martedì 31 marzo 2009

Aspettando il Petruzzelli la Fondazione propone il Requiem Tedesco di Brahms (in versione cameristica) nella Basilica di San Nicola


Sabato 4 aprile, alle ore 21.00, nella Basilica di San Nicola a Bari, la Fondazione Petruzzelli propone un appuntamento di straordinario interesse e ad ingresso libero, che rientra nel quadro delle manifestazioni dedicate alla divulgazione del grande repertorio liturgico. In programma lo stupendo "Ein deutsches Requiem" (Un Requiem Tedesco) op. 45 di Johannes Brahms, nella meno nota versione per soli, coro e pianoforte a quattro mani.
Dirigerà il Coro della Fondazione Petruzzelli il maestro Franco Sebastiani (nella foto).
Solisti del concerto: Maria Grazia Pani, soprano e Gianpiero Ruggeri, baritono.
Pianisti: Lucia Conca e Christian Ugenti.
L' "Ein deutsches Requiem", fu completato nel 1868. La prima versione concepita fu quella del lavoro sinfonico corale polifonico. Brahms non utilizzò il testo latino prescritto dalla chiesa per le composizioni da requiem, ma compose un libretto scegliendo minuziosamente tra i testi della Bibbia in tedesco. In questo, la scelta di Brahms si introduce perfettamente nella tendenza al patriottismo, più o meno manifesta, che caratterizzava quasi tutti i compositori della stagione romantica. Il concetto di fondo portato avanti dal compositore era di natura più filosofica che politica: le persone cui portare aiuto e consolazione non erano i defunti, ma i vivi. Il tono di consolazione e di pace percepibile fin dalle prime battute di questa straordinaria opera. Ci auguriamo (penso tutti) che la presente esecuzione preluda a quella più tradizionale e conosciuta da allestire, quanto prima, nel ricostruito Teatro Petruzzelli.

I concerti di primavera dell'ICO "Tito Schipa" di Lecce nel segno di "papà" Haydn


Partiranno il prossimo 7 aprile i "Concerti di Primavera" della Stagione Sinfonica 2009 dell’Orchestra della Fondazione ICO “Tito Schipa” di Lecce. L’occasione segnerà l’inizio della collaborazione con il M° Marcello Panni (nella foto) in qualità di nuovo direttore artistico e principale dell’Orchestra.
I suddetti concerti, che avranno come filo conduttore la musica di Franz Joseph Haydn nel bicentenario della sua morte, sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nel Foyer del Teatro Politeama Greco di Lecce. Assente il presidente Giovanni Pellegrino per un impegno dell’ultimo momento e alla presenza dell’assessore Massimo Alfarano, in rappresentanza del Comune di Lecce, il direttore amministrativo della Fondazione, Grazia Manni, ha sottolineato le sinergie che sono state attivate fra gli enti del territorio: “Oltre alla Provincia e al Comune, che sono soci della Fondazione, quest’anno avremo al nostro fianco il Conservatorio di Lecce, da cui provengono gli unici due solisti di questa prima fase della stagione e che ospita le prove dell’Orchestra in attesa che sia pronta la nostra nuova sede, e l’Università del Salento, con la quale abbiamo stipulato una convenzione che permetterà agli studenti della facoltà di Beni Musicali di ottenere crediti formativi partecipando ai nostri concerti, pagando il biglietto a metà prezzo. Il mio auspicio è che il Comune di Lecce, in questo periodo di magra dovuto ai tagli del FUS, possa contribuire maggiormente dal punto di vista economico, inserendo i concerti sinfonici nei pacchetti turistici concordati con i tour operator”.
“Posso assicurare – ha risposto Alfarano – che il Comune di Lecce intende proporre un’offerta turistica che sia per tutti. Per questo, come abbiamo acconsentito ad ospitare il concerto di Amici per celebrare la vittoria della nostra concittadina Alessandra Amoroso, così non facciamo mancare il nostro appoggio ad iniziative, come, appunto, la stagione sinfonica, che garantiscono qualità dal punto di vista culturale”.
Panni, che dirigerà il primo concerto della stagione, ha spiegato le linee guida che hanno ispirato il programma di primavera. “Abbiamo voluto fare un omaggio a colui che è riconosciuto come il padre della sinfonia, Haydn, in occasione del bicentenario della morte. Apriremo con le Sette ultime parole di Cristo sulla Croce e, per l’occasione, la Fondazione ha commissionato al poeta romano Valerio Magrelli sette brevi poemi ispirati ognuno alle sette parole di Haydn, che verranno recitati dall’attore Francesco Siciliano. Per quanto riguarda il resto del programma, se le sinfonie sono come delle lunghe lettere, a queste abbiamo voluto inframmezzare delle cartoline del XX secolo, inserendo compositori come Stravinskij, Britten, Milhaud, solo per fare qualche esempio. Sono felice, poi, del fatto che ospiteremo direttori di esperienza e direttori giovani: alcuni di loro, come Carlo Boccadoro e Francesco Lanzillotta, vengono a Lecce per la prima volta”. Tutti i concerti saranno introdotti da una conferenza affidata o al direttore stesso, come nel caso, appunto, di Boccadoro, o, per lo più, ad alcuni critici musicali e musicologi. A coordinare queste conferenze sarà il vicepresidente della Fondazione, Eraldo Martucci. Il costo dell’abbonamento per i 9 concerti è di 60 €, mentre il prezzo del biglietto singolo è fissato a 10 € (5€ per gli studenti universitari che si presenteranno al botteghino con il libretto).

Al via il IX Concorso "Città di Matera - Premio Rosa Ponselle" (22 - 26 aprile 2009)



Il LAMS (Laboratorio Arte Musica e Spettacolo) di Matera ha bandito il IX Concorso di Esecuzione Musicale “Città di Matera- Premio Rosa Ponselle” rivolto a giovani musicisti di talento. I dettagli sono stati illustrati dal maestro Giovanni Pompeo, direttore artistico della manifestazione in una conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nella sala giunta del Comune di Matera ed a cui hanno partecipato il consigliere comunale Adriano Pedicini e il sindaco della celebre città dei Sassi, Emilio Nicola Buccico.
La particolarità del concorso risiede nella qualità dei premi per i vincitori: ad una prima fase concorsuale articolata in sezioni e categorie che si terrà dal 22 al 26 aprile, seguirà la “Finale-Galà dei Vincitori” in programma il 3 maggio nell’auditorium del Conservatorio di piazza di Sedile cui saranno ammessi i concorrenti meglio classificati. Questi si contenderanno il “Premio Rosa Ponselle” consistente in € 1.500 per il Primo classificato, € 1.000 per il Secondo e € 500 per il Terzo, validi quale cachet per un concerto da tenersi nella XXI e/o nella XXII stagione di concerti 2009/10 organizzata dal Lams, insieme ad artisti di fama quali Francesco Manara, Marco Pierobon, Michele Lomuto, Alessandro Carbonare, Massimo Polidori e il compositore Azio Corghi oppure per la frequenza dei Corsi di Alto Perfezionamento organizzati dalla società materana, giunti alla XIII edizione, con i docenti Claudio Desderi, Francesco Manara, Alessio Allegrini, Marco Pierobon, Alessandro Carbonare, Massimo Polidori e tanti altri. Novità di questa edizione è l’istituzione del “Premio Speciale della Stampa” che sarà assegnato da una giuria composta da giornalisti delle principali testate nazionali e locali.
Stiamo parlando di un Concorso che, dalla data della sua istituzione, ha ormai raggiunto una rilevanza tale da essere considerato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “di interesse nazionale” e soprattutto l’unico in Basilicata ad aver ottenuto tale riconoscimento, questo per la trasparenza delle commissioni giudicatrici, la serietà e l’efficienza dell’organizzazione, la qualità dei premi, il numero dei concorrenti, in crescita costante ad ogni edizione, la provenienza dei concorrenti e infine, il valore dei vincitori che, dopo il concorso, hanno avviato e continuato brillanti percorsi didattici e professionali. Elementi che, unitamente al luogo in cui si svolge, Matera, Città Patrimonio dell’Umanità Unesco, hanno fatto sì che il concorso, fra i pochi del genere ad offrire in premio borse di studio e concerti retribuiti, diventasse un appuntamento di riferimento nel suo ambito.
Un’ affermazione confermata anche dal numero crescente di visite sul sito www.lamsmatera.it che “nelle passate edizioni hanno fatto registrare oltre 400 visite giornaliere da tutto il mondo, Giappone, Brasile, Armenia, Kazakistan e USA compresi – ha detto il Maestro Giovanni Pompeo - Abbiamo avuto nell’edizione 2008 iscrizioni al concorso da tutta Italia che hanno superato i 150 concorrenti di età compresa tra gli 7 e i 55 anni. Considerando che ognuno dei partecipanti è stato accompagnato da parenti o amici che hanno avuto modo di fermarsi per uno o più giorni a Matera, si comprende il vantaggio che ne ha tratto la città, dal punto di vista turistico, commerciale, dell’ospitalità alberghiera, della ristorazione e della promozione generale della città.”
Altro aspetto da non sottovalutare è che un gran numero di “vincitori assoluti” delle edizioni passate del concorso sono oggi impegnati concretamente nella vita musicale come professionisti in orchestre, docenti nelle scuole di ogni ordine e grado, o continuano la loro formazione professionale con successo.
Questo perché “il Lams dedica da sempre grandi attenzioni e risorse alla scoperta e alla promozione di giovani talenti - ha spiegato il Maestro Pompeo - i migliori fra questi vengono segnalati ad enti ed istituzioni musicali e quindi avviati alla professione; negli ultimi anni è stato instaurato un rapporto continuativo con diverse organizzazioni di rilevanza nazionale ed internazionale, tra queste la Biennale di Venezia, la Filarmonica della Scala, l’Accademia di Santa Cecilia. Inoltre molti ragazzi, vincitori del concorso o allievi dei Corsi Internazionali di Alto Perfezionamento sono stati selezionati ed inseriti nell’organico dell’Orchestra Internazionale d’Italia, e hanno preso parte al prestigioso Festival della Valle d’Itria”.
Con questa iniziativa il Lams sostiene e promuove la candidatura di Matera a Città Europea della Cultura 2019.
Il Concorso è supportato e patrocinato dal Comune di Matera, Provincia di Matera, Regione Basilicata-APT, Presidenza del Consiglio Regionale di Basilicata e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Tutte le informazioni sul concorso e il bando sono disponibili sul sito dell'associazione: http://www.lamsmatera.it/





















lunedì 30 marzo 2009

Il San Carlo di Napoli, Abbado, la "Mozart"...Io c'ero!


Si può essere più felici di quando ci si ritrova - faccia a faccia - con chi ti ha regalato e ti regala ancora oggi tante emozioni? Si può vivere o rivivere un sogno ad occhi aperti che dura da oltre trent'anni? Si può, si può...
A me è successo, o meglio è successo di nuovo sabato mattina, alle 10.30 davanti all’ingresso del Teatro San Carlo di Napoli, il più bel teatro d’opera del mondo. Dalla Mercedes nera appena giunta sono usciti il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e lui, sì proprio lui, Claudio Abbado, il settantacinquenne celebre direttore d’orchestra milanese le cui illuminanti interpretazioni hanno costellato la mia vita in questi ultimi trent’anni.
Eh sì, tanti ne sono passati da quel mio primo incontro al Festival di Salisburgo nel 1978, quando a “soli” quindici anni, accompagnato da mio padre, ascoltai per la prima volta (dal vivo) una sinfonia di Gustav Mahler, la Terza per la precisione ed esplosi alla fine in una gioia incontenibile, irrefrenabile, oserei dire da "ultras". Claudio dirigeva in quell'occasione i Wiener Philarmoniker, che all’epoca insieme ai Berliner era la più importante orchestra del mondo. Un mondo nuovo si schiuse per sempre nella mia monotona vita di adolescente perennemente insoddisfatto. Dopo quindici anni, nel 1995 pubblicai il mio primo libro: “Per amore di Mahler”. La dedica era tutta per lui, per Claudio; la gratitudine verso un uomo non si può dimenticare. Mai. Le emozioni grandi, si sa, scavano il loro piccolo spazio nella nostra anima e lì restano, “vivono” in eterno. Ecco perché sabato, quando Abbado è sceso da quella macchina e mi ha stretto la mano sorridente sono rimasto in quegli interminabili tre secondi quasi paralizzato, impietrito di fronte a quel “gigante” dall’aspetto fisico ormai fragile, sofferente, gandhiano ma capace quando lavora di una forza straordinaria e di una lucidità impressionante che fa gridare tutti al...miracolo.
In un San Carlo che ospitava settecento ragazzi delle scuole napoletane, io…c’ero. Ero cioè alla sua prova generale con l’Orchestra Mozart, perché al concerto della sera, quello in onore dello scrittore Roberto Saviano, non si trovavano più posti da mesi, nemmeno per uno che di mestiere da anni fa (anche) il critico musicale. Ecco perché questo post non è la mia solita recensione, ma un’umile, fedele cronaca delle mie emozioni, provate nella stupenda platea del San Carlo. Ero come frastornato dal presente incombente e dai ricordi che nella mente mi si affollavano dei tanti concerti e incontri degli ultimi trent’anni: Roma, Milano, Napoli (due volte e sempre al San Carlo: una più recente con i Berliner nel 2002 e un’altra volta quando Claudio nel 1980 diresse l’Ecyo nel Mandarino Miracoloso di Bartok e nella Prima sinfonia di Mahler) poi Londra, Parigi, Salisburgo, Vienna, Lucerna, Potenza e Matera (dove pranzai al suo fianco e...ancora oggi non riesco a crederci!!!). Mai però nella mia città, purtroppo, in quella Bari che non lo ha ancora mai visto dirigere. Se dicessi che ci spero ancora, vi mentirei spudoratamente.
Vorrei adesso parlarvi della prova a cui ho assistito, ma ho scritto già tanto e forse, come lo stesso Claudio direbbe, le parole non possono restituire le grandi emozioni della Musica. Se poi quella Musica è stata composta dal più grande Genio della Storia, Wolfgang Amadeus Mozart, cos’altro si può…aggiungere, o meglio, balbettare? Spenderò invece meritati elogi per la giovanissima Orchestra Mozart di Bologna, ennesima incredibile realtà musicale giovanile fortemente voluta da Abbado e sui tre anch’essi giovani, ma già affermati solisti (il clarinettista Alessandro Carbonare, il flautista Jacques Zoon e l’arpista Letizia Belmondo) che si sono alternati nei due meravigliosi concerti del “Divin Salisburghese” (il tardo, sublime Concerto per clarinetto e orchestra K. 622 e quello delicatissimo, ancora impregnato di soffice galanteria, per flauto, arpa e orchestra K. 299). Le entusiastiche recensioni del concerto le leggerete da altri, e cioè da chi ha avuto la fortuna di assistervi. Io nel frattempo ho “solo” aggiunto nel mio cuore un altro prezioso tassello nel mio personale mosaico della felicità, un’altra piccola grande perla al libro dei ricordi abbadiani che da più di trent’anni scrivo dentro di me. Il resto conta poco o nulla.

venerdì 27 marzo 2009

Trionfale successo ieri a Bologna per Claudio Abbado e l'Orchestra "Mozart". Domani si va al Teatro San Carlo di Napoli.


Doppio appuntamento per Claudio Abbado (nella foto) e la sua Orchestra "Mozart". Ieri si è già "consumato" il primo, naturalmente con grande successo al teatro Manzoni di Bologna, dove la talentuosa Yuja Wang, ventiduenne pianista cinese che conta gia' al suo attivo una brillante carriera, è stata straordinaria interprete del Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. 26 di Sergej Prokof'ev. La serata aperta dalla Suite sinfonica Leutenant Kije' di Sergej Prokof'ev, si è poi conclusa trionfalmente con la Sinfonia n. 38 K 504 "Praga" di Wolfgang Amadeus Mozart. Sabato invece, alle 20,30, Claudio Abbado e l'Orchestra Mozart saliranno sul palcoscenico del San Carlo di Napoli per un'esibizione in onore di Roberto Saviano. ''Voglio dedicare - ha spiegato infatti il maestro - il concerto di Napoli a Roberto Saviano''. Abbado dirigera' un concerto interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart. Del musicista salisburghese saranno eseguiti il "Doppio concerto" in Do Maggiore per flauto, arpa e orchestra, (al flauto Jacques Zoon, all'arpa Letizia Belmondo), il Concerto per clarinetto e orchestra (al clarinetto Alessandro Carbonare) e la Sinfonia n. 38 K 504 Praga.

Prende il via domani a Lecce la seconda edizione di MusiCultura



Il Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce, Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, presenta la II edizione della Rassegna di concerti-conferenza “MusiCultura”, per la direzione scientifica di Elsa Martinelli (nella foto), in collaborazione col Museo Provinciale “S. Castromediano” di Lecce, quindi al fianco del ciclo di manifestazioni “Al Museo con la Musica”, da anni promosso dal Museo Provinciale e oggi giunto alla XV edizione per la cura del Dott. Antonio Cassiano.
Il progetto sinergico mette insieme una proposta culturale composita, un’idea di rassegna artistico-culturale il cui cartellone copre un arco temporale di circa due mesi (dal 28 marzo al 14 maggio 2009), articolata in una serie di sette manifestazioni “a tema”, con sede il Museo Provinciale (auditorium, pinacoteca, cappella) e il Teatro “Paisiello”, che offrono allo spettatore la possibilità di ascoltare selezionate pagine di musica sacra e profana, vocale e strumentale, colta e di confine con generi “altri”, attraversando i secoli (dall’età barocca al Novecento) e le aree geografiche della storia dell’arte musicale.
I sette incontri interdisciplinari (con finestre anche sul mondo del cinema, delle arti visive e della danza) rispondono alla formula del concerto-conferenza, cioè della illustrazione di un preciso tema culturale o della presentazione di libri di recente uscita inerenti la musica, corredati da esplicativi momenti di prassi esecutiva con adeguata selezione di pagine del repertorio tese a illuminare a loro volta, nell’esecuzione dal vivo, l’argomento chiave della serata.
Come sempre i sette appuntamenti mettono insieme professionalità assai variegate, tra musicisti, allievi e docenti interni del Conservatorio di Lecce afferenti a tutti i dipartimenti e l’apporto esterno di esponenti di istituzioni similari e affini (Università del Salento, Museo Provinciale di Lecce, Associazioni del territorio), di esperti nei diversi settori della cultura, declinati nelle tipologie di critici musicali, giornalisti, musicologi, docenti universitari, studiosi, ricercatori, registi, coreuti.
L’iniziativa si inaugura con un tributo-omaggio in occasione del 250° anniversario della morte di Haendel; in occasione del periodo pasquale, una serata sarà dedicata alla meditazione con la celebrata “Via Crucis” del francescano musicista francavillese Padre Serafino Marinosci; si proseguirà con la prova finale dei candidati del prestigioso “Premio Nazionale delle Arti” (Sezione Fiati); poi la presentazione del film documentario “Belcanto” di Edoardo Winspeare & Ludovica Polito e del book story–board “Belcanto” di Elsa Martinelli; una serata dedicata alla musica su ispirazione dell’antica Grecia; la presentazione del volume “Mi sei piaciuta felicità - tra il Salento e Bologna, vent’anni di musica con Nostra Signora dei Turchi” di Gigi Polluce; e per concludere un omaggio ad Haydn nel bicentenario della morte.

INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA -

SABATO 28 MARZO - ORE 18.30 -
AUDITORIUM DEL MUSEO PROVINCIALE DI LECCE.

Interverranno: AURELIO GIANFREDA – Assessore alla Cultura della Provincia di Lecce, ANTONIO CASSIANO – Direttore del Museo “Sigismondo Castromediano”, PIERLUIGI CAMICIA – Direttore del Conservatorio “Tito Schipa”, ELSA MARTINELLI – Curatrice della Rassegna - Conservatorio “Tito Schipa”.
Seguirà il concerto con la partecipazione di AZUSA SAITO – Soprano, FRANCESCO SCARCELLA – Clavicembalo, ENSEMBLE DI FLAUTI “FORTUNAE FLATUS” diretto dal M° LUIGI BISANTI con esecuzioni di brani del repertorio operistico e oratoriale di Händel.

mercoledì 25 marzo 2009

La Norma di Bellini chiude la 40esima stagione lirica di Lecce


La 40a Stagione Lirica della Provincia di Lecce, gestita da quest’anno dalla Fondazione ICO “Tito Schipa”, felicemente avviata dall'Olandese Volante di Wagner si chiude in bellezza con tre recite della Norma di Vincenzo Bellini; a capo dell'Orchestra della fondazione Tito Schipa e del Coro Lirico di Lecce ci sarà il maestro Niksa Bareza, mentre la regia è affidata a Massimo Gasparon. Tre le recite previste: questa sera, alle 20.45, poi venerdì 27 marzo, stessa ora, e infine domenica 29, alle ore 18, al Teatro Politeama Greco di Lecce. Nel cast vocale figurano Susan Neves (Norma, nella foto), Gianluca Zampieri (Pollione), Eufemia Tufano (Adalgisa) e Andrea Mastroni (Oroveso). Infotel: 0832.241468.

Doppio concerto della Fondazione Concerti Niccolò Piccinni alla Sala Giuseppina di Bari


Per il 67° cartellone della Fondazione Piccinni Venerdì 27 marzo, nella Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia, alle 19.00 si terrà il recital della pianista Isabella Fortunato con in programma musiche di Schumann, Schubert e Ginastera mentre alle 21.00,il Piccinniensemble - giovani talenti, diretto da Valfrido Ferrari (nella foto), proporrà musiche di Corelli, Vivaldi, Kreisler e Mendelssohn. Il Piccinniensemble affiancherà nella serata di venerdì alle sue prime parti alcuni giovani di riconosciuto talento. Infotel 335.5707272.

lunedì 23 marzo 2009

Il grande Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca domani al Teatro Piccinni di Bari


Musica da camera di altissimo livello in programma al Teatro Piccinni domani sera (alle 20.45) con “I Solisti di Mosca”, un’orchestra che si è costituita nel 1984 sotto la direzione del grande violista russo Yuri Bashmet (nella foto).
Bashmet, che continua ad esserne il direttore e solista, è stato giudicato dal “Times” uno dei massimi musicisti viventi: il suo curriculum è ricco di trionfi.
L’Orchestra da Camera “I Solisti di Mosca” è interamente composta da solisti laureati in concorsi internazionali. La sua prima tournèes in Italia risale a marzo 1988. Il debutto invece a Bari risale al 2004.
In programma musiche di Telemann, Benda, Haydn, Haendel-Casadesus e Strawinsky.
I tre brani di Telemann, Benda ed Haendel-Casadesus con viola solista saranno eseguiti per la prima volta alla Camerata. La Sinfonia in Fa Minore “La Passione” è stata eseguita alla Camerata nel lontano 1966 dall’Orchestra da Camera di Vienna, diretta da Carlo Zecchi. Da non perdere.
Per informazioni e prenotazioni gli uffici della Camerata sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00 in Via Sparano 141.Infotel 080/521.19.08.

sabato 21 marzo 2009

Bach e Bahrami, che "binomio" vincente!


Un Bach strepitoso, da autentico primo della classe, quello ascoltato martedì scorso al Teatro Piccinni (complice la stagione della Camerata Musicale Barese) da Ramin Bahrami, il già giustamente celebre trentenne pianista iraniano, che ha studiato in Italia e all’estero, con fior di Maestri: da Piero Rattalino, con cui si è diplomato al Conservatorio di Milano alla mitica Rosalyn Tureck e all’altrettanto grande maestro ungherese András Schiff.
Il suo “Viaggio in Italia con Bach” (dall’Adagio in sol maggiore della Sonata BWV 968 al Concerto Italiano BWV 971, passando per la Partita n. 1 in si bemolle maggiore e la Sonata in do maggiore BWV 966)) si è rivelato come un percorso musicale di sorprendente vitalità, grazie alla mostruosa abilità tecnica di Ramin sublimata da uno stile e un approfondimento dei lavori bachiani semplicemente strepitosi.
Ora non sappiamo (e scusate l'ignoranza...) se Bahrami affronti con analoghi risultati altri compositori, ma è certo che tra i pianisti da noi ascoltati a Bari, almeno di recente, lui ha senza dubbio colpito più degli altri, lasciando soprattutto il segno di un’intelligenza ermeneutica fuori dal comune.
Lo attendiamo fiduciosi al cospetto dei capolavori di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Liszt e altri ancora, sicuri che abbia tutte le carte in regola per diventare presto uno dei grandi pianisti del secolo.
Davvero un peccato che la platea del Piccinni non fosse gremita, mentre nei palchi e negli ordini superiori abbiamo intravisto con gioia (finalmente) affacciarsi numerosi giovani quasi ipnotizzati da questo straordinario artista.

Una Turandot alla Fiera del Levante (comunque) da ricordare


E’ anche probabile che su Bari e il suo Teatro Petruzzelli ancora chiuso, sebbene pronto e funzionante da mesi, aleggi una buona dose di “sfiga”, ma constatare che ieri dopo il forfait di poche settimane fa del noto maestro italiano Gianluigi Gelmetti, sia di colpo venuta meno all’appuntamento con la Turandot di Puccini alla Fiera del Levante, per un improvviso abbassamento di voce, anche la protagonista principale, ossia Paoletta Marrocu, soprano drammatico di indiscutibile valore internazionale, dà veramente da pensare. Per non parlare poi di pioggia, vento, mare in burrasca che nel quasi-primo giorno di primavera sembravano essersi messi d’accordo proprio in coincidenza con l’incipit dell’opera.
Eppure…Eppure…Eppure, nonostante tutto sembrasse remare contro questa inaugurale Turandot, organizzata in pochi giorni nello Spazio 7 della Fiera e non al Petruzzelli come previsto e per le tristemente note ragioni, la serata di ieri sarà ricordata positivamente negli annali della Lirica barese. Merito della prova eccellente di una veterana come Giovanna Casolla (Turandot, nella foto), che del ruolo è padronissima da sempre, basti pensare che ha di recente inaugurato il Nuovo Teatro Lirico di Pechino proprio con il capolavoro pucciniano e ha sfoderato una prova vocale davvero maiuscola, nonostante non sia più, è bene dirlo, una...ragazzina ;-) Non invece alla sua altezza è parso Ian Storey, il recente Tristano scaligero che sarà senza dubbio alcuno un valido “heldentenor” wagneriano con tutti gli acuti a posto (da “Non piangere Liù” al conclusivo “Nessun dorma”), ma per cantar bene Puccini, sia chiaro, occorrono una discreta dizione italiana, caldi e seducenti accenti nel registro centrale della voce e una sufficiente articolazione del fraseggio. Fatta questa premessa sui due principali protagonisti del cast dell'opera, abbiamo poi apprezzato la ragguardevole, a tratti virilissima, prova del Coro della Fondazione Petruzzelli splendidamente preparato da Franco Sebastiani e quello delle Voci Bianche del Conservatorio Piccinni di Bari, sotto la valida guida di Emanuela Aymone.
In "crescendo" poi la direzione del quasi trentenne direttore d'orchestra russo Denis Vlasenko: partito, infatti, con qualche esitazione nel pur difficile primo atto, ha saputo poi emergere con autorevolezza e personalità nel corso dell’opera, anche grazie ad un’orchestra, quella Sinfonica della Provincia di Bari, attenta e concentrata come non mai. Lo spettacolo in forma parzialmente semi-scenica (almeno per quanto osservato nel corso del II atto, dove i tre ministri Ping, Pang e Pong fasciati dai bei costumi di Odette Nicoletti, si abbandonano ai nostalgici ricordi del loro passato) si avvaleva comunque della prestigiosa supervisione del Maestro Roberto De Simone ed è stato, va detto, solo un assaggio di quello che sarà poi allestito al Petruzzelli nel gennaio 2010 con il nuovo finale composto dallo stesso Maestro, quando il teatro - si spera “ardentemente” - sarà già aperto e funzionante da un bel…pezzo (incrociamo comunque le dita…non si sa mai!).
Interessante la disposizione dei due palchi laterali rispetto a quello centrale, riempiti da grandi statue dell’epoca Ming, fedelmente ricostruite nel laboratorio scenotecnico della Fondazione Petruzzelli e da alcuni strumentisti a fiato dell’orchestra diretti da Giuseppe La Malfa. Un’efficace soluzione tecnica che ha regalato nel pur ampio e dispersivo spazio 7 della Fiera la possibilità di un ascolto coinvolgente. Non resta, infine, che lodare gli altri interpreti della serata, a cominciare da Roberta Canzian, una commovente Liù, per poi proseguire con Antonio De Gobbi, credibile Timur, Domenico Colaianni, Cristiano Olivieri e Stefano Pisani, tutti e tre davvero esemplari nel ricoprire sia vocalmente che scenicamente i ruoli dei ministri, l’imperatore ben delineato dal tenore Max Renè Cosotti e il sicuro Mandarino di Gianfranco Cappelluti. Alla fine dell'opera caloroso successo per tutti ed in particolare per la Casolla, avvisata solo poche ore prima dallo staff della Fondazione Petruzzelli. Un piccolo, grande miracolo che ha “salvato” una serata, sin dal suo incipit, velata di tristezza per la mancata riapertura del Petruzzelli e – ripetiamo – anche un po’ sfigata per le succitate ragioni.

venerdì 20 marzo 2009

Pianoforte a coda distrutto da un vandalo (o da una...BESTIA?) all'interno del Conservatorio "N.Piccinni" di Bari


Maria Cristina Caldarola, docente del Conservatorio Nicolò Piccinni di Bari, mi segnala questa lettera appena pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Lettera contenente un episodio a dir poco allucinante accaduto all'interno dell'Istituto didattico barese che lascio alla vostra valutazione.

"Gentile Direttore,
le scrivo questa lettera per sottoporre all’attenzione di tutti i lettori del suo quotidiano l’evento verificatosi nel Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
Fra sabato 14 Marzo e lunedì 16, la mano di un vandalo ha distrutto un pianoforte a coda in una delle nostre aule.
È un episodio di violenza inaudita, mai verificatosi nel nostro istituto, perpetrato a titolo gratuito, come tutti gli atti vandalici, su uno strumento che per tutti noi ha una memoria storica, uno strumento che come tale è, appunto, uno strumento di lavoro per tutti noi.
E allora le scrivo:
perché nessuno pensi che l’evento mi lasci indifferente;
perché alla mia vista i colpi inferti sulla tastiera potevano essere tranquillamente quelli di una mitragliatrice e il risultato sarebbe stato lo stesso;
perché quei tasti così devastati hanno devastato la mia vista che non ha retto;
perché quei colpi sono ferite inferte su di me che mi chiedo come possa aver contribuito, anche se involontariamente, a far covare tanto rancore;
perché ancora non ho avuto il coraggio di telefonare al collega che per primo ha constatato lo scempio e per condividere il suo dolore;
perché è negli occhi di tutti noi studenti, collaboratori e docenti la commozione al solo raccontarlo;
perché questo atto è frutto di un pensiero che viene da molto lontano, frutto di frustrazioni, rabbia e violenza accumulata;
perché il mio si alzi come grido di dolore di fronte allo scempio e che sia dolore nei confronti di questa persona.
La ringrazio tanto."


Maria Cristina Caldarola
(Docente del Conservatorio “N. Piccinni”
di Bari)

giovedì 19 marzo 2009

Il cd del "Concerto per la solidarietà" a favore della Fondazione Antiusura "San Nicola" in allegato con la Gazzetta del Mezzogiorno


Da domenica 14 marzo scorso, nelle edicole di Puglia e Basilicata, in allegato con il quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno", è in vendita il CD “Concerto per la Solidarietà”. Per tutta la settimana è possibile acquistarlo a soli 5 euro. Tra gli interpreti di questo pregevole prodotto discografico, vi segnalo l'organista Francesco Di Lernia (nella foto), il Coro Florilegium Vocis diretto da Sabino Manzo e il marimbista Filippo Lattanzi. Il ricavato andrà a favore della Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari.

Il Cristo sul Monte degli Ulivi di Beethoven al Parco della Musica di Roma











Il talentuoso pianista ungherese Peter Jozsa suonerà il 29 marzo a Mola di Bari per l'Agimus



Domenica 29 marzo 2009 alle ore 20.00 -
Teatro Comunale "N. van Westerhout" - Mola di Bari.

"vincitore 1° Premio TIM Torneo Internazionale di Musica"
(in esclusiva regionale)
PETER JOZSA - pianoforte:
in programma musiche di Scarlatti, Mozart, Chopin e Debussy.
A soli 10 anni Pèter Jozsa è ammesso alla "Franz Liszt Academy of Music" di Budapest, dove studia con Katalin Nemes, György Nádor e Ferenc Rados. Dal 1995 frequenta pure i corsi di Dmitri Bashkirov in Germania e s'iscrive alle master classes di A. Schiff, G. Sebök, G. Kurtág, L. Fleisher, O. Maisenberg e Marie-Francoise Bucquet. Al vertice della classifica di importanti concorsi (Ettlingen 1990, Caltanissetta 1996, Monza 2000, Salisburgo e Duisburg 2003, Bechstein 2006 ecc.), è invitato per concerti e programmi radiotelevisivi in molti centri europei, tra i quali spicca nel 2000 un recital alla Concertgebouw di Amsterdam. Nel giugno 2008 vince il 1° Premio alla 13a Edizione del Torneo Internazionale di Musica (TIM).
Peter Jozsa per il concerto di Mola di Bari propone al pubblico italiano un programma entusiasmante, una sorta di "viaggio" all'interno delle grandi fasi stilistiche (barocco, classico, romantico, moderno) della storia del pianoforte: autori e composizioni di indiscusso valore che sicuramente soddisfano sia i musicofili più attenti che il pubblico meno esperto.

(Info: Associazione A.G.I.MUS.
"Giovanni Padovano"
Mola di Bari -
tel. 368568412 - 0804734878.)

mercoledì 18 marzo 2009

Caloroso successo in Schubert e Mendelssohn per i Cameristi in Vallisa a Bari


Due opere splendidamente costruite: il Quintetto per archi e pianoforte in la maggiore D.667 “La trota” di Schubert ed il Sestetto per archi e pianoforte in re maggiore op. 110 di Felix Mendelssohn-Bartholdy ed una scelta davvero felice quella di accostarle in uno stesso concerto. L’altra sera, in Vallisa a Bari, l’Accademia dei Cameristi le ha infatti proposte entrambe in una doppia lettura di vibrante e appassionata bellezza grazie a sei musicisti di calibro tecnico ed espressivo indiscutibili, quali Daniele Orlando (violino), Giuseppe Russo Rossi (viola), Daniel Palmizio (viola), Fernando Caida Greco (violoncello), Paolo Di Camillo (contrabbasso) e il pianista Giacomo Fuga, quest’ultimo già ospite con brillanti esiti negli ultimi anni della benemerita associazione barese. Successo di pubblico calorosissimo e bis di rito. Da non perdere i prossimi due concerti dell'Accademia, presieduta dalla coraggiosa e battagliera professoressa Mariarita Alfino, il 5 e 6 aprile (sempre in Vallisa) con protagonisti Nicola Fiorino, Elisabetta Mangiullo, Serena Soccoia, Gaetano Simone e Viviana Velardi. Anche quest'anno la suddetta stagione musicale si conferma tra le punte di diamante della Puglia culturalmente più intraprendente e vicina ai giovani talenti artistici.

martedì 17 marzo 2009

Venerdì prossimo la Turandot di Puccini va in...Fiera


Perdurando per i noti quanto pretestuosi motivi la non-riapertura del Teatro Petruzzelli, l'omonima Fondazione presenta, suo malgrado, alla Fiera del Levante la Turandot di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, in forma solo semi-scenica e senza il previsto finale appositamente composto da Roberto De Simone, qui a Bari anche nelle vesti di regista. L'esecuzione barese dell'opera terminerà con la morte di Liù, come accadde alla prima rappresentazione postuma dell'opera al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926. In quell'occasione diresse il grande Arturo Toscanini. Venerdì 20 marzo alle 20.30, domenica 22 alle 18.30 e martedì 24 marzo alle 20.30, l’adattamento scenico della Turandot, curato, come detto, da De Simone, sarà rappresentato nello Spazio 7 della Fiera del Levante. Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari il giovane maestro russo Denis Vlasenko (sopraggiunto nei giorni scorsi per sostituire Gianluigi Gelmetti).
Nel cast ci saranno Paoletta Marrocu (Turandot, nella foto), Ian Storey (Calaf), Roberta Canzian (Liù), Antonio De Gobbi (Timur), Domenico Colaianni (Ping), Cristiano Olivieri (Pang), Stefano Pisani (Pong), Max Renè Cosotti (Altoum), Antonio Muserra e Gianfranco Cappelluti (Un mandarino).
A firmare gli elementi della scenografia Nicola Rubertelli, i costumi Odette Nicoletti. Il Coro della Fondazione Petruzzelli sarà diretto dal maestro Franco Sebastiani. Il Coro delle voci bianche sarà diretto da Emanuela Aymone.
I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro Piccinni, in corso Vittorio Emanuele 84 a Bari.
Informazioni: 080.219.49.53 /
Prenotazioni: 080.521.24.84.
Nella mattinata, sempre di venerdì 20 marzo, la Fondazione Petruzzelli proporrà anche un incontro dedicato a Turandot che si svolgerà alle 12, nella sede della Libreria Feltrinelli, in via Melo a Bari. Interverranno il regista Roberto De Simone ed il sovrintendente Giandomenico Vaccari. Modererà l’incontro il critico teatrale della Gazzetta del Mezzogiorno, Pasquale Bellini.


lunedì 16 marzo 2009

Il giovane (ma già celebre) pianista Ramin Bahrami domani suona per la Camerata Musicale Barese


Appuntamento con la grande Concertistica della Camerata Musicale Barese, domani 17 marzo al Teatro Piccinni con il pianista Ramin Bahrami (ore 20.45). Il nome che ricorre più spesso nella sua vita è stato finora quello di Johann Sebastian Bach, musicista a cui il giovane pianista ha consacrato gran parte della sua attività concertistica e che fino ad oggi gli ha procurato i maggiori consensi di pubblico e di critica. Nato a Teheran nel 1976, Bahrami si è diplomato con Piero Rattalino al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano e all'Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola, e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si è inoltre perfezionato con Alexis Weissenberg, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l'artista che più di altri nel XX secolo ha contribuito a far conoscere l'opera di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Nel 1998 il successo ottenuto al debutto di Bahrami al Teatro Bellini di Catania è tale che gli viene conferita la cittadinanza onoraria. Negli anni seguenti sono state numerose le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali italiane e tedesche come la partecipazione a prestigiosi festival internazionali. Nel corso di queste esibizioni approfondisce sempre più la conoscenza dell'opera di Bach, anche in vista delle sue nuove registrazioni discografiche delle Variazioni Goldberg e delle Sette Partite per la Decca pubblicate rispettivamente nel 2004 e nel 2005. Sempre per la Decca è uscita nel febbraio 2007 la sua nuova incisione in cd dell'"Arte della Fuga" di Bach. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, in Via Sparano 141 - Bari. infotel 080/5211908.

A Bari impazza la Musica anche senza il...Petruzzelli!


"Altro che cenerentola delle sale da concerto. Anche a Bari la musica da camera è diventata tra le proposte più forti della musica classica, come confermano i tanti appuntamenti di questi giorni". Così scrive con un pizzico di sorpresa la giornalista-musicologa Fiorella Sassanelli su Repubblica Bari di ieri elencando una serie di piccoli "eventi" musicali di questi giorni: dal concerto tenutosi ieri al Cineteatro Kursaal Santalucia (a rischio chiusura per inagibilità) in un significativo omaggio dei solisti del Collegium Musicum a Hugo Wolf nel giorno della nascita, ai lodevoli matinèe musicali della domenica organizzati dalla Feltrinelli Libri e Musica di Bari, in collaborazione con l'Associazione "Dino Ciani" a favore di giovani pianisti, sino alle "Legature 2009" di Gioia del Colle, dove ieri al Teatro Rossini si è aperta l'omonima rassegna di concerti all'imbrunire organizzata dall'associazione "Lobefaro"con ospite il Duo pianistico Bechstein di Ennio Poggi e Laura Beltrametti. Questa sera sempre a Bari il Coretto in Sala Giuseppina offre una serata con l'ottimo Duo per violino e pianoforte Bologni-Palese, mentre alla stessa ora l'Accademia dei Cameristi in Vallisa privilegia l'ascolto di due pagine di Schubert (il sublime Quintetto "La trota") e Mendelssohn (il giovanile ma intrigante Sestetto per pianoforte e archi). Non c'è insomma che l'imbarazzo della scelta per il pubblico. Meno entusiasmo, a dire il vero, per il critico a cui è d'obbligo farsi in due, o peggio, in quattro per "raccontare" l'intensa vita musicale barese. Ma cosa succederà allora quando riaprirà il Petruzzelli? Sarà come essere a Vienna, a Berlino o a...New York :-)))
Meglio ridere che...piangere.
A tale proposito, venerdì mattina è venuta a Bari l'amica e collega Carla Moreni del "Sole 24 Ore", nonchè vicepresidente dell'Associazione Nazionale dei Critici Musicali. Insieme a lei, all'addetto stampa della Fondazione Petruzzelli, Monica Sbisà e alla sua assistente Perla Papadia siamo andati a fare un giro completo nel Teatro Petruzzelli finito, di più ormai "finitissimo" e agibilissimo. Non vi dico l'espressione beata della Carla: "Ma questo teatro è anche più bello della Fenice di Venezia! Perchè resta ancora chiuso?". Ieri nel Domenicale del "Sole" è uscito il suo lucido resoconto con conclusiva ma ferma esortazione affinchè il teatro riapra subito. Andate a leggerlo. Nel frattempo però in questi giorni si china il capo per l'ennesima volta a Sua Maestà Bondi (avaro di...chiavi) e si va tristemente al padiglione 7 della Fiera del Levante a provare quella Turandot pensata invece in grande stile (con regia e addirittura nuovo finale commissionato a Roberto De Simone. Mica uno qualsiasi...E scusate se è poco) dal Sovrintendente Vaccari per riaprire dopo 17 anni il Teatro.
Insomma, lo spettacolo di questa vergognosa farsa tragicomica continua sotto gli occhi di una città peraltro sonnacchiosa e abulica per le sorti del suo teatro. Dispiace, infine, che il Maestro Riccardo Muti, in questi giorni al Teatro dell'Opera di Roma per dirigere l'"Ifigenia in Aulide" di Gluck non possa magari trovare una mezza giornata libera per venire anche lui a Bari a dare un'occhiata al Petruzzelli per cui si è tanto onorevolmente speso in questi 17 anni su tutta la Stampa nazionale e internazionale. In altro post troverete la locandina completa della "TURANDOT (IN FIERA)" di Puccini. La rabbia resta tanta, ma almeno una copia del Sole 24 Ore, lo spero di cuore, sarà passata ieri mattina sotto gli occhi del Presidente Silvio Berlusconi. Non resta dunque che sperare in lui, perchè il teatro riapra subito e non si aspetti giugno come qualcuno maliziosamente vorrebbe. La Walkiria di Wagner (prevista in aprile) si può e si deve allestire al Petruzzelli. Adesso, sul serio, basta con le prese in giro. Sono durate abbastanza.

giovedì 12 marzo 2009

L'Orchestra Giovanile Italiana diretta da Nicola Paszkowski suona nel Conservatorio di Foggia


A conclusione della residenza dell’Orchestra Giovanile Italiana a Rodi Garganico (FG), realizzata in collaborazione con il Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia, si terrà domenica 15 marzo alle ore 20.00 il concerto di ringraziamento alla città di Foggia presso l’Auditorium del Conservatorio. Programma di grande impatto sul pubblico con la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms e la raffinatissima "Pavane pour un enfante défunte" di Maurice Ravel che sarà realizzato con la partecipazione di Gloria Biraldi all’arpa, selezionata direttamente dal Direttore del Conservatorio foggiano, Maestro Rucci. Direttore sarà Nicola Paszkowski (nella foto) dal 2000 alla guida di questa splendida compagine che sta avviando un'intensa attività internazionale; e stato infatti invitato dal Maestro Penderecki al Festival Beethoven di Varsavia e su chiamata diretta di Riccardo Muti dirigerà quest’estate uno dei concerti sinfonici del Ravenna Festival. Nello spirito del radicamento dell’OGI nel territorio, il concerto verrà anticipato da una prova aperta che si terrà sabato 14 marzo alle ore 17.00 presso l’Auditorium Comunale di Vico del Gargano.

Presentazione del libro "Ombre sonore" a Casa Giannini


Oggi pomeriggio alle 18.30 a Casa Giannini a Bari il musicologo Pierfranco Moliterni presenta il libro "OMBRE SONORE - Musica, Cinema e Musicisti di Puglia" edito da Edizioni del Sud. Questo volume, raccogliendo molti saggi inediti, ha l'ambizione di essere un punto di riferimento critico nella piccola grande storia dei musicisti pugliesi che hanno scritto per il cinema. Parteciperanno alla presentazione, con proiezioni e ascolti dei pionieri pugliesi della musica per il cinema, alcuni dei saggisti che hanno contribuito al libro: Angela Annese, Grazia Sebastiani e Nicola Scardicchio.

mercoledì 11 marzo 2009

Il talentuoso pianista Lars Vogt e il maestro Jeffrey Tate insieme per Mendelssohn a Torino


Dai Berliner Philharmoniker all'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai: Lars Vogt (nella foto) è protagonista del concerto di giovedì 12 marzo 2009 alle 20.30 a Torino, all'Auditorium Rai Arturo Toscanini, trasmesso in collegamento diretto su Radio3. Il musicista tedesco è Pianista Residente dei Berliner Philharmoniker, primo nella storia della prestigiosa orchestra a essere reputato degno di una collaborazione stabile. Con loro ha realizzato numerosi concerti da camera, ha interpretato il Primo Concerto di Beethoven diretto da Simon Rattle e ha recentemente inciso la Kammermusik n. 2 di Paul Hindemith, diretto da Claudio Abbado. Ma ha collaborato anche con la New York Philharmonic, la Chicago e la Boston Symphony, i Wiener Philharmoniker e la Royal Concertgebouw Orchestra.
Per il suo ritorno sul palco dell'Orchestra della Rai Lars Vogt interpreta il Concerto n. 1 in sol minore op. 25 per pianoforte e orchestra di Felix Mendelssohn Bartholdy. Sul podio il Direttore onorario della compagine, il noto Maestro inglese Jeffrey Tate, che ha recentemente inaugurato con Peter Grimes di Britten il Teatro San Carlo di Napoli dopo i lavori di restauro.
Completano il programma Meerestille und Glückliche Fahrt, Ouverture op. 27, sempre di Mendelssohn, ispirato ai due componimenti poetici scritti da Goethe dopo un viaggio in barca in Sicilia, e la Sinfonia n. 6 op. 104 di Jean Sibelius, "di carattere selvaggio e appassionato. Cupa con contrasti pastorali", secondo le parole dello stesso compositore finlandese.
Il concerto è replicato venerdì 13 marzo 2009 alle ore 21, sempre all'Auditorium Rai di Torino. I biglietti per le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani per i nati dal 1979) sono in vendita sia online che presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dei due concerti saranno messi in vendita ingressi non numerati a 20 e 9 euro (ingresso giovani per i nati dal 1979).
Informazioni: 011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - http://www.orchestrasinfonica.rai.it/.

martedì 10 marzo 2009

L'assessore regionale Silvia Godelli attacca il ministro Sandro Bondi sulla sempre più tormentata vicenda del Teatro Petruzzelli



''Da fonti di stampa, dei cui contenuti attendiamo conferma ufficiale, apprendiamo che l'Avvocatura dello Stato interpellata dal ministro Bondi in merito alla questione del teatro Petruzzelli avrebbe indicato la via dell'esproprio a definitiva conclusione di una vicenda durata ben diciotto anni''. E' quanto dichiara l'assessore al Mediterraneo e alle Attivita' Culturali della Regione Puglia, Silvia Godelli (nella foto). ''Se la notizia fosse vera, ne trarremmo almeno due conseguenze - prosegue - la prima e' che il ministro Bondi, che ad oggi non ha reso noto il parere dell'Avvocatura dello Stato agli Enti territoriali pugliesi, tergiversando ormai da mes,i si assume la gravissima responsabilita' di paralizzare l'attivita' della Fondazione Lirico-sinfonica privando la collettivita' dell'uso pubblico di un Teatro ricostruito interamente a spese dei cittadini. In secondo luogo, e vogliamo sottolinearlo con forza, emerge -spiega la Godelli- in modo inequivocabile la correttezza della posizione della Regione Puglia, che ha impugnato la validita' del Protocollo del 2002 davanti alla Magistratura Civile e ha invocato ripetutamente la necessita' di una nuova legge per definire tutti gli aspetti normativi e finanziari rimasti insoluti dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Dunque, come tante volte abbiamo detto, il Governo ha l'obbligo di prendere una decisione, e la via maestra e' quella di applicare il Codice Urbani per i Beni Culturali dando il via all'esproprio del Teatro''. ''Dalla sentenza della Corte - conclude l'assessore - sono passati ben nove mesi di inutili e inammissibili perdite di tempo: la comunita' pugliese, la citta' di Bari, il mondo della cultura e della musica non possono accettare oltre gli atteggiamenti elusivi e dilatori di un Ministro che sin dall'inizio del suo mandato sulla questione Petruzzelli omette di adempiere ai suoi compiti d'ufficio''. (Adnkronos, 8 ore fa)

Il Novecento musicale inglese di scena stasera al Kursaal Santalucia con il Collegium Musicum


E' dedicato al Novecento musicale inglese l'appuntamento di stasera (alle 20.45) al Kursaal Santalucia di Bari con l'ensemble cameristico Collegium Musicum diretto da Rino Marrone e con la partecipazione al pianoforte di Angela Annese.
In programma: Serenata per archi op. 2 di Lennox Berkeley, Eclogue op. 10 per pianoforte e orchestra d'archi di Gerald Finzi, "Young Apollo" per pianoforte e quartetto d'archi di Benjamin Britten, La Fantasia su un tema di Thomas Tallis di Ralph Vaughan Williams ed infine l'"English Suite" di Paul Lewis. Infotel:080.5227986.

Fondazione Petruzzelli: il Sovrintendente Giandomenico Vaccari eletto nel Consiglio di Presidenza dell'Anfols



"Anche la Fondazione Petruzzelli, rappresentata dal Sovrintendente Giandomenico Vaccari (nella foto), entra a far parte del Consiglio di Presidenza dell’Anfols (associazione nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche), mentre Giampaolo Vianello, sovrintendente del teatro La Fenice di Venezia è il nuovo vicepresidente Anfols. L'Assemblea ha votato anche la delegazione Anfols che parteciperà al tavolo di lavoro con il ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi, per la riforma delle Fondazioni Liriche. La delegazione è composta da, Antonio Cognata, Giampaolo Vianello e dal presidente dell’Anfols Marco Tutino e da Giandomenico Vaccari. Questi stessi sovrintendenti parteciperanno alle trattative dedicate all’importante questione del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Eletti nel consiglio di presidenza anche i sovrintendenti Antonio Cognata (Teatro Massimo di Palermo) e Giorgio Zanfagnin (Teatro Lirico G. Verdi di Trieste). La Fondazione Petruzzelli, socia Anfols dal 2006, esprime soddisfazione per il riconoscimento ricevuto, risultato dell’impegno intrapreso in questi anni per proiettare il suo operato sull'intero territorio nazionale. I lavori del nuovo consiglio dell’Anfols avranno inizio nei prossimi giorni al Teatro Comunale di Bologna."

lunedì 9 marzo 2009

Concerti a Bari: dai 5 Commentari di Biagio Putignano alla "Pantera Rosa" di Mancini


Lunedì scorso sono stato nella Sala Giuseppina del Kursaal Santalucia di Bari ad ascoltare un concerto del giovane pianista tedesco Markus Kreul organizzato dal Coretto. Nello stimolante programma, di recente proposto anche a Lecce, campeggiavano i "Cinque Commentari" (2002 - 2004) del compositore Biagio Putignano in prima esecuzione assoluta (presente il compositore), mentre la seconda parte era occupata interamente dalle Waldszenen di Schumann. Un confronto interessante quello tra un'antologia di cinque "omaggi" ad altrettanti Maestri della musica contemporanea come Schoenberg, Gentilucci, Cage, Stockhausen e Fedele e lo "sperimentatore" forse più importante e progressivo del pianismo romantico. Ciò che di indubbiamente arduo, ma coivolgente per noi, può rappresentare il viaggio sonoro nella complessa percezione dello stile compositivo di Putignano, è probabile che l'abbiano vissuto gli ascoltatori dell'epoca di Schumann nello scoprire le sue ermetiche scene della foresta. Bravo Markus Kreul nell'immedesimarsi in entrambi gli autori sfoderando buona tecnica e aderenza espressiva, pur in presenza, va detto, di un pianoforte notoriamente inadeguato per una sala da concerto. Pubblico scarso ma tanto calore. Altra musica, altre sensazioni nella serata che ho passato in Vallisa, sempre a Bari, sabato scorso. La stagione è quella di Vallisagiovani, confezionata e curata dal pianista Pietro Laera. Di scena c'era il Brasseries, un quintetto di ottoni (due trombe, un corno, un trombone, Basso tuba, più percussioni) di recente costituito in cui suonano per lo più musicisti dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari: Michele Ventrella, Michele Rivellini, Stefano Danisi, Francesco Tritto, Daniele Volpicella e Giuseppe Tria. In programma pagine divertenti e arcinote come, tra l'altro, un brano dalla colonna sonora "Otto e mezzo" di Nino Rota, la "Pantera rosa" di Henry Mancini, e la celeberrima "Cumparsita" di Rodriguez.
Ne è venuta fuori una serata divertente condita dalle esilaranti mini-guide all'ascolto del trombonista Francesco Tritto, una via di mezzo tra Teo Mammuccari e Roberto Benigni e dalla verve clownesca dei sei bravi musicisti in scena. Pubblico folto e contagiato.

domenica 8 marzo 2009

Bondi non consegna le chiavi del Petruzzelli? Per Emiliano è una "sconfitta" che vale la vittoria più importante.


Era prevedibile, almeno per chi mastica di politica da trent'anni. Il Ministro Bondi non consegna le chiavi alla Fondazione Petruzzelli per consentire il montaggio delle scene della Turandot di Puccini, spettacolo inaugurale della stagione lirica 2009. L'opera andrà comunque in scena il 21 marzo prossimo, ma in forma di concerto in un padiglione industriale della Fiera del Levante. Il regista Roberto De Simone ha espresso il suo profondo rammarico per la scelta di Bondi. Un mese e più di lavoro buttato al vento, a fronte di motivazioni sterili e strumentali, o se si preferisce squallidamente politiche. Un teatro chiuso da oltre 17 anni messo al centro di un conflitto assurdo tra un ministro (Bondi) e un sindaco (Emiliano). Una telenovela destinata a non concludersi per almeno altri tre mesi, e cioè quando finalmente si andrà a votare per le elezioni del nuovo sindaco. Non voglio dilungarmi oltre, perchè la tristezza di alcuni giorni fa si è trasformata in rabbia indicibile che vorrei urlare a tutti e senza (ahimè) il controllo necessario. Ho persino pensato di incatenarmi al Petruzzelli il 21 marzo prossimo e di cantare a squarciagola il "Nessun dorma" di fronte ad una città che dorme. BARI SVEGLIATI!
Siamo stati tutti, dico tutti, presi in giro. Il teatro è pronto da mesi, ma non si vuol far riaprire. Un teatro privato, solo di nome (considerato che è stato interamente ricostruito con soldi pubblici: ben 53 milioni di euro), viene tenuto in ostaggio, inchiavardato dal signor Bondi.
La Fondazione Petruzzelli farebbe bene a non accettarle più queste chiavi e a lasciare in balìa di se stessa la famiglia proprietaria del Teatro. Parte della città, ma anche intellettuali e politici come Michele Mirabella e Francesco Boccia la pensano così e l'hanno dichiarato pubblicamente. Si risparmierebbero 500mila euro di fitto all'anno, come previsto dal famigerato protocollo d'intesa del 2002, tornato in auge dopo la sentenza della Corte Costituzionale che annullò l'esproprio. Siamo in tempi di crisi profonda, che se la sbrighino loro, i Signori Messeni Nemagna con i loro avvocati; che vadano a stipulare l'onerosa assicurazione e paghino le bollette, la manutenzione del Petruzzelli e soprattutto i 13 milioni di euro che mancano all'appello.
Io sono perfettamente d'accordo con Boccia e Mirabella e mi permetterei il lusso di suggerire a Michele Emiliano di non spendere nemmeno un euro per la sua campagna elettorale, perchè a giugno vincerà facile, facile. I baresi, quelli veri e non i "cambiacasacca" di comodo, hanno visto e appuntato sui taccuni della memoria quello che è successo in questi ultimi mesi nella vicenda del teatro e ne trarranno le logiche conclusioni. E non venitemi poi a "raccontare" che L'Italia è ancora una democrazia, se si può fare questo (ed altro) ad una città priva del suo più grande teatro da (quasi) vent'anni.

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

giovedì 5 marzo 2009

Michele Emiliano: "Se Bondi consegna le chiavi alla Fondazione Petruzzelli firmo subito l'agibilità provvisoria del teatro."


Questa mattina c’è stato all’interno del Teatro Petruzzelli il sopralluogo della Commissione Prefettizia di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Nel pomeriggio, alle 17 nello spazioso studio del Sindaco di Bari, nonchè presidente "pro tempore" della Fondazione Petruzzelli Michele Emiliano (nella foto), affollata conferenza stampa sul tema. Emiliano si è subito dichiarato soddisfatto del sopralluogo effettuato nella mattinata di oggi dalla Commissione presieduta da Carlo Schilardi, attuale Prefetto di Bari. In sostanza "Ciò che c'è nel Teatro corrisponde al progetto". L’unico problema resta ancora il foyer, che sarà esaminato nei prossimi giorni attraverso una perizia disposta dal pool di imprese che ha ricostruito l'immobile e che determinerà attraverso una simulazione tecnica in quanto tempo il solaio dell'unica parte del Petruzzelli non intaccata dal fuoco nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991, impiegherebbe ad andare in fumo. Emiliano, come è noto, ha sempre creduto nella riconsegna alla Fondazione Petruzzelli delle chiavi del teatro il primo marzo. Una promessa fatta dal Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi in persona durante il programma di Gianni Minoli “La Storia Siamo Noi”, andato in onda su Raidue nel dicembre 2008. “L’apertura immediata è necessaria - ha proseguito il sindaco - così da poter iniziare anche in teatro le prove della Turandot di Puccini (ndr. le prove sono già in corso da alcuni giorni in vari punti della città sotto la direzione del grande regista napoletano Roberto De Simone), l'opera in programma per la storica inaugurazione del 21 marzo prossimo. Il commissario per la ricostruzione del teatro Angelo Balducci ha però chiesto di aspettare l’esito della visita della commissione di vigilanza prima di dare il via libera alla consegna delle chiavi alla Fondazione Petruzzelli e quindi alle prove. Il risultato ufficiale dei rilievi della commissione però non potrà arrivare prima del prossimo 18 marzo, ma intanto il sindaco chiede di consentire al regista De Simone di entrare comunque in teatro, consentendo inoltre il montaggio per tempo del complesso impianto scenico previsto e per non far saltare ancora una volta l'inaugurazione del teatro, come già accadde il 6 dicembre scorso .
"E' inaccettabile l'idea - secondo Michele Emiliano -che Bondi non abbia mantenuto la parola data alla città di Bari sulla riapertura del Teatro. Mancare alla parola data è cosa disonorevole, specie fra le Istituzioni. Io sono profondamente rattristato e invito tutti alla calma. Se il ministro Sandro Bondi consegnerà le chiavi come aveva promesso di fare addirittura in febbraio, io potrò aprire il Petruzzelli, altrimenti questo non sarà possibile in nessun modo". Il sindaco, in conseguenza di tale atto, ha dichiarato di essere pronto a firmare anche domani l'agibilità provvisoria, così come già accade quotidianamente, ma con molti rischi in più, per il Teatro Comunale Piccinni e a prendersene la diretta responsabilità. Emiliano ha poi invece preferito glissare su altri nodi relativi alla complessa vicenda della ricostruzione del teatro e si è soffermato sul problema più urgente e pratico da risolvere in questo momento: il Petruzzelli è infatti ancora privo di un'efficace e adeguata copertura assicurativa, a vegliare sulla struttura c'è solo un custode (in carico all'Impresa che ha effettuato i lavori) che la notte sorveglia i monitor. "Un rischio troppo grande per non temere il peggio…Per non parlare della polvere che si sta impadronendo dei tessuti e delle imbottiture. Nessuno ha pulito in questi ultimi tre mesi e si rischia il deperimento. E' inutile dire che siamo di fronte all’ennesima presa in giro non nei miei confronti, ma della città di Bari e dell'Italia intera.”
A questo punto non resta che attendere (magari con un rosario in mano…) e sperare che questa estenuante, per certi versi (anche) tragicomica telenovela chiamata “Petruzzelli” conosca il suo lieto fine.
Sarebbe ora…Che ne dite?

I Concerti di Chopin ad Acquaviva delle Fonti con la Bottega dell'Armonia di Bepi Speranza e i pianisti Davide Valluzzi e Nicole Brancale


Sabato 7 Marzo 2008 alle ore 20.00 avrà luogo presso la Chiesa "San Francesco d'Assisi" ad Acquaviva delle fonti (BA) il settimo concerto della terza stagione organizzata dall’Associazione musicale "Centro Studi “Giovanni Colafemmina”, che vedrà impegnata l’ORCHESTRA “LA BOTTEGA DELL’ARMONIA” diretta da Bepi Speranza e i pianisti Davide Valluzzi e Nicole Brancale. Saranno eseguiti per l’occasione i Due Concerti per pianoforte e orchestra di Chopin. La serata verrà anche preceduta da una guida all'ascolto offerta dalla musicologa Detty Bozzi.

mercoledì 4 marzo 2009

A Casa Giannini la musicologa Fiorella Sassanelli presenta un libro su Tommaso Traetta pubblicato dalla Palomar di Bari


Venerdì 6 marzo, alle 18.30, per gli appuntamenti di Casa Giannini a Bari, la musicologa Fiorella Sassanelli che scrive con lucida puntualità su "la Repubblica" e il "Giornale della Musica", presenterà l'edizione italiana del libro "TOMMASO TRAETTA - OPERE".
Il volume delinea per la prima volta in maniera completa la figura di Tommaso Traetta, il compositore bitontino tra i più conosciuti nell'Europa del Settecento. Al racconto della vita e della carriera, ripercorse attraverso documenti e testimonianze, si aggiunge una puntuale analisi del repertorio operistico, ricostruito grazie a un'instancabile ricerca nelle biblioteche e negli archivi di tutta Europa. Il libro ha visto la luce per la prima volta nel 1994, come risultato degli studi dottorali del musicologo tedesco Jorg Riedlbauer e nel 2008 è stato finalmente tradotto in italiano, per i tipi Palomar, col sostegno del Comune di Bitonto. Parteciperanno all'incontro il critico musicale Nicola Sbisà, l'ex Sindaco di Bitonto Nicola Pice e il musicologo Luigi Papagni. (CASA GIANNINI - Via Sparano, 172 - BARI Ingresso libero. Ore 18.30. Infotel 080.5246864.)

Teatro Petruzzelli: Apre o non apre? La telenovela continua...


Confesso a tutti voi, amici vicini e lontani, che non ne posso proprio più. Il 21 marzo dovrebbe andare in scena la Turandot di Puccini al Petruzzelli di Bari, ma intanto nuove nubi si affacciano e c'è ancora una volta il rischio che slitti l'ennesima inaugurazione. Il teatro barese, secondo alcune indiscrezioni raccolte dai giornali in questi giorni, sarebbe inagibile per almeno 22 motivi (e perchè non 44...).

Non è bastato evidentemente per i vigili del fuoco seguire, come mi è stato confidato, passo dopo passo i lavori dell'impresa appaltatrice da circa cinque mesi per scongiurare la beffa finale di questa storia assurda e kafkiana.

No, a questo punto il disegno è chiaro, il teatro non deve e non può riaprire per altre ragioni o almeno con l'attuale Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Michele Emiliano.

Mi chiedo: ma se a vincere le elezioni di giugno fosse di nuovo l'attuale primo cittadino e non l'aspirante ex sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia cosa accadrebbe? Dovremmo forse aspettare altri cinque anni per sperare di rientrare al Petruzzelli? O dovremmo "gufare" (si tratta quasi di uno sport nazionale, ormai) sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi per avviarne l'esproprio con legge ordinaria?


Dentro di me penso però ai tanti giovani che il Petruzzelli non sanno cosa sia, non ne conoscono le emozioni che sa sprigionare e sento una grande, profonda tristezza. Vorrei sinceramente scappare da una città, che guarda con indifferenza a ciò che sta accadendo. Una città prigioniera del silenzio persino degli intellettuali più autorevoli, che sino a dicembre hanno esternato senza tregua su giornali e tv e oggi malinconicamente tacciono. Qui non si ribella nessuno di fronte allo scandalo della chiusura ad libitum di un teatro pronto da mesi. Nessuno scende o scenderà mai in piazza per la Bellezza e per la Cultura. Almeno a Bari e in Italia. C'è davvero da vergognarsi. Sul Corriere del Mezzogiorno di oggi leggo dichiarazioni persino "allarmate" dello stesso Di Cagno Abbrescia: "Alla stragrande maggioranza dei baresi della riapertura del Teatro Petruzzelli non interessa un bel nulla". Sarà pur vero, caro Simeone, ma una città priva del Teatro è una città senz'anima, senza identità, senza futuro. Ed è un vero, grande peccato di presunzione che la maggioranza dei baresi questo non l'abbia compreso.


lunedì 2 marzo 2009

Il pianista Vladimir Ovcinnikov suona domani al Teatro Piccinni per la Camerata Musicale Barese


Il Teatro Piccinni ospiterà domani 3 marzo nell'ambito della 67esima stagione della Camerata Musicale Barese il noto pianista russo Vladimir Ovcinnikov (nella foto) che ha alle spalle una brillante carriera internazionale; si pensi alla vittoria nel prestigioso Concorso Ciaikovskij di Mosca (1982) e al debutto a Londra nel 1987 alla presenza della Regina Elisabetta II d'Inghilterra. Ora è docente nei Conservatori di Mosca e Sakuyuo in Giappone. Ovcinnikov eseguirà pagine di sei illustri compositori: Schubert, Skrjabin, Rachmaninov, Rubinstein, Prokofiev e Ciakovskij. Di Schubert, in particolare, sarà eseguita la Sonata in la maggiore – D.664 op. 120 che fu interpretata per la Camerata nel 1964 da un allora giovanissimo Maurizio Pollini. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, in Via Sparano 141 infotel 080/5211908.


Nel concerto del Collegium Musicum di Bari brilla il mandolino di Mauro Squillante sulle note di Paisiello e Nicolau


Un concerto dal programma composito e gradevole, quello regalatoci martedì scorso al Kursaal Santalucia di Bari dal Collegium Musicum diretto da Rino Marrone (nella foto), con la preziosa partecipazione nel ruolo di solista del bravo mandolinista Mauro Squillante. Il severo Mozart dell’ “Adagio e Fuga” in do minore K.546 ci introduceva al raffinato Concerto in mi bemolle maggiore per mandolino, archi e clavicembalo (quest'ultimo suonato dal nostro Michele Visaggi) del compositore-operista tarantino Giovanni Paisiello. A seguire una gustosissima pagina di Dimitri Nicolau, il “Concertino mediterraneo” op. 213, sempre per mandolino e orchestra d’archi, essenzialmente basato su avvincenti temi e ritmi popolari della sua patria d’origine (la Grecia) ricreati attraverso pregevoli atmosefere. Nella seconda parte l’omaggio a Franz Joseph Haydn di cui ricorre quest’anno il bicentenario della morte, con l’esecuzione di Tre Notturni per Sua Maestà il Re di Napoli: pagine eleganti e d’occasione, certo ancora lontane dalla smagliante maturità stilistica delle sinfonie e degli oratori, ma pur sempre intriganti. Sia in Paisiello che in Nicolau, Squillante ha confermato le sue brillanti qualità già espresse in passate occasioni qui a Bari. Bene anche il Collegium Musicum, diretto con mano sicura da Rino Marrone che ha offerto ennesima prova di compattezza e duttilità. Poco pubblico, inversamente proporzionale ai meriti della serata; questa della carenza di spettatori sta diventando, almeno negli ultimi concerti baresi ai quali ho assistito una consuetudine purtroppo generalizzata.