sabato 6 aprile 2013
Il Don Chisciotte del prestigioso Balletto del Mariinskij di San Pietroburgo incanta il pubblico barese
Grande successo in questi giorni per l'esibizione del corpo di ballo del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, che mette in scena al Petruzzelli il Don Chisciotte di Ludwig Minkus, su libretto di Marius Petipa e coreografie di Aleksandr Gorskij.
Si tratta di un allestimento integralmente importato dalla Fondazione lirico-sinfonica barese, che contribuisce però allo spettacolo con la sua orchestra. E non è poco...Anzi! Il corpo di ballo del Mariinskij ha una straordinaria e prestigosa tradizione. Balletti come La bella addormentata, Lo schiaccianoci, il Lago dei Cigni e il Don Chisciotte per l'appunto, sono da decenni in repertorio. Certo, mentre la musica dei tre balletti ciakovskiani citati potrebbe vivere di luce propria, e spesso le suites da loro tratte sono eseguite abitualmente nelle sale da concerto, non si può dire altrettanto dell'oggettivo valore della musica che Minkus costruì a suo tempo per le splendide corografie di Petipa, riprese per la prima volta da Gorskij al Bolshoj di Mosca nel 1900. Musica, in verità, d'occasione per non dire di buon livello artigianale, funzionale dunque al balletto in sè, ma che non starebbe certo in piedi da sola.
Ecco perchè il pubblico può concentrarsi sulla danza. Il corpo di ballo del Mariinskij è di straordinario livello: dal primo all'ultimo ballerino notiamo una precisione, una coesione collettiva, un'amalgama davvero unici. L'età media è intorno ai venti, venticinque anni, la severissima disciplina di questo gruppo è proverbiale. A Bari a ben dirigere l'orchestra del Petruzzelli (in ottima forma) c'era Boris Gruzin, un direttore russo di esperienza nei teatri d'opera che ha frequentato nella sua già lunga carriera. Bravissimi tutti i ballerini, spettacolo classico, tradizionale, scintillante nei costumi. Pubblico barese incantato, che ha tributato applausi a scena aperta a tutti gli artisti. Si replica ancora oggi pomeriggio (alle 17.00) e domani con due spettacoli nello spazio di poche ore (15.30 e 21.00). Da non perdere.
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