Anton Nanut (nella foto) dirigerà domani, 15 marzo (alle 20.30) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari in un concerto dedicato a Ciaikovskij e Sibelius.
Nanut è certamente una delle personalità più importanti della scena culturale slovena e con la sua intensa attività di direttore d’orchestra, direttore artistico e docente ha dato un contributo fondamentale per lo sviluppo della vita musicale di questo Paese; domani, pertanto appuntamento da non perdere presso l’Auditorium della Guardia di Finanza di Bari, provvisoria sede dei concerti dell'I.C.O. barese, in attesa almeno dell'agognata ristrutturazione dell'Auditorium "Nino Rota".
Un concerto che vedrà, tra l'altro, come solista al pianoforte l'ottimo pianista barese Luigi Ceci (i biglietti sono solo in prevendita al Box office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464). La serata si aprirà con il Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle minore n. 1 op. 23 di Ciaikovskij, una delle pagine pianistiche più famose al mondo grazie alla bellezza dei suoi temi, ai suoi passaggi di fiammeggiante virtuosismo, all'eccellente orchestrazione e al lavoro di perfetta interazione tra l'orchestra e il solista.La prima esecuzione del concerto ciaikovskiano si tenne negli Stati Uniti, il 25 ottobre del 1875, con Hans Von Bulow al pianoforte, ospite della Boston Symphony Orchestra diretta da Benjamin Johnson Lang. Nella seconda parte, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, sempre diretta da Nanut, eseguirà la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 Jean Sibelius. Si è soliti ritenere che le sette Sinfonie di Sibelius rappresentino uno dei maggiori contributi alla letteratura sinfonica del Ventesimo secolo. La Sinfonia n. 2, come del resto la n. 1, risente ancora in una certa misura dell’influenza del Romanticismo tedesco e, per alcuni versi, anche dello stile di Ciaikovskij, ma lascia già intravedere le notevoli potenzialità dell’autore. Sibelius la compose nel 1901 durante un viaggio in Europa che lo portò prima in Germania e Cecoslovacchia, poi in Italia. E, proprio a Rapallo, riprese a dedicarsi all’opera, conclusa nello stesso anno, ma eseguita per la prima volta a Helsinki l’8 marzo del 1902 sotto la sua direzione.
Nanut è certamente una delle personalità più importanti della scena culturale slovena e con la sua intensa attività di direttore d’orchestra, direttore artistico e docente ha dato un contributo fondamentale per lo sviluppo della vita musicale di questo Paese; domani, pertanto appuntamento da non perdere presso l’Auditorium della Guardia di Finanza di Bari, provvisoria sede dei concerti dell'I.C.O. barese, in attesa almeno dell'agognata ristrutturazione dell'Auditorium "Nino Rota".
Un concerto che vedrà, tra l'altro, come solista al pianoforte l'ottimo pianista barese Luigi Ceci (i biglietti sono solo in prevendita al Box office della Feltrinelli Libri e Musica in via Melo, 119 a Bari. Info: 080.5240464). La serata si aprirà con il Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle minore n. 1 op. 23 di Ciaikovskij, una delle pagine pianistiche più famose al mondo grazie alla bellezza dei suoi temi, ai suoi passaggi di fiammeggiante virtuosismo, all'eccellente orchestrazione e al lavoro di perfetta interazione tra l'orchestra e il solista.La prima esecuzione del concerto ciaikovskiano si tenne negli Stati Uniti, il 25 ottobre del 1875, con Hans Von Bulow al pianoforte, ospite della Boston Symphony Orchestra diretta da Benjamin Johnson Lang. Nella seconda parte, l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, sempre diretta da Nanut, eseguirà la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43 Jean Sibelius. Si è soliti ritenere che le sette Sinfonie di Sibelius rappresentino uno dei maggiori contributi alla letteratura sinfonica del Ventesimo secolo. La Sinfonia n. 2, come del resto la n. 1, risente ancora in una certa misura dell’influenza del Romanticismo tedesco e, per alcuni versi, anche dello stile di Ciaikovskij, ma lascia già intravedere le notevoli potenzialità dell’autore. Sibelius la compose nel 1901 durante un viaggio in Europa che lo portò prima in Germania e Cecoslovacchia, poi in Italia. E, proprio a Rapallo, riprese a dedicarsi all’opera, conclusa nello stesso anno, ma eseguita per la prima volta a Helsinki l’8 marzo del 1902 sotto la sua direzione.
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