Continua a Bari la bella stagione teatrale dell'Abeliano. Dopo lo spettacolo goldoniano con la brava e seducente Nathalie Caldonazzo è ora la volta di uno dei capolavori di William Shakespeare, "Sogno di una notte di mezza estate", frutto del sodalizio tra il “Gruppo Abeliano” di Vito Signorile e la “Compagnia Tiberio Fiorilli” di Dino Signorile. Lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate”, nasce in modo significativo dalla sinergia di alcune delle realtà culturali e degli interpreti più interessanti del panorama artistico pugliese. La nuova produzione (che gode del patrocinio del Conservatorio Niccolò Piccinni, dell’Accademia di Belle Arti, del Dipartimento di Linguistica Università di Bari, della C.G.I.L. Puglia - SAI Sindacato Attori Italiani e dell’Associazione Arterrae) è stata presentata con vivo successo ieri a Bari al teatro Abeliano.
Questa mattina, invece, sempre all'Abeliano si è tenuta una conferenza stampa in cui è stata presentata un’esposizione dedicata ai bozzetti di scena ed ai costumi dello spettacolo, progettati dall’Accademia di Belle Arti di Bari ed alle fotografie di scena realizzate da Egidio Magnani. Le opere resteranno in mostra nel foyer fino al 25 marzo. All’incontro sono intervenuti il direttore dell’Accademia di Belle Arti nonchè critico teatrale della Gazzetta del Mezzogiorno, Pasquale Bellini, Antonio Fuiano in rappresentanza della CGIL/SLC Teodoro Signorile (Compagnia Tiberio Fiorilli), Vito Signorile (Gruppo Abeliano che è anche regista di questo spettacolo) e il docente dell'Accademia di Belle Arti Leonardo Specchio. Nel corso della conferenza è stato illustrato il progetto di realizzazione della colonna sonora di “Sogno di una notte di mezza estate”, composta dagli artisti del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ma non sono mancate vivaci dichiarazioni polemiche, soprattutto da parte di Fuiano e Vito Signorile nei confronti del Teatro Pubblico Pugliese, che non sosterrebbe con l'attenzione necessaria i teatri e le compagnie baresi, tra cui "in primis" proprio Il Gruppo Abeliano e la Compagnia Tiberio Fiorilli.
Lo spettacolo si terrà ogni sera sino al 25 marzo (alle 21) a Bari sempre presso il Teatro Abeliano, con doppia replica domenica 25 marzo ore 18 e ore 21. E poi di seguito sarà esportato in altre località pugliesi.
26-27 marzo ore 21- Lecce - Teatro Paisiello - Via G.Palmieri 0832.245499
28 marzo ore 21- Brindisi - Teatro Impero - Via De Terribile 4 - tel.0831.523846 - fax 0831.561951
29 marzo ore 21 - Tricase - Cine-Teatro Moderno - info 0833/777111
30 marzo ore 21- San Severo - Teatro Verdi - Corso Vittorio Emanuele – tel. 0882.241323
31 marzo ore 21- Conversano - Teatro Norba - Piazza dalla Repubblica, 10 - Tel 080.495.95.47.
Numerosi e ben noti gli interpreti dell'allestimento:
Guglielmo Ferraiola, Tina Tempesta, Rachele Viggiano (nella foto),
Dante Marmone, Pinuccio Sinisi,
Nico Salatino, Enzo Vacca, Enzo Sarcina,
Enzo Strippoli, Mino Decataldo,
Sergio Raimondi, Rossella Giugliano, Ida Caracciolo, Vito Latorre,
Betty Lusito, Marcantonio Gallo, Marianna Di Muro.
Scena e costumi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bari.
Sogno di una notte di mezza estate, uno dei più grandi capolavori di William Shakespeare, si presume sia stata scritta, o messa in scena per la prima volta, tra il 1594 e il 1596, probabilmente per una rappresentazione in occasione del matrimonio tra Sir Thomas Berkeley ed Elizabeth Carey.
La commedia presenta tre storie intrecciate, collegate tra loro dall’imminente celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene e Ippolita, regina delle Amazzoni. Due giovani ateniesi, Lisandro e Demetrio, sono entrambi innamorati della stessa donna, Ermia; quest'ultima ama Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Quando il padre di Ermia impone il divieto di sposare Lisandro, i quattro giovani si rincorrono nei boschi intorno alla città, perdendosi nel buio e nelle loro schermaglie amorose. Nel frattempo, Oberon, re delle fate, e la moglie Titania giungono nel medesimo bosco per partecipare alle nozze. Titania impedisce ad Oberon di usufruire dei servigi del suo paggio indiano e il re cerca di punirla per la sua disobbedienza facendole spremere sugli occhi il succo della viola del pensiero, che fa innamorare del primo essere che s’incontra al risveglio. Nello stesso tempo, una combriccola di artigiani che, per festeggiare il matrimonio, vuole mettere in scena una rappresentazione popolare sul tema di Piramo e Tisbe, si riunisce nella foresta per le prove dello spettacolo. Oberon ingaggia il furbo folletto Puck, affinché lo aiuti a riconquistare l’amore di Titania e cosparga di succo magico anche gli occhi di Demetrio per farlo innamorare di Elena. Il tentativo di aiutare i giovani amanti fallisce per un errore di Puck che crea scompiglio poiché anche Lisandro s’innamora di Elena. Bottom scopre che la sua testa è stata trasformata in quella di un asino e proprio di lui s’invaghisce Titania, a causa dell'effetto della viola del pensiero. Dopo innumerevoli peripezie che coinvolgono tutti, Oberon decide di sciogliere ogni incantesimo. Puck, dopo aver fatto scendere una nebbia fatata e fatto addormentare i quattro ragazzi, riutilizza la rosa del pensiero per la generale riconciliazione. Bottom ritorna dai suoi compagni e li incita a prepararsi per lo spettacolo a cui Teseo vuole assistere nonostante gli avvertimenti contrari del cerimoniere. A questo punto parte lo spettacolo nello spettacolo e i volenterosi artigiani mettono in scena una goffa versione della tragedia. Le conclusioni dello spettacolo sono lasciate a Puck.
Questa mattina, invece, sempre all'Abeliano si è tenuta una conferenza stampa in cui è stata presentata un’esposizione dedicata ai bozzetti di scena ed ai costumi dello spettacolo, progettati dall’Accademia di Belle Arti di Bari ed alle fotografie di scena realizzate da Egidio Magnani. Le opere resteranno in mostra nel foyer fino al 25 marzo. All’incontro sono intervenuti il direttore dell’Accademia di Belle Arti nonchè critico teatrale della Gazzetta del Mezzogiorno, Pasquale Bellini, Antonio Fuiano in rappresentanza della CGIL/SLC Teodoro Signorile (Compagnia Tiberio Fiorilli), Vito Signorile (Gruppo Abeliano che è anche regista di questo spettacolo) e il docente dell'Accademia di Belle Arti Leonardo Specchio. Nel corso della conferenza è stato illustrato il progetto di realizzazione della colonna sonora di “Sogno di una notte di mezza estate”, composta dagli artisti del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ma non sono mancate vivaci dichiarazioni polemiche, soprattutto da parte di Fuiano e Vito Signorile nei confronti del Teatro Pubblico Pugliese, che non sosterrebbe con l'attenzione necessaria i teatri e le compagnie baresi, tra cui "in primis" proprio Il Gruppo Abeliano e la Compagnia Tiberio Fiorilli.
Lo spettacolo si terrà ogni sera sino al 25 marzo (alle 21) a Bari sempre presso il Teatro Abeliano, con doppia replica domenica 25 marzo ore 18 e ore 21. E poi di seguito sarà esportato in altre località pugliesi.
26-27 marzo ore 21- Lecce - Teatro Paisiello - Via G.Palmieri 0832.245499
28 marzo ore 21- Brindisi - Teatro Impero - Via De Terribile 4 - tel.0831.523846 - fax 0831.561951
29 marzo ore 21 - Tricase - Cine-Teatro Moderno - info 0833/777111
30 marzo ore 21- San Severo - Teatro Verdi - Corso Vittorio Emanuele – tel. 0882.241323
31 marzo ore 21- Conversano - Teatro Norba - Piazza dalla Repubblica, 10 - Tel 080.495.95.47.
Numerosi e ben noti gli interpreti dell'allestimento:
Guglielmo Ferraiola, Tina Tempesta, Rachele Viggiano (nella foto),
Dante Marmone, Pinuccio Sinisi,
Nico Salatino, Enzo Vacca, Enzo Sarcina,
Enzo Strippoli, Mino Decataldo,
Sergio Raimondi, Rossella Giugliano, Ida Caracciolo, Vito Latorre,
Betty Lusito, Marcantonio Gallo, Marianna Di Muro.
Scena e costumi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bari.
Sogno di una notte di mezza estate, uno dei più grandi capolavori di William Shakespeare, si presume sia stata scritta, o messa in scena per la prima volta, tra il 1594 e il 1596, probabilmente per una rappresentazione in occasione del matrimonio tra Sir Thomas Berkeley ed Elizabeth Carey.
La commedia presenta tre storie intrecciate, collegate tra loro dall’imminente celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene e Ippolita, regina delle Amazzoni. Due giovani ateniesi, Lisandro e Demetrio, sono entrambi innamorati della stessa donna, Ermia; quest'ultima ama Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Quando il padre di Ermia impone il divieto di sposare Lisandro, i quattro giovani si rincorrono nei boschi intorno alla città, perdendosi nel buio e nelle loro schermaglie amorose. Nel frattempo, Oberon, re delle fate, e la moglie Titania giungono nel medesimo bosco per partecipare alle nozze. Titania impedisce ad Oberon di usufruire dei servigi del suo paggio indiano e il re cerca di punirla per la sua disobbedienza facendole spremere sugli occhi il succo della viola del pensiero, che fa innamorare del primo essere che s’incontra al risveglio. Nello stesso tempo, una combriccola di artigiani che, per festeggiare il matrimonio, vuole mettere in scena una rappresentazione popolare sul tema di Piramo e Tisbe, si riunisce nella foresta per le prove dello spettacolo. Oberon ingaggia il furbo folletto Puck, affinché lo aiuti a riconquistare l’amore di Titania e cosparga di succo magico anche gli occhi di Demetrio per farlo innamorare di Elena. Il tentativo di aiutare i giovani amanti fallisce per un errore di Puck che crea scompiglio poiché anche Lisandro s’innamora di Elena. Bottom scopre che la sua testa è stata trasformata in quella di un asino e proprio di lui s’invaghisce Titania, a causa dell'effetto della viola del pensiero. Dopo innumerevoli peripezie che coinvolgono tutti, Oberon decide di sciogliere ogni incantesimo. Puck, dopo aver fatto scendere una nebbia fatata e fatto addormentare i quattro ragazzi, riutilizza la rosa del pensiero per la generale riconciliazione. Bottom ritorna dai suoi compagni e li incita a prepararsi per lo spettacolo a cui Teseo vuole assistere nonostante gli avvertimenti contrari del cerimoniere. A questo punto parte lo spettacolo nello spettacolo e i volenterosi artigiani mettono in scena una goffa versione della tragedia. Le conclusioni dello spettacolo sono lasciate a Puck.
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