lunedì 9 ottobre 2017

E' affidata al Direttore principale James Conlon l'inaugurazione della Stagione 2017-2018 dell'OSN della Rai con la Prima e la Terza Sinfonia di Brahms.


È naturalmente affidata al Direttore principale James Conlon (nella foto) l'inaugurazione della Stagione 2017-2018 dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che prende il via venerdì 20 ottobre alle ore 20 all'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino (turno blu). Il concerto è trasmesso in diretta da Rai Cultura sul suo canale Rai5, da Radio3 e in streaming nel circuito Euroradio. Il programma propone due capisaldi della letteratura sinfonica: la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68 e la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms. James Conlon nel corso della stagione completerà l'integrale delle sinfonie brahmsiane con un altro concerto, programmato il 18 e 19 aprile 2018, che propone le restanti sinfonie n. 2 e n. 4. L'ultima esecuzione integrale delle sinfonie di Brahms nell'ambito di un'unica stagione Rai risale al 2011-2012, quando furono proposte in quattro diversi concerti da Semyon Bychkov. Adesso è il Direttore principale James Conlon a cimentarsi con i quattro capolavori. Le sinfonie di Mozart, Beethoven e Brahms sono un banco di prova necessario e irrinunciabile per una grande orchestra – dice il direttore americano – Sono quindi particolarmente felice di presentare l'intero corpus di quattro numeri, e direi di quattro capolavori, creato da Johannes Brahms. Da qualche anno l'Orchestra della Rai non le affrontava 'a distanza ravvicinata', ed è bene non far passare troppo tempo senza suonarle tutte insieme. Il mini-ciclo di due serate che proponiamo in questa stagione è quindi una bella occasione sia per il pubblico, che potrà riscoprire queste somme pagine, sia per l'orchestra e per me, che ci confronteremo con quattro tra le più splendide 'cattedrali sinfoniche' costruite dall'uomo”. Nel 1876 l'attesa del mondo musicale per la prima sinfonia composta da Brahms era altissima: il genere, portato al suo vertice da Beethoven, era considerato una vera e propria sfida per un compositore. Chi si arrischiava a scrivere una sinfonia nella seconda metà del XIX Secolo lo sapeva bene, e nel caso di Brahms c'era anche il pesantissimo senso di responsabilità derivante dall'essere considerato il protettore della grande tradizione musicale beethoveniana contro le “insidie” di Wagner. La sua Prima Sinfonia fu comunque un successo, e gli fece guadagnare nuovi inaspettati sostenitori, tra i quali il direttore d'orchestra wagneriano Hans von Bülow che arrivò a dire “Finalmente abbiamo una decima sinfonia”, con palese riferimento al modello beethoveniano considerato quasi irraggiungibile. Sette anni dopo, nel 1883, all'apice del suo successo e della sua maturità creativa, Brahms affrontò per la terza volta il genere sinfonico, ottenendo una vera e propria consacrazione. Egli stesso si stupì del trionfo della sua Terza Sinfonia, alla quale, con la sua proverbiale ironia, attribuì un solo difetto: quello di essere divenuta subito “sfortunatamente troppo celebre”. Il concerto è replicato a Torino sabato 21 ottobre alle 20.30 (turno rosso). Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani under 35), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell'Auditorium Rai. Un'ora prima dell'inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it  www.osn.rai.it.

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