"Dopo trent’anni di torpore, delle coscienze artistico-
musicali da parte delle passate amministrazioni cittadine, l’insediamento del
Sindaco, Nicola Ottaviani,
ha dato una sferzata rigeneratrice ad una città caduta nell’oblio. Frosinone si
sta incamminando verso un nuovo percorso teatrale e musicale. Le ultime
stagioni sinfoniche risalgono, infatti, all’epoca del Maestro
Daniele Paris, “padre” del
Conservatorio “ Licinio Refice”, nonché musicista, pedagogo e compositore frusinate di alto lignaggio, importanti
le sue colonne sonore per documentari e
sceneggiati televisivi e ancor di più per la sua collaborazione con la grande
regista Liliana Cavani. Il 19 Febbraio sarà una data da ricordare negli annali
cittadini di Frosinone perché il Cine-Teatro
Comunale Nestor, grazie alle
sinergie del Comune, del
Conservatorio “Licinio Refice” , rappresentato dal suo Direttore M° Raffaele Ramunto, e dell’ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) riapre il
sipario ad una serie di otto importanti concerti e il compito
dell’inaugurazione è spettato ad un nome di fama internazionale, il pianista e
premio Oscar Luis Enriquez Bacalov, con il suo Tango & Dintorni per pianoforte solo.
E’ lo stesso Bacalov a ”raccontare” la sua serata, attraverso un excursus storico del tango dalle origini ai giorni nostri e ogni
fase temporale è rappresentata da varie forme di tango, iniziando da tre
contraddanze tipiche de l’Avana da cui il nome acquisito di Habanere. Nell’esecuzione di Bacalov non
poteva mancare un nome illustre del panorama musicale classico, Isaac
Albéniz (inizi ‘900) con il suo Tango, che in realtà è un’habanera,
continuando poi, sempre ,del periodo di inizio secolo, con il tango Rodriguez Pena del compositore argentino Vicente Greco, uno dei maggiori
rappresentanti della Guardia Vieja ed
amico del famoso cantante Carlos Gardel. I primi tanghi, nati a Buenos Aires e a
Montevideo, avevano una connotazione allegra, divertente, dal ritmo sincopato e al limite della
decenza in quanto espressione artistica
del popolo. Dai tanghi veloci e licenziosi si giunge al tango cantato che ha
forma più lenta e malinconica e qui Bacalov esegue le sue elaborazioni di Caminito e di El dia que me quieras entrambi di Carlos Gardel, sicuramente il più famoso cantante e compositore di tanghi
argentini. La prima parte della serata continua con Los ejes de mi carreta una milonga di Atahualpa Yupanqui, pseudonimo
di Héctor Roberto Chavero Aramburo, il
più importante rappresentante della musica folclorica argentina a cui seguono Ricercare Baires composta dallo stesso
Bacalov nell’intento di ricercare, appunto, le sensazioni e l’atmosfera delle
notti di Buenos Aires e l’humus profondo
dei personaggi che le vivono. Si prosegue con un omaggio ad Astor Piazzolla,
spartiacque tra due epoche del tango, quello tradizionale e quello moderno di
cui il grande compositore e bandoneonista, fu illustre rappresentante, nonché
innovatore coraggioso per aver introdotto nelle sue composizioni strumenti
avulsi dalla tradizione, come l'organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso
elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica, aprendo così la
strada a tutte quelle formazioni che hanno adattato, anche attraverso
l’elettronica, il tango ai nostri giorni ; proprio in suo onore Bacalov ha
eseguito la sua creazione Astoriango. Dopo
un breve intervallo, l’instancabile pianista prosegue con la narrazione e con la musica della colonna sonora di Indagine su un
cittadino al di sopra di ogni sospetto di Ennio Morricone, altro illustre
ciociaro, ma romano di nascita, il quale proprio per Bacalov ne fece la
versione pianistica inserita nel programma della serata per le sue “sonorità
tanghistiche”. Ancora colonne sonore di Bacalov con Assassination tango film di e con Robert Duval ed immancabile il tango di
Francisco Canaro del film Il
Postino. Un pubblico in religioso silenzio ha assistito a questa liturgia
laica che si è conclusa con Invierno
porteno ( Inverno di Buenos Aires) una delle quattro stagioni composte da
Piazzolla e con l'ormai classico Libertango
eseguiti in uno scintillio di variazioni. Bis immancabili, scelti dallo
stesso premio Oscar, El choclo di
Angel G. Villoldo e il tema principale de Il
Postino.
L’ovazione del pubblico, tra cui presenti il Prefetto
Dott.ssa Emilia Zarrilli, il Questore Dott. Filippo Santarelli, il Sindaco Nicola Ottaviani, il Direttore del Conservatorio M° Raffaele Ramunto oltre alle
autorità militari, ha siglato la nascita di una nuova era per la cultura del
capoluogo ciociaro."
Elena Dandini
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