Il prossimo appuntamento italiano, in prima nazionale, per la
storica compagnia di danza della coreografa tedesca Pina Bausch è previsto per venerdì
28 giugno alle 20.30 al Teatro
Petruzzelli di Bari (in replica
sabato 29 giugno alle 18.00, domenica 30 giugno alle 18.00 e lunedì primo
luglio alle 20.30).
Biglietti
in vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it
Informazioni:
080.975.28.40.
Il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch,
presentato da Andres Neumann
International, tornerà al Petruzzelli per quattro uniche rappresentazioni, dello
spettacolo ‘Sweet Mambo’, nell’ambito di un omaggio alla grande coreografa
tedesca, innamorata della Puglia, dove trascorreva abitualmente il periodo
estivo. La compagnia manca da Bari dal 1990, anno in cui fu presentato Palermo Palermo al Teatro Petruzzelli.
Dopo la scomparsa di Pina Bausch il
30 giugno 2009, avvenuta mentre la sua compagnia si trovava a Spoleto, il Tanztheater è tornato una sola volta in
Italia, al Piccolo Teatro di Milano, nel febbraio del 2011.
‘Sweet
Mambo’, in
prima esclusiva italiana e con una Compagnia di danzatori storici del Tanztheater, è stato creato dalla Bausch
nel 2008. I costumi dello spettacolo
sono di Marion Cito. Il repertorio
di Pina Bausch conta oltre 40 opere, tutte tenute in vita dalla sua Compagnia.
Il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch continua a presentare le opere di
Pina Bausch in tutto il mondo, con la direzione di Lutz Förster.
Dopo il Festival Le città del mondo dedicato a Pina
Bausch alle Olimpiadi di Londra 2012
nella stagione in corso la Compagnia è stata impegnata alla Brooklyn Academy of Music di New York,
ad Anversa, Monaco, Londra, Taipei, Pechino, Mosca e Parigi.
Il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, sempre presentato da Andres
Neumann International, chiuderà la stagione in corso con un’altra data italiana
al Teatro di San Carlo di Napoli dove
sarà di scena dall’11 al 14 luglio 2013, per le celebrazioni del centenario
della creazione de La Sagra della
Primavera di Igor Stravinsky.
Settimana
di omaggio a Pina Bausch organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese
A quattro anni dalla scomparsa di Pina Bausch (nella foto), coreografa tedesca che ha
cambiato la storia del teatro e della danza, Bari è pronta ad ospitare la sua
storica compagnia Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, presentata da Andres Neumann International.
Lo spettacolo rientra nel
cartellone della Stagione d’Opera e Balletto 2013 della Fondazione Lirico
Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
Dal 28 giugno al primo luglio
andranno in scena al Teatro Petruzzelli quattro uniche rappresentazioni di
‘Sweet Mambo’, in prima nazionale.
Lo spettacolo, creato nel 2008, è
la penultima opera realizzata dalla Bausch.
In occasione del ritorno a Bari
della compagnia (l’ultima presenza risale al 1990 quando, sempre al
Petruzzelli, andò in scena ‘Palermo Palermo’) il Teatro Pubblico Pugliese, con il sostegno del Fesr Dansystem tra le
azioni affidate dalla Regione Puglia-Assessorato alla Cultura, ha organizzato
un programma di eventi, conferenze e proiezioni interamente dedicati alla
figura di Pina Bausch a cura di Lucrezia Zazzera.
Un omaggio per la pluripremiata
coreografa affezionata alla Puglia, dove era solita trascorrere le sue vacanze
estive. Partner della settimana di celebrazione, il TTV Premio Riccione Teatro, il Centre
Pompidou, , in collaborazione con l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Apulia
Film Commission, la Fondazione
Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
Dopo la scomparsa di Pina Bausch il
30 giugno 2009, il Tanztheater è tornato
in Italia solo al Festival dei due mondi di
Spoleto nel luglio 2009 e al Piccolo Teatro di Milano nel febbraio del
2011.
L’omaggio alla Bausch (info: tel.
080.5580195 / www.dansystempuglia.it
/ www.teatropubblicopugliese.it) comincia
lunedì 24 giugno alle 17.30 nella
sala 1 del Palazzo Ex Poste dell’Università di Bari, con la proiezione dello
spettacolo Café Müller. Creato nel 1978, è il lavoro più autobiografico
e noto di Pina Bausch. L’unico in cui lei stessa sceglie di danzare in scena.
Un manifesto per generazioni di artisti del teatro e della danza. L’azione si
svolge in un oscuro caffè della memoria, affollato da sedie vuote e percorso
solo da sei personaggi, danzanti al suono delle arie di Henry Purcell. Come lo
ha definito la stessa Bausch, questo pezzo breve e fulminante è un “lamento
d’amore”: una metafora, traslata nel respiro dei corpi, dell’impossibilità di
un contatto autentico con l’altro. Ma è anche la dichiarazione, concentrata e
lancinante, di quella particolare tensione di ricerca che a fine anni settanta
produrrà la rivoluzione scenica del Tanztheater.
Seguirà la
proiezione di Bilder Aus Stücken
der Pina Bausch
(immagini da pezzi di Pina Bausch) in cui si evoca
lo stesso processo creativo di Pina Bausch attraverso alcuni estratti degli
spettacoli Er nimmt Sie an
der Hand und führt Sie in das Schloss die anderen folgen (una rilettura del Macbeth di Shakespeare mai rappresentata
in Italia), Nelken, Walzer e Palermo Palermo.
In quest’ultimo pezzo, dedicato al capoluogo siciliano, un muro di veri mattoni
copre il boccascena del teatro e crolla a vista all’inizio dello spettacolo. Il
film ci restituisce tale fragorosa caduta, che anticipò (o profetizzò) quella
del Muro di Berlino.
Si continua martedì 25 giugno Palazzo Ex Poste dell’Università di Bari alle 17.30, con Blaubart (ascoltando una registrazione dell’opera di Béla Bartók
“Il Castello di Barbablù”), uno dei pezzi più
cupi e possenti coreografati da Pina Bausch, e anche quello che segnò l’inizio
concreto del suo teatrodanza. Creato nel 1977 e montato a partire dallo spunto
di un’opera di Bartók, è un fondamentale lavoro di connessione tra coreografia
e teatro parlato, dove si esplora l’intero vocabolario dei suoni umani
originari e istintivi che cercano uno sbocco nel linguaggio razionale. In tal
senso è uno spettacolo-ponte tra il teatro coreografico e la drammaturgia
“totale” di Pina Bausch, che proprio in Blaubart cominciò a mettere a
punto il suo metodo di composizione, basato su improvvisazioni gestuali e
verbali dei ballerini, sollecitate da domande e temi da lei proposti.
Subito dopo verrà proiettato il
ritratto-documentario “Pina Bausch”, realizzato da Anne Linsel nel 2006 che
ricorda, attraverso le parole della Bausch e dei suoi più stretti
collaboratori, il lavoro che ha rivoluzionato il mondo della danza e del
teatro, dai suoi esordi nella scuola di Essen, fino alla creazione del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Il 26 giugno alle 21.00
all’Arena Quattro Palme (Cinema Galleria, Bari) è in programma la proiezione
speciale di Die Klage der Kaiserin / Il lamento dell’imperatrice, primo e
unico lavoro cinematografico diretto dalla
Bausch, che trasporta sullo schermo lo stile e i temi che hanno reso celebre il
Tanztheater. Le riprese, iniziate nell’ottobre del 1987 e terminate nella
primavera del 1989, sono il frutto di una serie di improvvisazioni dei
danzatori, in gran parte componenti della compagnia di Wuppertal, stimolati
dalla stessa Bausch. Privo di una tradizionale trama narrativa, il film è un
susseguirsi di scene percorse da complesse associazioni tematiche, visive e
musicali. Tutto ruota attorno a Wuppertal, ripresa nei suoi angoli più
disparati: la campagna e i boschi, le strade del centro cittadino, il
treno sopraelevato, una scuola di ballo, una serra, un solario, la sala prove
nel vecchio cinema in disuso dove si è compiuto tutto il lavoro di concezione e
montaggio dei pezzi del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Giovedì 27 giugno si continua con le proiezioni. Alle 17.30 (sala 1 Palazzo Ex Poste) si potrà assistere a ‘1980 Ein
Stück von Pina Bausch / un pezzo di Pina Bausch’, mirabile e avvolgente affresco sulla vita che narra la tenerezza e la
nostalgia dell’infanzia, assieme al senso della fine e dell’addio, e che prende
il suo titolo dall’anno in cui venne creato (lo stesso della morte di Rolf
Borzik, primo scenografo e compagno della Bausch). 1980 è indissociabile, nella memoria dello spettatore, dal
profumo dell’erba: quello che emanava dal vero prato all’inglese, fresco e
fragrante, che ricopriva il palcoscenico in occasione della rappresentazione di
questo spettacolo, considerato da molti il punto più alto della produzione di
Pina Bausch.
Venerdì 28 giugno in programma alle
16.00 (sala 1 Palazzo Ex Poste) proiezione di ‘Walzer. Ein Stück von Pina
Bausch / un pezzo di Pina Bausch’, che non è mai stato rappresentato in Italia.
Si tratta di uno spettacolo che, malgrado la sua dolcezza apparente, in realtà parla dell’esilio,
della separazione e della difficoltà
o impossibilità di essere amati. È un riflesso della perdita come vissuto
intimo e come esperienza storica, in riferimento alla guerra ed alle guerre che
straziano il mondo. Emblematico della concezione strutturale dei pezzi anni ottanta
di Pina Bausch, Walzer alterna assoli e pezzi corali, costruendosi attraverso
temi, fughe e variazioni. Come una sinfonia di immagini e sentimenti. Le grandi
arie recitate, che qui hanno la stessa funzione strutturale degli assoli
virtuosistici nei balletti, sono affidate a formidabili interpreti “storiche” del
Tanztheater Wuppertal Pina Bausch quali Josephine Ann Endicott, Malou Airaudo,
Mechthild Grossmann e Meryl Tankard.
Al termine
della proiezione di Walzer, si continua con ‘A primer for Pina’ documentario
della scrittrice e critica americana Susan Sontag, in cui si analizza l’evoluzione del lavoro della coreografa, esplorando
il suo rapporto con la musica e il suo metodo compositivo, fondato sulla
tecnica del collage e su un assemblaggio di tipo cinematografico. Il
documentario descrive le sedute d’improvvisazione con i danzatori e colloca il
lavoro della Bausch nel contesto storico del teatrodanza tedesco, senza
dimenticare il legame con l’espressionismo.
Sempre venerdì 28 giugno, alle 18.30 nella Sala Murat / Piazza del Ferrarese avrà
luogo l’incontro di Leonetta Bentivoglio con Lutz Förster, direttore artistico del Tanztheater Wuppertal Pina
Bausch.
Alle 20.30, al Petruzzelli, l’attesa prima dello spettacolo.
Sabato
29
e domenica 30 giugno al Palacarrassi
il programma propone due giorni di Masterclass
di danza contemporanea con Fernando
Carlos Suels Mendoza e Thusnelda Mercy.
Due giornate di studio rivolte a
danzatori di livello avanzato.
Fernando Carlos Suels Mendoza, che
coordinerà il lavoro per la parte tecnica, è venezuelano, diplomato alla Folwang
Hoschule di Essen e allievo di Jean Cebron, danzatore dal 1995 nella compagnia
della Bausch ed ha partecipato a tutte le sue creazioni, incluso l’ultimo
lavoro del 2009 “Como el Mosquito en la Piedra, ay si, si, si”.
Thusnelda Mercy, che coordinerà il
laboratorio di improvvisazione coreografica, originaria di Marsiglia ha
intrapreso i suoi studi alla Folkwang Hochschule di Essen Werden, dove ha
studiato, tra gli altri, con Malou Airaudo, Dominique Mercy, Libie Nye (tecnica
Limon), Alfredo Corvino, Juan Kruz de Garaillo Esnaola.
In questi anni ha lavorato come
danzatrice con diversi coreografi come: Kuo-Chu Wu, Joachim Schlomer, Malou
Airaudo. Nel 2002 danza per Sascha Waltz in “Nobody”. Dal 2003 entra a far
parte del Wuppertal Tanz Theater Pina Bausch. Nel 2008 interpreta un solo del
coreografo Marc Sieckarek. Dal 2009, crea insieme a Clementine Deluy e Damiano
Ottavio Bigi, il trio CDT avvalendosi di proprie creazioni e coreografie
di Malou Airaudo.
La masterclass (a pagamento) è
rivolta ad un massimo di venti partecipanti.
(info:
tel. 080.5580195/ www.teatropubblicopugliese.it)
Domenica
30 giugno,
è prevista la proiezione speciale di Le
Sacre du printemps / La Sagra della Primavera. L’appuntamento è alle 22.00 in piazza S. Maria del Buon
Consiglio. Quest’anno, come è noto, viene celebrato in tutto il mondo il
centenario della creazione dell’opera di Igor Stravinsky avvenuta al Théâtre des
Champs Elysées di Parigi nel maggio del 1913. Banco di prova per alcuni tra i
massimi coreografi del Novecento tra cui Vaslav
Nijinsky (autore della prima del 1913), Maurice Béjart e Martha Graham, La
Sagra della Primavera viene montata dalla Bausch nel 1975. Da sempre
nel repertorio del Tanztheater Wuppertal, si differenzia
da tutte le altre per la mancanza di riferimenti a figurativismi folclorici e a
contesti storicamente definiti. Trenta ballerini, quindici uomini e quindici
donne, gli uni a torso nudo, le altre in vesti leggere e trasparenti, danzano
sulla scena coperta di argilla (ideata da Rolf Borzik) un rito asciutto e
violento per la designazione della fanciulla (l’Eletta) destinata al sacrificio
propiziatorio. Protagonista assoluta è la danza, costruita secondo una limpida
lettura della partitura musicale e scandita in assoli lancinanti e bruschi
giochi di massa. Sempre più drammatico nel suo crescendo devastante, con i
corpi via via più selvaggi, affannati e imbrattati, questo Sacre compone
un vivido e intenso cerimoniale primitivo che conduce alla morte dell’Eletta.
Capolavoro coreografico irrinunciabile per la comprensione dell'estetica di
Pina Bausch, contiene le radici più antiche e profonde del suo linguaggio d’autrice.
Tutti gli appuntamenti della
rassegna “Omaggio a Pina Bausch” sono ad ingresso gratuito. Inoltre, novità
assoluta, a tutti coloro che parteciperanno a uno solo degli appuntamenti verrà
rilasciato un coupon per ottenere uno sconto del 30% sul prezzo del biglietto
di ingresso al Petruzzelli per le quattro uniche rappresentazioni di ‘Sweet Mambo’,
in prima nazionale (venerdì 28 giugno alle 20.30, sabato 29 giugno alle 18.00,
domenica 30 giugno alle 18.00, lunedì primo luglio alle 20.30).
Dopo la prima nazionale al
Petruzzelli, il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch è atteso poi dal 11 al 14 Luglio
2013 al Teatro di San Carlo di Napoli, sempre con un repertorio di grande
impatto: Café Müller e Le Sacre du Printemps.
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