giovedì 27 giugno 2013
Khatia Buniatishvili, l'invincibile cigno della tastiera
Quando la georgiana Khatia Buniatishvili suona Chopin lo fa con classe estrema, cristallina qualità del tocco, sublime, soffice eleganza. Chi avesse ascoltato il primo compact disc della Sony, dedicato a Liszt, stenterebbe non poco a riconoscere questo. Tanta è la differenza di humus, le zampate fulminanti di Mephisto-walzer qui non si avvertono, anche se c'è sempre l'immancabile rubato, la precisione tecnica, la musicalità eccelsa di questa notevolissima pianista. In questo suo monografico omaggio chopiniano siamo affascinati dalla sua eleganza e dalla capacità di Khatia di suonare con un'elasticità impressionante, una quantità inverosimile di note, sempre con distacco attento ed equilibrato.
Le accelerazioni sono all'ordine del giorno in questa fantastica pianista. Si ascolti la Sonata n. 2 in si bemolle maggiore op. 35, come è vissuta con serena elegia dalla prima all'ultima nota, ma scatti appena può con una tensione armonica e drammatica, che ne fanno una delle pianiste più interessanti da noi ascoltate nell'ultimo periodo.
Il tempo della marcia funebre è senza dubbio quello più celeberrimo dell'intera sonata. Gli accordi sono puntellati con potenza e raro effetto drammatico. Anche nel successivo Presto, tutto scorre rapidamente, senza alcun momento di abbandono lirico, ma con urgenza terribile e inesorabile.
Nel concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra, ad accompagnare la Buniatishvili c'è l'Orchestra de Paris, raro esempio di bravura nelle mani del suo attuale direttore musicale Paavo Jarvi. Anche qui emerge il tocco sopraffino, aristocratico del cigno, che altero si mostra e si pavoneggia senza distacco.
Conclude il compact disc, davvero ricchissimo, un Bonus Video Warsaw-Paris, una sorta di biografia sillabata con certosina attenzione della giovane vita di questa immensa artista.
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