martedì 30 aprile 2013
I due Trii elegiaci di Sergej Rachmaninov: esecuzioni pregevoli con l'Accademia dei Cameristi
Di Sergej Rachmaninov si conoscono certamente i bellissimi quattro concerti per pianoforte e orchestra, che devono non poco la loro celebrità alla visibilità cinematografica, la mirabile, e spesso dalla tecnica trascendentale, musica per pianoforte solo, ma anche le sue tre sinfonie, in particolare la "Seconda", capolavoro assoluto della sua produzione strumentale.
Della produzione cameristica i due trii elegiaci giovanili pur costituendo un passaggio significativo della sua formazione di compositore, non ci sembrano ancora pagine consapevoli e peculiari di un linguaggio personale ancora "in fieri" e di là da venire. E nonostante tutto, le due esecuzioni offerte ieri in Vallisa a Bari da tre autentici fuoriclasse (la giovane ma già affermata violinista Francesca Dego, il violoncellista napoletano Jacopo Di Tonno e la straordinaria Laura De Fusco al pianoforte) per la stagione dell'Accademia dei Cameristi, sono state pregevoli, godibili ed al contempo appassionanti e coivolgenti. Bis di rito con il movimento lento del Trio op. 49 di Mendelssohn.
Dispiace dover sottolineare ancora una volta la presenza di pubblico inferiore alle attese, nonostante la sicura bontà del concerto e degli interpreti. Il costo del biglietto, tra l'altro, non è assolutamente proibitivo e vale il costo di una pizza.
Ci chiediamo allora perchè esista a Bari un Conservatorio con centinaia di docenti e allievi, potenziali ascoltatori di serate del genere, se queste poi vengono sistematicamente disertate dai più?
Studiare bene uno strumento, si sa, non è possibile, senza l'ulteriore arricchimento dell'ascolto, soprattutto quando hai opportunità così ghiotte e imperdibili. Ieri sera avremmo voluto vedere la Vallisa stracolma di ragazzi (anche in piedi), ma questo purtroppo non è accaduto.
La foto dei tre interpreti è di Giorgio Cavaglieri
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Maestro, mi chiedo angosciato....ma ci sarà, a questo punto, una nuova stagione dei Cameristi o è davvero l'ultimo anno?
RispondiEliminaLo chieda a chi sa.
RispondiEliminaFinchè la Regione Puglia avrà la bontà di sostenerla non ci dovrebbero essere problemi. Chiusi i rubinetti di quelle preziose ed irrinunciabili risorse, sarà purtroppo arduo che sopravviva.