Il Concerto
sinfonico di Palazzo Ducale, domani 29 luglio, ore 21.00, propone un
programma emblematico rispetto al “cambio di pelle” imposto dal passare del
tempo, dopo quaranta edizioni di Festival. A dirigerlo il giovane direttore
israeliano Omer Meir Wellber (nella foto), chiamato a condividere l’impegno del
Festival nell'aprirsi a nuove frontiere musicali. Raro e ricercato il programma
del concerto. Ad un certo punto della sua carriera da interprete di Bach,
Mozart e Beethoven, Friedrich Gulda (1930-2000) scompose le norme del mondo concertistico
classico con la sua passione per il jazz, il linguaggio e gli strumenti del
rock piazzati al centro di un tradizionale Concerto per violoncello, che sarà proposto domani sera, solista
Georgi Anichenko.
Anche Get whitey di Frank
Zappa è sul filo della frontiera tra "classico" e
"rock"; nel 1992 il Festival di Francoforte invitò Zappa e il
prestigioso Ensemble Modern si offrì di seguirlo. L’incontro, preceduto da
puntigliose prove nella casa-studio di Zappa a Los Angeles, si tradusse in
cinque concerti, tre a Francoforte e due a Vienna. Per quelle occasioni, Zappa
compose una serie di nuovi brani, Get
whitey, era uno degli inediti e doveva il titolo al fatto che nella prima
stesura lo spartito prevedeva che fossero suonate solo le note bianche.
Strada facendo il brano prese altri
colori ma il titolo rimase lo stesso. E’
uno dei temi più delicati mai scritti da Frank Zappa, un “simple piece” di
estrema complicazione; difficile non cogliervi il segno delle difficoltà negli
ultimi anni dell’autore e la voglia di sublimare dolori e fatiche nella
trasparenza della musica. Rimanda al genere della “contaminazione”, anche
una grande pagina sinfonica di Piotr Ilijc Caikovskji, la Sinfonia
Manfred, che sarà eseguita domani sera.
Nessun commento:
Posta un commento