Il maestro Ettore Scola, presidente del Bif&st, consegnerà stasera al Petruzzelli il Premio Fellini 8 1/2 al regista iraniano Abbas Kiarostami, domani protagonista della lezione di cinema al Galleria.
Domani invece la consueta conferenza stampa al palazzo Ex Poste avrà per protagonisti il regista John Madden per "The best exotic Marigold hotel" - in programma domani sera in anteprima al Petruzzelli - e Gianluca e Massimiliano De Serio per il film "Sette Opere di Misericordia".
Tra gli appuntamenti di domani la proiezione del documentario "Cuba ai tempi di Obama" di Gianni Minà e quella del film vincitore dell'Orso d'oro a Berlino "Cesare deve morire", cui si riferisce la foto ai piedi dell' articolo, di Paolo e Vittorio Taviani (presente in sala Paolo).
Riportiamo, qui di seguito, anche in questo caso, le motivazioni del Premio Fellini 8 1/2 al grande Maestro iraniano:
"Il Premio Fellini 8½ è attribuito questa sera ad un grande regista,
fotografo, pittore e - come Tonino Guerra cui il Bif&st 2012 è dedicato
- anche ad un poeta sublime e profondo:ABBAS KIAROSTAMI.
Il cinema di questo grande autore iraniano è una suadente elegia
della vita, basata su un elogio della lentezza e una fissità dello
sguardo che va al cuore dei misteri dell’esistenza e della fragilità della
bellezza.
E’ un viaggio affascinante quello che Kiarostami ci ha proposto in
questi anni attraverso film come Sotto gli ulivi, Il sapore della ciliegia, Il
vento ci porterà via (vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes)
e come Copia conforme che sarà proiettato domattina al Galleria
prima della sua attesissima Lezione di Cinema.
Un percorso esistenziale alla scoperta dell’umanità in cui la visione di
questo grande autore si sublima in uno stupore malinconico dinanzi
alla sorpresa della semplicità di una vita vulnerabile, ma non per
questo priva di energia, dignità e significato.
Abbas Kiarostami riceve il Premio Fellini 8½ anche come amante
del miglior cinema italiano e della sua storia che egli a suo modo
reinterpreta e del quale è, per certi versi, perfino l’erede, in particolare
del cinema del neorealismo sospeso, come il suo, tra il racconto
della realtà e la poesia della semplicità, tra il sogno e una silenziosa
quotidianità che segue il ritmo di una vita pur sempre leggera nella sua
misteriosa complessità".
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