L'orchestra
Sinfonica della Provincia di Bari diretta da Angelo Cavallaro, suo attuale
direttore artistico, ha voluto festeggiare il bicentenario verdiano con un bel
concerto monotematico sul grande compositore di Busseto, avvalendosi della
partecipazione di un celebre soprano greco, Dimitra Theodossiou che ha
guadagnato negli ultimi dieci anni l'apprezzamento incondizionato di pubblico e
critica. Chi scrive ha assistito alla replica del concerto allo Showville,
tenutasi nella Basilica di San Nicola. Pubblico numerosissimo ed entusiasta per
la superba esibizione della Theodossiou, che ha calcato la scena della Basilica
come si trattasse di un palcoscenico
teatrale, staccandosi spesso dall'altare e percorrendo la navata centrale: una
sacerdotessa della Lirica. Tra le arie
che ella ha cantato, inframmezzate dall'esecuzione di alcuni preludi da opere
verdiane, la dolente "Canzone del salice" e la sublime "Ave Maria" dall' Otello,
"D'amor sull'ali rosee" da il Trovatore, "Morro, ma prima in
grazia" dal Rigoletto e "Ben io t'invenni...Salgo già" dal
Nabucco. Tutte esecuzioni di eccellente spessore interpretativo, che hanno emozionato
e commosso il migliaio di spettatori intervenuti.
A gran voce, è stato richiesto un bis, che è arrivato con l'Ave Maria verdiana. Dispiace solo che una cantante di questo livello debba "accontentarsi" di cantare qui a Bari in Basilica (non per la stupefacente bellezza del luogo, ma per l'acustica notoriamente infelice) e non al Petruzzelli, dove il concerto avrebbe meritato di essere allestito, perdurando la chiusura dell'Auditorium "Nino Rota", per i noti lavori che avrebbero però già dovuto concludersi da tempo. Angelo Cavallaro e l'Orchestra della Provincia di Bari hanno accompagnato con vibrante e appassionata partecipazione l'esibizione del soprano greco, in uno dei migliori concerti lirico-sinfonici che abbiamo ascoltato in questi ultimi anni a Bari.
A gran voce, è stato richiesto un bis, che è arrivato con l'Ave Maria verdiana. Dispiace solo che una cantante di questo livello debba "accontentarsi" di cantare qui a Bari in Basilica (non per la stupefacente bellezza del luogo, ma per l'acustica notoriamente infelice) e non al Petruzzelli, dove il concerto avrebbe meritato di essere allestito, perdurando la chiusura dell'Auditorium "Nino Rota", per i noti lavori che avrebbero però già dovuto concludersi da tempo. Angelo Cavallaro e l'Orchestra della Provincia di Bari hanno accompagnato con vibrante e appassionata partecipazione l'esibizione del soprano greco, in uno dei migliori concerti lirico-sinfonici che abbiamo ascoltato in questi ultimi anni a Bari.
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