sabato 5 luglio 2014

Concerto polifonico e balletto: le due facce della Fondazione Petruzzelli.


Una due giorni raffinata ed originale, quella che ha portato alla Fondazione Petruzzelli, l'accostarsi di due generi diametralmente opposti come il concerto polifonico di musica sacra in Vallisa, tratto dalla stimolante rassegna "Voci e pensieri nelle chiese della città vecchia di Bari", ed il Balletto dell'Opera di Kiev, che insieme all'Orchestra del Petruzzelli, ben diretta da Mikola Diadura, si è cimentato in un doppio impegno, proponendo Carmen Suite di Bizet/Scedrin e Sheherazade di Rimski-Korsakov.

La prima serata, che si è tenuta giovedì scorso, ha visto l'impeccabile prova del Coro della Fondazione Petruzzelli, diretto da Franco Sebastiani in un programma di musiche rinascimentali, con il suggestivo "Tenebrae Factae Sunt" di Giovanni Spataro ed i due mirabili mottetti di Giovanni Pierluigi da Palestrina, "Super flumina Babilonis" e "Sicut cervus". esecuzioni godibilissime e trasparenti nella loro nitida linea polifonica. A seguire l'"Ave Maria" ed il "Pater Noster" di Verdi, nel lirismo sublime del loro canto, e L'Alleluia di Thompson, oltre ai due mottetti di Szokolay, vibranti di virtuosismo canoro. Ottima la direzione di Sebastiani, come anche chiara e puntuale, la disamina compiuta da Nicola Scardicchio, nel presentare questo concerto di musica sacra alla Vallisa, accompagnando lo spettatore nei complessi meandri delle partiture prese in esame.
Anche il balletto di ieri ha regalato non poche emozioni: la eccellente compagnia dell'Opera di Kiev si è esibita in due pagine celebri della letteratura ballettistica europea. Nella foto, potete apprezzare Sheherazade, dove una scena di grande effetto coloristico e smagliante ha reso evidenti ed esemplari le belle coreografie. Meno fascinosa, invece, la Carmen Suite, con una scena abbastanza spoglia e squadrata e qualche incertezza nella prova del Corpo di Ballo russo. Si replica stasera alle 20.30 e domani alle 17.

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