Martedì 9 maggio 2017 alle ore 20 presso il Teatro Vittoria di Torino, ultima tappa del progetto monografico dell’Unione Musicale dedicato al repertorio mozartiano delle Sonate, Fantasie e Variazioni per pianoforte. Protagonista assoluto dell’ottavo e conclusivo appuntamento con la serie Mozart David Irimescu (nella foto), giovanissimo talento proveniente dal Conservatorio torinese.
Di origini rumene ma ormai stabile a Torino, David Irimescu ha solo sedici anni e suona da quando ne aveva nove. Elogiato per il suo talento e per la precoce maturità musicale, è vincitore di numerosi premi internazionali e abitualmente ospite di prestigiose stagioni concertistiche e rassegne musicali. Attualmente prosegue la sua formazione presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi”, dove frequenta la classe di pianoforte di Marina Scalafiotti.
Il concerto si apre con l’Adagio in si minore K. 540, breve movimento lento rimasto isolato per ragioni ignote, pubblicato da Hoffmeister con la data del 19 marzo 1788, che appartiene all’ultima fase compositiva e che, del Mozart maturo, rivela tutta l’ineffabile e tragica poetica. La Sonata in re maggiore K. 284 (Dürnitz), composta da Mozart nel 1775 (all’età di diciannove anni) per il barone Thaddäus von Dürnitz, è un esempio - in tutte le sue pagine e in ogni singolo movimento - di scrittura solo apparentemente “facile” ma che cela in realtà notevoli insidie interpretative. Seguono le celebri 12 Variazioni in do maggiore sulla canzone infantile francese «Ah, vous dirai-je maman» K. 265, uno dei quattro cicli di variazioni scritti nel 1778 nel corso dello sfortunato soggiorno parigino in cui si riscontra, insieme alle coeve Sonate nate durante il viaggio a Mannheim e Parigi, un’ormai raggiunta consapevolezza della scrittura pianistica mozartiana.
Il Rondò in re maggiore K. 485 non venne inserito da Mozart nel proprio catalogo personale e la datazione del 10 gennaio 1786 risulta dall’autografo; pagina brillante di rara esecuzione, forse fu pensato per qualche allieva o qualche nobile “dilettante”. In conclusione le 6 Variazioni in fa maggiore sull’aria «Salve tu, Domine» K. 398 che nascono nel 1783 da un frammento dell’opera di Paisiello I filosofi immaginari, rappresentata per la prima volta nel 1777 a Pietroburgo dove Paisiello era direttore di corte e supervisore dell’opera italiana. In una delle sue lettere Mozart ricorda proprio l’incontro a Vienna con Paisiello, occasione in cui gli fece ascoltare queste Variazioni. Il concerto sarà preceduto (alle ore 18.30) da una guida all’ascolto a cura di Alberto Bosco e da un aperitivo offerto al pubblico (alle ore 19.30).
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