Due opere splendidamente costruite: il Quintetto per archi e pianoforte in la maggiore D.667 “La trota” di Schubert ed il Sestetto per archi e pianoforte in re maggiore op. 110 di Felix Mendelssohn-Bartholdy ed una scelta davvero felice quella di accostarle in uno stesso concerto. L’altra sera, in Vallisa a Bari, l’Accademia dei Cameristi le ha infatti proposte entrambe in una doppia lettura di vibrante e appassionata bellezza grazie a sei musicisti di calibro tecnico ed espressivo indiscutibili, quali Daniele Orlando (violino), Giuseppe Russo Rossi (viola), Daniel Palmizio (viola), Fernando Caida Greco (violoncello), Paolo Di Camillo (contrabbasso) e il pianista Giacomo Fuga, quest’ultimo già ospite con brillanti esiti negli ultimi anni della benemerita associazione barese. Successo di pubblico calorosissimo e bis di rito. Da non perdere i prossimi due concerti dell'Accademia, presieduta dalla coraggiosa e battagliera professoressa Mariarita Alfino, il 5 e 6 aprile (sempre in Vallisa) con protagonisti Nicola Fiorino, Elisabetta Mangiullo, Serena Soccoia, Gaetano Simone e Viviana Velardi. Anche quest'anno la suddetta stagione musicale si conferma tra le punte di diamante della Puglia culturalmente più intraprendente e vicina ai giovani talenti artistici.
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