Ieri mattina ho ricevuto dall'avvocato Alberto Cuomo Ulloa questa lettera che pubblico molto volentieri sul blog in attesa che qualcuno possa presto appagare la giusta "sete" di notizie del collega.
“Egregio Dottor Romanelli,
Come vedrà dalla intestazione di questa e-mail il mio cognome è Cuomo Ulloa.
Non è più in vita nessuno dei miei ascendenti dai quali poter attingere indicazioni più precise dell'origine di questo doppio cognome, che peraltro ritengo relativamente recente per quanto mi riferiva mio padre (nato nel 1900 e morto da ormai quasi cinquant'anni).
Certo è che fino ad ora ero sicuro e tuttora sono convinto che non esistano altri Cuomo Ulloa al di fuori della mia famiglia.
Mi perdonerà questa premessa, che credo tuttavia necessaria per spiegare il motivo per cui mi rivolgo a Lei.
Facendo una ricerca su Google sul mio cognome mi sono imbattuto su un sito: "L'Orecchio di Dioniso" che, se ho ben capito, è a Lei collegato ed in cui viene data notizia di un convegno tenutosi a Mola di Bari sul compositore Niccolò van Westerhout (nella foto).
Tra le composizioni di questo musicista (di cui - confesso - non avevo mai sentito parlare, ma la mia cultura musicale è tutt'altro che profonda) è richiamato un pezzo con il titolo "Perché non torni" che immagino ispirato ad un testo di Gaspare Cuomo Ulloa essendo questo nome menzionato tra parentesi accanto al titolo.
E Gaspare è appunto (oltre che il mio secondo nome) il nome di mio nonno che era certamente pugliese (come sua moglie Gallelli) probabilmente di Trani e non doveva essere estraneo al mondo musicale dell'epoca posto che una mia zia, sorella di mio padre era insegnante di pianoforte.
Tutto mi fa pensare quindi che il Gaspare Cuomo Ulloa autore (?) di questa lirica e forse amico del van Westerhout sia proprio mio nonno, salvo il fatto che non ho traccia di una sua attività poetica (mentre so che egli era un funzionario doganale e in questa veste si stabilì a Genova).
Forse è che invecchiando si diventa più curiosi del passato, sta di fatto che mi interesserebbe molto riuscire a recuperare qualche ulteriore notizia e soprattutto conoscere degli scritti che fossero stati lasciati da Gaspare Cuomo Ulloa anche per capire se valga la pena di recuperarli in suo onore.
Per tutti coloro che avessero indicazioni da darmi il mio indirizzo di studio è in Piazza della Vittoria, 11 A / 5 (16121) Genova; tel. 010.5705646; casella di posta elettronica: < a.cuomoulloa@dpcu.it >.
Grazie ancora ed un cordiale saluto."
Alberto Cuomo Ulloa
Come vedrà dalla intestazione di questa e-mail il mio cognome è Cuomo Ulloa.
Non è più in vita nessuno dei miei ascendenti dai quali poter attingere indicazioni più precise dell'origine di questo doppio cognome, che peraltro ritengo relativamente recente per quanto mi riferiva mio padre (nato nel 1900 e morto da ormai quasi cinquant'anni).
Certo è che fino ad ora ero sicuro e tuttora sono convinto che non esistano altri Cuomo Ulloa al di fuori della mia famiglia.
Mi perdonerà questa premessa, che credo tuttavia necessaria per spiegare il motivo per cui mi rivolgo a Lei.
Facendo una ricerca su Google sul mio cognome mi sono imbattuto su un sito: "L'Orecchio di Dioniso" che, se ho ben capito, è a Lei collegato ed in cui viene data notizia di un convegno tenutosi a Mola di Bari sul compositore Niccolò van Westerhout (nella foto).
Tra le composizioni di questo musicista (di cui - confesso - non avevo mai sentito parlare, ma la mia cultura musicale è tutt'altro che profonda) è richiamato un pezzo con il titolo "Perché non torni" che immagino ispirato ad un testo di Gaspare Cuomo Ulloa essendo questo nome menzionato tra parentesi accanto al titolo.
E Gaspare è appunto (oltre che il mio secondo nome) il nome di mio nonno che era certamente pugliese (come sua moglie Gallelli) probabilmente di Trani e non doveva essere estraneo al mondo musicale dell'epoca posto che una mia zia, sorella di mio padre era insegnante di pianoforte.
Tutto mi fa pensare quindi che il Gaspare Cuomo Ulloa autore (?) di questa lirica e forse amico del van Westerhout sia proprio mio nonno, salvo il fatto che non ho traccia di una sua attività poetica (mentre so che egli era un funzionario doganale e in questa veste si stabilì a Genova).
Forse è che invecchiando si diventa più curiosi del passato, sta di fatto che mi interesserebbe molto riuscire a recuperare qualche ulteriore notizia e soprattutto conoscere degli scritti che fossero stati lasciati da Gaspare Cuomo Ulloa anche per capire se valga la pena di recuperarli in suo onore.
Per tutti coloro che avessero indicazioni da darmi il mio indirizzo di studio è in Piazza della Vittoria, 11 A / 5 (16121) Genova; tel. 010.5705646; casella di posta elettronica: < a.cuomoulloa@dpcu.it >.
Grazie ancora ed un cordiale saluto."
Alberto Cuomo Ulloa
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