Ho appena ascoltato“Tilim-Bom”, il nuovo compact disc del mezzosoprano Cristina Zavalloni (nella foto) e del pianista Andrea Rebaudengo. Prodotto da Egea Records questo disco si distacca non poco dall’indirizzo editoriale dell’etichetta di Saluzzo, storicamente legata al jazz, alla musica d’autore e alla world music. Qui infatti siamo di fronte ad un repertorio, quello del Novecento storico ed in particolare ad alcune brevi canzoni popolari scritte (tranne l’holliwoodiana “The Owl and the Pussycat”) da Igor Stravinskij quando era ancora in Russia, dove l’aspetto ludico e la ritmica sferzante, irregolare e talora sincopata, si adattano perfettamente alla vocalità agile e duttilissima della Zavalloni. Si tratta di autentiche chicche (tutte composte originalmente proprio per voce e pianoforte) in quanto la maggior parte del materiale inciso è di difficile reperibilità. Completano il cd alcuni brani del francese Darius Milhaud, compositore che risentì nel corso della sua vita delle influenze più disparate: dai ritmi sudamericani al jazz, dalla politonalità al neoclassicismo. Un repertorio dunque poco eseguito (per non dire sconosciuto) in Italia che va segnalato per l’indubbia bravura della cantante bolognese, alla cui piena valorizzazione Rebaudengo offre un contributo di eccellente tecnica e sensibilità espressiva. Ottimi anche la registrazione ed il booklet allegato. Unico neo la striminzita durata del cd: appena 35 minuti.
Nessun commento:
Posta un commento