Titolo simbolico del teatro d'opera tardo romantico russo, dopo 25 anni (ma nel 1987 era la compagnia del Malyi di Leningrado in tournée al Politeama, ed è necessario tornare indietro fino al 1964 per l'ultima volta al Massimo con i complessi locali), torna a Palermo l'imponente “Boris Godunov” di Modest Musorgskij
(23-30 marzo), affresco corale di forte impatto scenico e rilevante impegno produttivo, che potrà vantare un protagonista assoluto della scena lirica internazionale come Ferruccio Furlanetto, in un ruolo al quale è molto legato e che ha anche interpretato nel tempio della musica russa, il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Lo sfarzoso nuovo allestimento (realizzato in coproduzione con il Teatro Municipal de Santiago del Cile) è firmato da un artista ormai caro al pubblico palermitano e apprezzato per la sontuosità e l'eleganza dei suoi lavori, il regista scenografo e costumista Hugo de Ana, già autore di due recenti apprezzati spettacoli inaugurali (“Lohengrin” e “Senso”).
Alla guida dei complessi della Fondazione, una bacchetta di esperienza come George Pehlivanian.
“Boris Godunov” – opera dalla storia compositiva assai complessa, presente in più versioni molto differenti tra loro – sarà messa in scena nell'edizione musicale approntata da Pavel Lamm, la seconda versione del 1872 preparata dallo stesso Musorgskij, con i due quadri del cosiddetto"atto polacco", la soppressione della scena VI di San Basilio della precedente versione originale (quella rifiutata dalla commissione dei Teatri Imperiali), e la scena finale della foresta di Kromij. Foschi complotti e ribellioni sono le componenti fondamentali del capolavoro di Musorgskij, il cui soggetto è basato su un dramma di Pushkin: nella Russia d’inizio Seicento, piombata nel pieno caos dopo l’assassinio dell’erede al trono, si narrano le vicende tormentate e i dissidi di Boris, lo zar illegittimo che muore straziato dai rimorsi e dalla sua stessa brama di potere; il grande monologo conclusivo di Boris è uno dei capolavori assoluti della storia musicale.
Costo dei biglietti: da euro 15 a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a domenica ore 10 - 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17). Teatro Massimo – piazza Verdi 1 – 90138 Palermo.
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