lunedì 9 ottobre 2017

Ha registrato il tutto esaurito il concerto dell'Orchestra Filarmonica Pugliese, sabato scorso nell'Auditorium del Museo Diocesano di Molfetta.


Ha registrato il tutto esaurito il concerto per solisti che si è tenuto nella serata di sabato 7 ottobre nell’Auditorium del Museo Diocesano di Molfetta
“Nonostante l’altisonanza dei nomi in locandina, non ci aspettavamo una così grande affluenza- ha esordito il direttore artistico della OFP, Giacomo Piepoli- ci scusiamo, ovviamente con quelle persone che hanno dovuto fare dietrofront all’ingresso per via del sold out di questa serata ma, d’altro canto, siamo lusingati da questa ampia partecipazione”. A esibirsi l’Orchestra Filarmonica Pugliese (nella foto), diretta dal suo  Maestro, Giovanni Minafra, assieme a tre ‘ospiti d’eccezione’: i solisti Francesco Defronzo, Giuseppe Carabellese e Giovanni Astorino.
“Si tratta di tre eccellenze pugliesi- ha continuato Piepoli che ha presentato la serata concertistica- due molfettesi e un ‘quasi- molfettese’ che girano il mondo e portano in alto il nome della nostra terra e che, stasera, in via del tutto eccezionale, si esibiscono per un evento a ingresso libero proprio qui a Molfetta”.
Ed è stato, appunto, Francesco Defronzo, clarinettista giovinazzese, ad aprire la serata musicale con il “ Concerto K 622 in La Maggiore per Clarinetto e Orchestra” di Mozart. Ad accompagnarlo in una performance accattivante e travolgente, questa volta, l’altissimo livello e la tecnica dell’Orchestra Filarmonica Pugliese.Non meno emozionante, l’esibizione degli altri due solisti in locandina: i violoncellisti Astorino e Carabellese. Palpabile, infatti, l’intesa fra i due professionisti, entrambi molfettesi. Una intesa non solo fatta di sguardi, ma anche di puro tecnicismo, virtuosismi musicali e profonda conoscenza dello strumento : laddove ‘entra in scena’ uno, esce l’altro senza lasciar spazio a sbavature o imprecisioni. Appassionante e coinvolgente Defronzo, sinergici e brillanti Astorino e Carabellese, la magia non avrebbe potuto compiersi senza la sublime prova della Orchestra Filarmonica Pugliese, una realtà musicale composta solo da professionisti della nostra regione. Primo fra tutti, un direttore di qualità,considerato tra i più interessanti talenti nella direzione d’orchestra del sud Italia che, da oltre quindici anni, si dedica alla direzione di importanti orchestre di fiati pugliesi, abruzzesi e campane. Giovanni Minafra è l’anima e l’ingegno della OFP, l’artista senza il quale alcune fra le più belle serate concertistiche, come quella di cui si è dato prova sabato scorso, non avrebbero avuto ragion d’essere.  Una serata per la quale è stato il presidente della Fondazione ‘Valente’, all’interno della cui rassegna “Luci e Suoni a Levante 2017” la serata era inserita, a trovare le giuste parole per definirla. Parafrasando Proust, Rocco Nanna ha parlato della musica come dell’unico esempio di comunicazione possibile laddove non ci fosse stata l’invenzione del linguaggio e della serata musicale di sabato come di un “esempio indiscusso di buona musica!”. Ora, non resta che attendere che la Filarmonica Pugliese comunichi le prossime date in programma,  (appuntamento già annunciato, ad esempio, è quello per il tradizionale ‘Gran Concerto di Capodanno’). L’imperativo è: vietato mancare!



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