L’etichetta discografica Digressione Music, diretta da Girolamo Samarelli, pubblica un nuovo disco, frutto di un progetto di ricerca storica e musicale, realizzato da Fiorella Sassanelli presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, sul pianista francese di origini italiane Raoul Pugno (1852-1914), erede della lezione di Chopin e suo grande interprete.
Provenienti da percorsi distinti per formazione e impegno professionale, il mezzosoprano Tiziana Portoghese e la pianista Fiorella Sassanelli, si sono incontrate grazie al comune interesse per il repertorio francese fin de siècle. Questo è il loro primo disco insieme.
Dal debutto tardivo, a 41 anni, il 24 dicembre 1893 e sino al 2 gennaio 1914, quando morì a Mosca in tournée, il pianista Raoul Pugno girò il mondo da solo e in duo con il violinista Eugène Ysaye, e “pleyelait”, come scrivevano i giornali francesi di fine Ottocento ispirandosi al piano Pleyel, un repertorio concentrato sui grandi romantici. A testimoniare quella straordinaria attività, esistono pochi rulli Welte-Mignon noti agli appassionati delle registrazioni storiche e riversati in disco dopo successive masterizzazioni.
Ignota a tutti è invece la produzione di Raoul Pugno, nonostante questi non lasciò mai la composizione, esercizio artistico che per un ventennio assicurò la sopravvivenza sua e dei suoi cari: un ventennio (1871-1893) di esilio artistico durante il quale Pugno pagò duramente l’impegno a favore della Comune parigina. Il suo catalogo di lavori strumentali e vocali, anche teatrali, misconosciuto dopo la sua morte, valorizza l’uomo e l’artista, “un pianista di genio, e intanto un musicista erudito, colto, esperto d’orchestrazione, un fervente letterato, e un conoscitore innamorato di tutte le arti”, come scrisse il musicologo e amico Camille Mauclair.
Questo disco offre la possibilità di ascoltare, per la prima volta, a oltre un secolo dal debutto parigino, due cicli di melodie per voce e pianoforte di Pugno, Cloches du souvenir (1908) e Amours brèves (1899), entrambi su versi del poeta simbolista belga Maurice Vaucaire. Le due raccolte sono l’espressione di una profonda sensibilità letteraria e insieme di una scrittura pianistica che, pur salottiera, non riesce a diventare mai banale. Nel 1910 in collaborazione con un’allora giovanissima Nadia Boulanger, la cui importante carriera il pianista contribuì a promuovere, Pugno scrisse il ciclo di melodie Les Heures claires su otto liriche di Emile Verhaeren, anche lui belga e simbolista, spesso ospite del pianista nella sua casa di campagna a Gargenville. Ancora oggi nessuno può dire esattamente quale fu la natura del rapporto tra il maturo pianista e la giovanissima Nadia Boulanger, ma è evidente come queste composizioni fermino il tempo su un puro momento d’estasi.
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