“Il suo suono possiede passione, slancio ed elettricità, ma anche un disarmante calore e una dolcezza che svelano improvvisamente gli aspetti più intimi del lirismo”. Con queste parole il «New York Times» ha descritto la violinista tedesca Isabelle Faust (nella foto), protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai che Rai5 trasmette giovedì 10 luglio alle 21.15. Dopo aver vinto giovanissima i concorsi “Leopold Mozart” e “Paganini”, è stata invitata a suonare con le compagini più prestigiose, dai Berliner Philharmoniker alla NHK Orchestra di Tokyo. Nella serata, registrata lo scorso marzo all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con il suo Stradivari “Bella addormentata” del 1704, propone il Concerto in re minore op. postuma per violino e orchestra di Robert Schumann, scritto in breve tempo nell’autunno del 1853, durante l’ultima fase creativa del compositore.
Sul podio il Direttore principale dell’Orchestra Rai Juraj Valčuha, che in apertura di concerto propone Coriolano, ouverture in do minore op. 62 di Ludwig van Beethoven. Nella seconda parte invece, è in programma il Concerto per orchestra del compositore polacco Witold Lutosławski, di cui nel 2013 si sono festeggiati i cent’anni dalla nascita, e di cui quest’anno ricorrono i vent’anni dalla morte. Il brano, scritto tra il 1950 e il 1954 su richiesta del Direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Varsavia Witold Rowicki, nonostante il titolo di matrice settecentesca “non ha nulla a che vedere con il concerto grosso barocco, benché vi abbia utilizzato titoli e forme che si trovano parzialmente nella musica barocca. Perché con quelle forme mi sono preso alcune libertà”, come dice lo stesso compositore.
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