Concerto
raffinato e godibilissimo, quello presentato venerdì scorso dal mitico Gabriele
Mirabassi insieme, per la prima volta, al nostro chitarrista Mimmo del Giudice.
A Mirarte le cose, va detto, si fanno per bene. A Santa Teresa dei Maschi,
infatti, c'era davvero il pubblico delle grandi occasioni, un sold out annunciato da
tempo.
Il programma
della serata è tutto dedicato alla musica brasiliana ed argentina: Guinga,
Bellafronte e Piazzolla. Ingredienti soffusi, eleganza dolce e riservata nella
musica di Guinga, che pare degna erede di quella di Villa Lobos, così nostalgica e
ritmicamente trascinante. Mirabassi suona splendidamente, incurvando il suono
del suo meraviglioso clarinetto in sorprendenti ed uniche sonorità, Del Giudice lo accompagna con
classe innata e cristallina, chiarissimo nel fraseggio, e raro nel tocco.
Lo
stesso Mirabassi, si sorprende, e gli dice pubblicamente: "Suoni così bene,
che sembri nato nelle favelas!". Complimento tutto meritato, per un concerto preparato in appena due giorni, soprattutto
nella Suite n. 1 di Bellafronte così sognante e delicata. Il concerto si
concludeva con lo straordinario virtuosismo di Piazzolla, nella celebre Histoire du Tango,
in cui lo spessore espressivo e virtuosistico di Mirabassi raggiungeva il top: sul clarinetto i
passaggi "pensati" per il bandoneon acquisivano estrema dolcezza nostalgica e
la chitarra di Del Giudice era sempre pronta a ribattere colpo su colpo le
immaginifiche sonorità del clarinetto.
Concerto volato come in un soffio. I due
bis finali hanno, infine, conferito alla memorabile serata un tocco di grande
magia; anche l'amplificazione, va detto, leggera ma efficace, ha quasi eliminato il fastidioso riverbero
che la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi "regala" purtroppo ad ogni concerto acustico. Nei
prossimi giorni, Del Giudice e Mirabassi saranno ancora insieme, protagonisti
di una lunga, sicuramente vibrante, tournèe italiana.
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