Satyricon da Petronio, nuova produzione scritta diretta e interpretata da Massimo Verdastro (nella foto), debutta giovedì 12 ottobre a Mola di Bari con repliche sino al 5 novembre. È lo spettacolo che segna l’avvio dell’attività della Compagnia Diaghilev per la Stagione 2017-2018 sul doppio fronte del Teatro van Westerhout di Mola e l’Auditorium Vallisa di Bari con il sostegno del Ministero ai Beni Culturali, Regione Puglia, Comune di Bari e Comune di Mola di Bari.
In programma 42 titoli per complessive 160 recite (tra serali e matinée per le scuole) con grandi nomi del teatro italiano: Roberto Herlitzka, Lina Sastri, Moni Ovadia, Lello Arena, Virginio Gazzolo, Marina Confalone, I Virtuosi di San Martino, Nicola Pistoia, Paolo Triestino, Giuseppe Marini, Giuseppe Sollazzo, Spiro Scimone, Francesco Sframeli e Damiano Nirchio oltre agli attori della Compagnia Diaghilev guidati da Paolo Panaro e altre importanti realtà pugliesi come Granteatrino Casa di Pulcinella, Teatro dei Borgia,Astragali Teatro, Teatro delle Forche e Terrammare Teatro.
Si parte, dunque, a Mola con Satyricon, progetto che vede coinvolte le stesse forze creative che hanno determinato il successo della Dodicesima notte lo scorso anno. Opera-mondo che racchiude tutta l’esperienza umana e ritratto di un’epoca inquieta che somiglia sorprendentemente alla nostra, Satyricon vede in scena, oltre a Massimo Verdastro, Paolo Panaro, Elisabetta Aloia, Antonella Carone, Marco Cusani, Francesco Lamacchia, Loris Leoci e Giulia Sangiorgio, con le scene e i costumi firmati da Tommaso Lagattolla, le luci daMarcello D’Agostino e le musiche da Marco Ortolani.
Dopo Satyricon, a Mola arriveranno I Virtuosi di San Martino (26 novembre) conTotò, che tragedia, Lina Sastri con Appunti di viaggio” (17 dicembre), Spiro Scimone eFrancesco Sframeli con Bar, spettacolo dalle atmosfere beckettiane diretto da Valerio Binasco(13 gennaio), Marina Confalone con Raccionepeccui di Giuseppe Bertolucci (3 febbraio),Lello Arena con Parenti Serpenti (9 febbraio) e Moni Ovadia con Cabaret Yiddish (23 febbraio). In programma anche la produzione Diaghilev Il giorno in cui ci siamo incontrati e non ci siamo riconosciuti in cui, diretti da Giuseppe Sollazzo, quindici attori danno vita al gioco scenico dell’esistenza senza l’uso delle parole (dall’1 al 18 marzo), Ben Hur, storia di ordinaria periferia (24 marzo) con Paolo Triestino, Nicola Pistoia ed Elisabetta De Vito, Le smanie per la villeggiatura di Goldoni per la regia di Paolo Panaro (dall’11 al 22 aprile) e,inoltre, il De vulgari eloquentia con Virginio Gazzolo, che curerà anche la regia di uno studio sull’ Odissea con gli attori e gli allievi del laboratorio della Diaghilev, la ripresa de Il pranzo di Babette di Francesco Niccolini con Paolo Panaro, Cabaret Sacco & Vanzetti di Michele Santeramo con Gianpiero Borgia e Valerio Tambone e altre proposte.
La rassegna Le direzioni del racconto, dedicata alla narrazione letteraria, partirà allaVallisa di Bari il 31 ottobre (repliche nei giorni successivi) con la più recente produzione della compagnia Diaghilev, In arte Moliére, per la regia di Paolo Panaro. Seguiranno la Lectura Dantis di Roberto Herlitzka (16 dicembre), Ulisseide con Virginio Gazzolo, altro signore del palcoscenico (7 dicembre), Serata Leopardi e i Canti Orfici di Dino Campana (1 e 2 dicembre) con Massimo Verdastro. La parola si farà impegno civile con Il caso Braibanti (5 novembre), spettacolo scritto da Massimiliano Palmese per la regia di Giuseppe Marini nel quale si racconta la vicenda dell’intellettuale omosessuale accusato di aver plagiato il giovane compagno in pieno fermento sessantottino. La pungente e divertita lingua di Erri De Luca è lo strumento scelto dal quartetto musicale Ánema e dall’attore Cosimo Damiano Damato per un’appassionante incursione nella vecchia e nuova canzone partenopea con Concerto Napolide(4 novembre), mentre ai più giovani è destinato lo spettacolo della Diaghilev Don Chisciotte(dal 22 novembre). In calendario, anche La Ianara con Elisabetta Aloia e il repertorio classico di letture sceniche di Paolo Panaro, La morte di Ivan Il’Ic di Tolstoj, La favola de Zoza di Basile, Gerusalemme liberata di Tasso, Orlando furioso di Ariosto e Il racconto di Enea di Virgilio.
Si rinnova la collaborazione con il Festival Time Zones per una tre giorni (7-8-9 novembre) di musica e poesia, dove i versi di Francesco Redi (Bacco in Toscana), di autori italiani dal Duecento al Cinquecento sino a Baudelaire (Les fleurs du mal) si intrecciano nella recitazione di Paolo Panaro con le differenti sonorità delle chitarre di Christian Lavernier, Paki Zennaro e Pietro Romano Matarrese.
È previsto un abbonamento per la programmazione del Teatro Van Westerhout e unaBonus Card che consentirà, a prezzi agevolati, di costruire un itinerario personalizzato, scegliendo tra la rassegna dell'Auditorium Vallisa di Bari e determinati spettacoli presentati a Mola. La Bonus Card potrà anche essere utilizzata come biglietto cumulativo per gruppi di spettatori.
Per informazioni tel. 3331260425.
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