lunedì 21 febbraio 2011

Lo sapevate che il Parsifal di Wagner è una "prelibatezza per pederasti e omosessuali"? Parola di Oskar Panizza


“Wagneriana”, edito dalla Spirali di Milano è un volume dove Giovanni Chiarini ha raccolto alcuni scritti di Oskar Panizza, noto medico psichiatra di educazione ugonotta vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento che, sulla scia degli impietosi scritti polemici di Nietzsche, analizzano, nella nota maniera satirica e goliardica di Panizza, l'opera di Richard Wagner.
Eccone un esempio:
“Durante la ripetizione occasionale di queste o quelle centinaia di battute dell'opera wagneriana eseguite al pianoforte o in sale da concerto, si evidenziarono in alcuni uditori presenti, specialmente signore, espressioni solenni, volti tesi, occhi lucidi, rigidità delle membra. [...] I medici furono presto concordi nel diagnosticare di essere in presenza di una nuova malattia, di un'atrofia costituzionale della percezione uditiva, e ciò causava un'atavica regressione allo stadio animalesco". (da "Grandi sospiri da Bayreuth").
Un libro che il melomane wagneriano non può che leggere tutto d’un fiato, cercando di aprire, o meglio, liberare completamente la sua mente a fronte delle numerose “provocazioni” al limite della blasfemia (si può scrivere, argomentando in modo alquanto arbitrario ma convincente, che il capolavoro del Nostro, Parsifal, sia un'opera omosessuale per pederasti?) del dottor Panizza. Più interessante del puro contenuto,talora discutibile, mi pare lo spaccato di un’epoca e la tagliente prosa offerti in questo comunque lodevole recupero dei testi dello psichiatra-scrittore tedesco.

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