Non so come, non so perchè, ma oggi alle 15 in punto ho acceso la tivù e durante il Tg "Neapolis" su Raitre ho appena fatto in tempo ad ascoltare (praticamente in diretta) la tanto attesa e bella notizia della liberazione del collega Daniele Mastrogiacomo di "Repubblica" appena lanciata sulla Rete dal sito (www.repubblica.it) del suo importante quotidiano. Da quel momento, mi sono poi divertito a fare il classico zapping tra un canale e l'altro per vedere chi sarebbe arrivato prima e con più cartucce informative da "sparare". Il Tg4 di Emilio Fede era già in video dopo pochi minuti e quasi contemporaneamente anche il TgDue Rai. Entrambi tempestivi, ma, a dire il vero, un po' troppo sommari, considerata la notizia. Hanno poi, infatti, "chiuso" dopo pochi minuti di diretta. A seguire, il Tg Uno, da alcuni mesi targato dalla direzione autorevole di Gianni Riotta (ex vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera) che ha invece offerto, a mio parere, pur con qualche minuto di ritardo rispetto alle testate concorrenti, il servizio migliore con una attenta e dettagliata disamina e panoramica dell'intera vicenda con interviste a caldo, collegamenti e telefonate (la prima in diretta tivù, se non sbaglio, con il mitico Gino Strada di Emergency, che moltissimo ha contribuito alla liberazione del giornalista). Bravo Riotta e bravo soprattutto l'andriese Giorgino (in studio) a mantenere una sobria freddezza, pur nella concitazione delle notizie che si accavallavano in quei momenti. Insomma, tutto è bene, quel che finisce bene. Auguro a Daniele Mastrogiacomo, che da anni apprezzo come giornalista e inviato di guerra sempre lucido e puntuale un pronto ritorno a casa. Speriamo soprattutto che adesso abbia anche un po' più di tempo per dedicarsi maggiormente alla sua splendida famiglia. Se lo merita, dopo tutto quello che ha passato...
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