Myung-Whun Chung prosegue in occasione del ritorno sul podio di Santa Cecilia il suo percorso all'interno del mondo mahleriano. Dopo la Seconda Sinfonia eseguita nella scorsa stagione è ora la volta della Quarta, detta anche "La vita celestiale" in funzione di quel lied che la conclude e il cui testo rimanda alla visione, tutta immaginaria, che un bambino può avere del Paradiso. L'apparente tono lirico e trasognato, il tintinnare delle piccole percussioni dell'ultimo movimento, un'orchestrazione alleggerita rispetto alle precedenti sinfonie, in realtà nascondono baratri di profondissima riflessione esistenziale. È sul filo di questa ironia tra realtà e immaginario che Mahler medita e ci invita a meditare.
Nulla di tutto ciò nella Seconda Sinfonia di Beethoven dove semmai troviamo il senso di una energica affermazione di idee e di soluzioni musicali sorprendenti e nuovissime, contenute a forza negli schemi di un sinfonismo erede delle classiche proporzioni settecentesche.
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www.santacecilia.it
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