mercoledì 12 novembre 2008

Venerdì al Teatro Piccinni di Bari c'è "Bohème" di Puccini


In attesa della presentazione del cartellone 2008/2009 la Fondazione Petruzzelli propone l’ultimo titolo della Stagione 2007/2008: “La Bohème” di Giacomo Puccini. L’opera per la regia di Boris Stetka è in programma al teatro Piccinni venerdì 14 novembre alle 20.30, domenica 16 novembre alle 17.00 e martedì 18 novembre alle 20.30. Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari il maestro Fabio Mastrangelo, all'attesissimo debutto operistico nella sua città (nella foto). Il coro di Voci Bianche del Conservatorio Niccolò Piccinni sarà condotto dal maestro Emanuela Aymone. A curare scene e costumi Tommaso Lagattolla, il disegno luci è di Valerio Alfieri. Il celebre soprano bulgaro Svetla Vassileva interpreterà Mimì il 14 ed 16 novembre, mentre Francesca Sassu canterà Mimì il 18 novembre, Daniela Schillaci sarà Musetta, Francesco Demuro Rodolfo, Vincenzo Taormina, Marcello, Gianfranco Cappelluti Schaunard, Andrea Patucelli Colline, Pietro Naviglio Benoît, Giuseppe Cacciapaglia Parpignol, Alessandro Calamai Alcindoro, Antonio Muserra, il Sergente dei doganieri, Giovanni Ceto, un doganiere.
Oggi alle 17,30, nella sede della Libreria Feltrinelli di Bari la Fondazione Petruzzelli propone un nuovo incontro dedicato alla musica. A svelare il fascino de “La Bohème” di Giacomo Puccini, in programma al teatro Piccinni di Bari, venerdì 14 novembre alle 20,30, domenica 16 novembre alle 17.00 e martedì 18 novembre alle 20,30 saranno il regista dell’opera Boris Stetka ed il maestro Fabio Mastrangelo (nella foto) che dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Introdurrà e modererà l’incontro Dario Ascoli, giornalista e direttore del periodico di informazione, spettacolo e cultura online “Oltrecultura”.
La Bohème è una delle opere più popolari e più amate non soltanto del catalogo pucciniano, ma dell’intero repertorio Lirico. La storia di un amore giovane, passionale, che coinvolge artisti e ragazze semplici, ha da sempre rappresentato un modello di tragedia dei buoni sentimenti. Eppure si tratta di un capolavoro autenticamente rivoluzionario dal punto di vista della scrittura musicale. Tutti conoscono la storia dell’amore tumultuoso e contrastato del poeta Rodolfo per la Mimì, nata per caso dal contatto con la “gelida manina” e continuata tra le scanzonate serate al caffè Momus con gli amici artisti e le gelosie e incomprensioni risolte solo alla “barriera d’Enfer” in una notte d’inverno. Rodolfo sa che Mimì è malata di tisi ma spera fino all’ultimo che ella possa salvarsi, quando lei, infine, muore disperatamente tra le sue braccia. Puccini completò l’opera a Torre del Lago nel 1895, intingendo il suo pennello nell’estetica del romanticismo decadente di fine secolo, permeato di sensazioni sentimentali solo apparentemente veristiche, ma in sostanza piccolo borghesi. Su questa vicenda le melodie pucciniane, dal lirismo possente ed evocativo, si intrecciano in maniera sublime con una nuova concezione del melodramma italiano, per la prima volta attento alla vita contemporanea e alle emozioni dei personaggi più che a sontuosi affreschi storici e nazionali. . Informazioni: 080.521.24.84.

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