lunedì 23 maggio 2011
Il pianista Emanuele Arciuli e l'Orchestra della Provincia di Bari insieme in concerto al Teatro Petruzzelli
Sabato 28 maggio 2011 alle ore 21.00 l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari tornerà ad esibirsi nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli con un singolare concerto per pianoforte e orchestra,”Deus ex machina: musical words of trains” del notissimo compositore americano Michael Daugherty, interpretato dal maestro Emanuele Arciuli e diretto dal maestro statunitense David Gier. (I biglietti sono disponibili al botteghino del teatro Petruzzelli al costo di 10 euro. Info: 080.5412302).
Sarà la giusta occasione per celebrare nel Teatro Petruzzelli di Bari l'affermato pianista barese, incoronato dalla critica musicale italiana quale solista assoluto dell’anno 2010, con l’ambìto e prestigioso Premio Abbiati (una sorta di Oscar della Musica in Italia che esiste esattamente da 30 anni), accompagnato dall’Orchestra Provinciale di Bari che torna a suonare al Petruzzelli dopo più di un anno, in un evento di significativo spessore culturale per l’intera Puglia. Intanto, va detto, che Arciuli riceverà il prestigioso premio, insieme agli altri vincitori, mercoledì 25 maggio, alle 17.30, presso la Villa Reale di Milano, in via Palestro.
“Un evento di alto profilo artistico e culturale – sostiene il presidente Schittulli – che premia e valorizza l’ Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e il talento del M° Arciuli, figlio della nostra terra.”
“Un grande teatro, dunque, una grande Orchestra e un grande Maestro. – afferma l’assessore alla Cultura della Provincia di Bari, Nuccio Altieri – Un’occasione importante in cui sarà anche presentato al pubblico il prossimo Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica di Bari, dal momento che i lavori di selezione della commissione si concluderanno proprio la prossima settimana”.
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Veramente torna a suonare al Petruzzelli da meno di un anno: l'ultima volta è stata il 26 luglio 2010. Il concerto comunque è fantastico, Se c'è un compositore contemporaneo capace di dire qualcosa di nuovo e allo stesso tempo di entusiasmare tutti i gusti (dal classico al moderno e oltre) con musica significativa e del tutto appetibile, quello è Michael Daugherty. Il suo concerto per pianoforte e orchestra, del 2007, è una delle sue pagine più belle e riuscite. È un'occasione per ascoltare della grande musica contemporanea, un appuntamento a cui non si può mancare. (nota personale: altro che Vacchi!).
RispondiEliminaGrazie della precisazione sull'orchestra...Su Vacchi si può dire quel che si vuole, ma è un compositore molto apprezzato e invitato anche all'estero. Peccato che l'esterofilia ( a Bari è una vera malattia...) e la vigliaccheria (o anonimato) siano due vizietti assai diffusi tra i "Baresi". Evviva i Critici Musicali che almeno hanno gli attributi per esprimere liberamente le loro idee. e non sono tanti...Buona giornata signor "Moludd"!
RispondiEliminaNon ho fatto nessuna questione di nazionalità. Mi sembra molto più assurda la questione sui "baresi". Il parere personale l'ho aggiunto per far invogliare coloro a cui l'opera di Vacchi non è piaciuta (tutti o quasi?) a sentire una bella composizione contemporanea (di appena 4 anni prima). Nessuna esterofilia, ma musicofilia, mettendo a confronto quelle due composizioni nello specifico. Io stesso suono e ho suonato belle composizioni contemporanee italiane, e l'intento del mio messaggio era un invito a conoscere e diffondere la musica contemporanea BELLA, per fare in modo che si finisca di pensare che la musica colta oggi sia solo per pochi, sia troppo intellettualista, difficile, avanguardistica e semplicemente inascoltabile. Al posto di criticare un nick, che su internet penso sia lecito, o continuare a sostenere un compositore che tutti sappiamo sia un incompetente produttore di musica brutta (diciamolo perché lo pensiamo e bisogna vedere QUALI critici ascoltare e in quali situazioni), e invece di trattarmi come un "troll", poteva anche rinforzare quel che voleva essere un costruttivo incoraggiamento per la musica di domani; dal momento in cui il bello di questo blog è proprio lo spirito di diffusione culturale.
RispondiEliminaNicola Porti.
Giù le mani da Romanellen...la sua desinenza finale delinea, più di ogni altra cosa, la assoluta competenza dello stesso attorno al mondo delle sette note germaniche e ciò lo pone (ed antepone) a molti altri "tromboni sfiatati", i quali si autoproclamano "critici", ponendosi il lauro in testa, a mo' di Bonaparte e che provano ad alitare vita nelle loro stanche righe, siano esse di critica o di giubilo.
RispondiEliminaCalimero bianco