venerdì 20 febbraio 2015

"Con Luis Bacalov Frosinone riapre dopo molti anni alla grande musica" di Elena Dandini


"Dopo trent’anni di torpore, delle coscienze artistico- musicali da parte delle passate amministrazioni cittadine, l’insediamento del Sindaco, Nicola Ottaviani, ha dato una sferzata rigeneratrice ad una città caduta nell’oblio. Frosinone si sta incamminando verso un nuovo percorso teatrale e musicale. Le ultime stagioni sinfoniche risalgono, infatti,  all’epoca del  Maestro  Daniele Paris, “padre” del Conservatorio “ Licinio Refice”, nonché musicista, pedagogo  e compositore frusinate di alto lignaggio, importanti  le sue colonne sonore per documentari e sceneggiati televisivi e ancor di più per la sua collaborazione con la grande regista Liliana Cavani. Il 19 Febbraio sarà una data da ricordare negli annali cittadini di Frosinone perché il Cine-Teatro Comunale Nestor, grazie alle sinergie del Comune, del Conservatorio “Licinio Refice” , rappresentato dal suo Direttore Raffaele Ramunto,  e dell’ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) riapre il sipario ad una serie di otto importanti concerti e il compito dell’inaugurazione è spettato ad un nome di fama internazionale, il pianista e premio Oscar Luis Enriquez Bacalov,  con il  suo Tango & Dintorni per pianoforte solo.


E’ lo stesso Bacalov a ”raccontare” la sua serata,  attraverso un excursus storico del tango dalle origini ai giorni nostri e ogni fase temporale è rappresentata da varie forme di tango, iniziando da tre contraddanze tipiche de l’Avana da cui il nome acquisito di Habanere. Nell’esecuzione di Bacalov non poteva mancare un nome illustre del panorama musicale classico, Isaac Albéniz  (inizi ‘900) con il suo Tango, che in realtà è un’habanera, continuando poi, sempre ,del periodo di inizio secolo, con il tango Rodriguez Pena del compositore argentino Vicente Greco, uno dei maggiori rappresentanti della Guardia Vieja ed amico del famoso cantante Carlos Gardel.  I primi tanghi, nati a Buenos Aires e a Montevideo, avevano una connotazione allegra, divertente,  dal ritmo sincopato e al limite della decenza  in quanto espressione artistica del popolo. Dai tanghi veloci e licenziosi si giunge al tango cantato che ha forma più lenta e malinconica e qui Bacalov esegue le sue elaborazioni di Caminito e di El dia que me quieras entrambi di Carlos Gardel, sicuramente  il più famoso cantante e compositore di tanghi argentini. La prima parte della serata continua con Los ejes de mi carreta una milonga di Atahualpa Yupanqui, pseudonimo di Héctor Roberto Chavero Aramburo,  il più importante rappresentante della musica folclorica argentina a cui seguono Ricercare Baires composta dallo stesso Bacalov nell’intento di ricercare, appunto, le sensazioni e l’atmosfera delle notti  di Buenos Aires e l’humus profondo dei personaggi che le vivono. Si prosegue con un omaggio ad Astor Piazzolla, spartiacque tra due epoche del tango, quello tradizionale e quello moderno di cui il grande compositore e bandoneonista, fu illustre rappresentante, nonché innovatore coraggioso per aver introdotto nelle sue composizioni strumenti avulsi dalla tradizione, come l'organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica, aprendo così la strada a tutte quelle formazioni che hanno adattato, anche attraverso l’elettronica, il tango ai nostri giorni ; proprio in suo onore Bacalov ha eseguito la sua creazione Astoriango. Dopo un breve intervallo, l’instancabile pianista prosegue con la narrazione e con  la musica della colonna sonora di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Ennio Morricone, altro illustre ciociaro, ma romano di nascita, il quale proprio per Bacalov ne fece la versione pianistica inserita nel programma della serata per le sue “sonorità tanghistiche”. Ancora colonne sonore di Bacalov con Assassination tango film di e con Robert Duval ed immancabile il tango di  Francisco Canaro del film Il Postino. Un pubblico in religioso silenzio ha assistito a questa liturgia laica che si è conclusa con Invierno porteno ( Inverno di Buenos Aires) una delle quattro stagioni composte da Piazzolla e con l'ormai classico Libertango eseguiti in uno scintillio di variazioni. Bis immancabili, scelti dallo stesso premio Oscar, El choclo di Angel G. Villoldo e il tema principale de Il Postino.
L’ovazione del pubblico, tra cui presenti il Prefetto Dott.ssa Emilia Zarrilli, il Questore Dott. Filippo Santarelli, il Sindaco Nicola Ottaviani, il Direttore del Conservatorio M° Raffaele Ramunto oltre alle autorità militari, ha siglato la nascita di una nuova era per la cultura del capoluogo ciociaro."

                                                                                                                          Elena Dandini

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