamente capace di arrivare dritta al cuore degli ascoltatori per la sua luce rasserenante proiettata dall'alba al tramonto sull'immacolato paesaggio austriaco.

Impossibile non immaginare, ascoltandola, boschi e foreste, pascoli placidi e cime innevate, descritte da un'orchestra turgidamente tardoromantica, il cui tremolo non sfuggì a Luchino Visconti.

Il grande regista italiano, azzardando una scommessa pericolosissima in anni in cui Bruckner era tutt'altro che popolare nel nostro Paese, la scelse infatti come colonna sonora del suo film-capolavoro Senso, dove si narra la disgraziata passione di una Contessa veneziana per un poco raccomandabile ufficiale dell'esercito asburgico invasore, rivelando della musica di un autore così ingenuamente dedito all'amore di Dio, un insondato aspetto malato e morboso. Nel corso della composizione del grandioso "Adagio", giunse a Bruckner la notizia della morte del venerato Wagner, cui sono dedicate pagine composte di getto di toccante commozione.

Per l'occasione, il graditissimo ritorno sul podio dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia del suo Direttore stabile dal 1997 al 2005, Myung-Whun Chung (nella foto).

martedì 5 maggio 2009

Giovedì prossimo prende il via il Festival del Maggio Barese con l'attesa Valchiria di Wagner alla Fiera del Levante


Mentre l'interminabile - a pieno titolo, ormai definita "kafkiana" - vicenda legata alla riapertura del Teatro Petruzzelli di Bari ci regala quotidianamente nuovi capitoli buoni più per riempire le pagine dei giornali che per una sua reale, autentica svolta, questa mattina, l'omonima Fondazione lirico-sinfonica alla Libreria Feltrinelli con il suo sovrintendente Giandomenico Vaccari (nella foto) presenta l'allestimento Die Walküre che andrà in scena il 7 e 10 maggio (alle 19.30) nello Spazio 7 della Fiera del Levante.
"Una soluzione quella di allestire Valchiria in un padiglione fieristico - come ha ricordato di recente lo stesso Vaccari - che non è di ripiego, anche se indubbiamente avremmo preferito già avere a disposizione il nostro teatro ormai pronto da mesi."
Nel corso dell’incontro il relatore proporrà una selezione musicale dei brani più significativi dell’opera. L’opera di Richard Wagner sarà l'apertura ufficiale del Festival del Maggio barese, secondo appuntamento della Fondazione Petruzzelli con il ciclo dell’Anello del Nibelungo di Richard Wagner.

Dopo “L’Oro del Reno” proposto in forma di concerto al teatro Piccinni nell’ambito della Stagione 2008 la Fondazione Petruzzelli presenta una nuova produzione di “Die Walküre” in forma scenica giovedì 7 e domenica 10 maggio alle 19,30, nello Spazio 7 della Fiera del Levante.A firmare la regia Walter Pagliaro dirigerà L’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari il maestro Stefan Anton Reck, già brillante protagonista dell' "Oro del Reno".

A curare i costumi e le scene Luigi Perego, le coreografie Daniela Schiavone.
A interpretare il capolavoro di Wagner un cast vocale, almeno sulla carta, di ottimo livello internazionale: Christian Elsner (Siegmund), Ethan Herschenfeld (Hunding), Ralf Lukas (Wotan), Anna-Katharina Behnke (Sieglinde), Adrienne Dugger (Brünnhilde), Jessie Raven (Fricka), Sabina von Walther (Gerhilde), Pia Marie Nilsson (Helmvige), Gundula Hintz (Ortlinde), Sara Allegretta (Waltraute, 7 maggio), Yvonne Schiffelers (Waltraute, 10 maggio), Stefanie Irányi (Rossweisse), Maria Grazia Pani (Seigrune), Manuela Boni (Grimgerde) e Carolin Masur (Schwertleite).

sabato 2 maggio 2009

Nei prossimi appuntamenti di Casa Giannini si parlerà di Valchiria e di Stendhal


Martedì 5 maggio, per il ciclo "PerCorsi d'Opera - Prima della Prima" a cura della musicologa Detty Bozzi, serata dedicata a "LA VALCHIRIA" di Richard Wagner, che andrà in scena per il Festival del Maggio Barese della Fondazione Petruzzelli il 7 e 10 maggio alla Fiera del Levante, con la partecipazione dei maestri Angela Annese e Nicola Scardicchio.

"DIE WALKÜRE", seconda opera della tetralogia "Der Ring des Nibelungen" ispirata dalla mitologia germanica, esemplifica la concezione wagneriana secondo cui la musica deve essere messa al servizio dell'espressione drammatica.

Wagner trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di "opera totale", sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche, concetto che trova la sua realizzazione nel Teatro di Bayreuth, costruito per la rappresentazione dei suoi drammi.

A seguire, mercoledì 6 maggio, "QUEL MISTO D'ALLEGRIA E DI TENEREZZA", una conversazione sul senso della musica per il grande Stendhal con Angela Annese e Carmela Ferrandes.

Come per molti altri scrittori, musicisti e non musicisti, dei suoi anni, l'interesse per la musica in uno scrittore come Stendhal ha un particolare approccio non specialistico, di tipo biografico, letterario, romanzesco, divagante, anneddotico, tipico dell'intellettuale che scrive di musica perchè la musica rientra nei suoi interessi di saggista, di conoscitore, di persona che frequenta i teatri, e lo fa rientrare nella categoria, non nuova, dei "dilettanti", che nel Romanticismo assume una forma diversa.


CASA GIANNINI - Via Sparano, 172 BARI - Ingresso libero. Infotel: 080.524.68.64.

Domani a Matera c'è la serata finale del Premio "Rosa Ponselle"


Si terrà domenica 3 maggio alle 19.30 nell’Auditorium di piazza del Sedile di Matera la Finale-Galà dei vincitori del IX Concorso di esecuzione musicale- Città di Matera - Premio Rosa Ponselle indetto dal Lams (Laboratorio arte musica e spettacolo).

Dieci i finalisti: Chiara Sabia (flautista), Patrick Gullì (clarinettista), Francesca Fiore (violoncello), Leonardo Losciale (percussionista), Pasquale Barberio (fisarmonicista), Matteo Biscetti (pianista), Rodolfo Bonfilio (trombonista), il soprano Maria Meerovich (Russia), il tenore Kwnag Hyun Choi (Corea del Sud) ed il soprano Young Min Park (Corea del Sud)
I concorrenti avranno a disposizione dieci minuti a testa per convincere la giuria, composta da Giovanni Pompeo (Presidente, Istituto musicale pareggiato di Taranto), dal baritono Domenico Colaianni, il violinista Carmine Scarpati, la pianista Gianna Valente (del Conservatorio di Bari), dai pianisti Giuseppe Ciaramella e Demetrio Trotta (del Conservatorio di Potenza), e dal clarinettista Vincenzo Di Pede (in rappresentanza del Conservatorio di Matera) e aggiudicarsi così il “Premio Rosa Ponselle” consistente in 1500 euro per il Primo classificato, in 1000 euro per il Secondo classificato e il 500 euro per il Terzo classificato da spendersi o in concerti da tenersi nella prossima stagione organizzata dal Lams, accanto a grandi nomi della scenario musicale internazionale o in corsi di Alto perfezionamento musicale con i Maestri del Teatro alla Scala e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nel corso della finale la giuria tecnica sarà affiancata da alcuni giornalisti che assegneranno il “Premio della Stampa”, novità di questa edizione.
Il Concorso è stato realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Presidenza del Consiglio della Regione Basilicata, Apt Basilicata, il Comune di Matera e il Conservatorio “E. R. Duni” Di Matera.
Per ulteriori informazione visitare il sito http://www.lamsmatera.it/ o contattare i seguenti recapiti: M° Giovanni Pompeo cell. 393.3305313 / M° Giuseppe Ciaramella 333.9388071.