sabato 31 dicembre 2011
"Il bilancio del Festival Mousiké, XII edizione" di Dinko Fabris
"Giunti alla edizione XII, per il Festival più antico della Puglia dedicato alla musica antica e mediterranea (fondato nel 1995) possiamo dire di aver raggiunto con Mousiké una solidità e una notorietà internazionale che sono purtroppo rare nel panorama delle attività musicali della nostra regione.
L’edizione 2011 non era tematica, ma in qualche modo proseguiva il “viaggio” intrapreso negli ultimi anni sulle “vie dei Canti”, esplorazioni intelligenti e fascinose di territori musicali poco o per nulla esplorati, che si irradiano in maniera diacronica dal territorio pugliese verso tutti gli angoli del Mediterraneo, ad occidente e ad oriente. Il festival si è inaugurato con una prima italiana dello spettacolo dedicato alla ambigua e discussa figura di Lucrezia Borgia, figlia di un papa spagnolo, sposata tre volte (tra i mariti era Alfonso duca di Bisceglie) e accusata delle peggiori nefandezze, ma straordinaria mecenate e protettrice di letterati, artisti e musicisti nel Rinascimento, in collaborazione con il Festival di Utrecht; il concerto al castello di Bari è stato animato da Patrizia Bovi (premio Mousiké 2008) accompagnata da prestigiosi strumentisti della Schola Cantorum di Basilea. Gli altri concerti, come sempre in magnifici luoghi storici della Puglia, sono stati dedicati al recitarcantando del Seicento (il francese Marco Horvat), ai capricci per tiorba del bizzarro Bellerofonte Castaldi (l’argentina Evangelina Mascardi), al confronto tra due tedeschi viaggiatori, Händel e Telemann (Bonello, Alcalay, Di Lorenzo e Massa), alle cantate barocche (complesso barocco di Stoccolma con il virtuoso Dan Laurin), oltre a uno spettacolo degli amici di Terrae dedicato a Garcia Lorca e alla musica di autori spagnoli nati su “quella pelle di toro stesa fra Gibilterra e i Pirenei, l'Oceano ed il Mediterraneo”. Inoltre – proseguendo la tradizione di approfondimento culturale di Mousiké – sono stati presentati libri ed edizioni critiche (Il primo libro di madrigali di Jachet Berchem in collaborazione con il Conservatorio Nino Rota di Monopoli), cd e dvd (La Partenope di Leonardo Vinci appena realizzata dalla Dynamic con la partecipazione dei celebri Turchini di Antonio Florio). Tutto questo nel Castello Svevo di Bari (una felice coproduzione artistica con la Soprintendenza e la Direzione del Castello che ringraziamo) e nei castelli di Sannicandro, di Mola di Bari, di Bitritto, nello splendido Palazzo Beltrani di Trani (è nata quest’anno una proficua collaborazione con la Direzione della Pinacoteca Ivo Scaringi che vi è accolta). Altra collaborazione molto proficua è stata quella con il territorio della vicina Basilicata, ed in particolare con l’Università della Basilicata e con la Soprintendenza ai Beni artistici di Matera – con la cui collaborazione si sono svolti ben due concerti a Matera nella suggestiva cornice di Palazzo Lanfranchi: un concerto di musiche barocche (Telemann e Haendel a confronto) e un concerto di musiche e danze medievali con i complessi stabili del Festival in ricordo del musicista Massimo La Zazzera prematuramente scomparso.
L’Associazione “I luoghi della musica” di Angelo De Marzo e Sergio Pirozzi ha ideato l’innovativo progetto di guide storiche ai monumenti in cui si svolgono i concerti, accessibili a tutti gli interessati su prenotazione. Si inoltre svolta con successo la quarta edizione dei Corsi Internazionali di Musica Antica, con la partecipazione di straordinari maestri europei come il virtuoso di flauto dolce Dan Laurin e gli insegnanti di danza rinascimentale Barbara Sparti e Lieven Bart.
L’incontro per noi più emozionante è stato certamente quello conclusivo con lo straordinario musicista palestinese Ramzi Aburedwan (Premio Mousike Regione Puglia 2011) col suo ensemble di musicisti palestinesi Dal’Ouna, in un concerto con musiche e strumenti tradizionali di alto significato artistico ed umano. Ramzi è un musicista eclettico divenuto famoso nel mondo per la sua partecipazione come violista alla Diwan Orchestra Israelo-Palestinese di Daniel Barenboim, ma soprattutto per il suo progetto di scuola di musica a Ramallah che insegna ai bimbi palestinesi l’uso di strumenti musicali come alternativa all’odio e alla violenza. E’ stata questa l’occasione ideale per presentare in Puglia e in Basilicata, il “Sistema nazionale dei cori e orchestre infantili e giovanili” voluto in Italia da Claudio Abbado sul modello del Sistema venezuelano di José Antonio Abreu e già operativo nei territori pugliese e lucano, in collaborazione con diversi enti e istituzioni come l’Università e i Conservatori della Basilicata e numerosi nuclei già attivati. Questa iniziativa crea anche all’interno di Mousiké una svolta di impegno non più soltanto di tipo artistico ma sempre di più di carattere didattico e sociale, sia in Puglia e Basilicata, sia in cooperazione internazionale con i paesi del Mediterraneo, che caratterizzeranno sempre più le prossime edizioni del Festival." DINKO FABRIS
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