martedì 29 novembre 2011

"Dreamin'of Beatles, livin' a sad today" di Giulio Loiacono


"A che cosa ci si può ridurre per contemplare la misura di una tragedia? Come rimanere, se non basiti, a verificare le proporzioni di un simile disastro?
L' uomo si staglia triste in fondo al deserto dello tsunami ed impotente si aggrappa alle poche cose rimaste: qualche foto, qualche ricordo, qualche ammennicolo, qualche vestigia di una forse morta civiltà o, quantomeno, vitalità passata e sfuggita come sabbia tra i pugni serrati e rabbiosi del sopravvissuto...
Così si trova l'uomo contemporaneo, da trenta e passa anni (di passa ne è passato solo uno, a dire il vero), da quando, smarrito con se stesso e con le sue insicurezze, ricevette la notizia della morte dell'immenso John Lennon....Da quel momento, nulla sarebbe stato come prima....Di certo, allora come ora, avremmo scorto, di lì innanzi, solo il deserto più triste e cupo....con questa maledetta certezza.
Allora, come un naufrago spiaggiato violentemente contro la rena infinita di un destino gramo, si attacca alla vita e va alla ricerca di un palmizio, che sappia di liquido fresco lattiginoso, cui avidamente sorbire l'amaro gusto della piatta esistenza.
Circa un quindicennio dopo la gran tempesta, senza nocchiero, Robinson parve scorgere, di lontano, il suo Venerdì....sapeva che non era una bella donna, il suo sogno, ma l' incubo di star solo parve scongiurato.
Quel Venerdì ha le fattezze spigole ed intrattabili dei fratelloni manchesterini, i Gallagher, che, dopo aver millantato beat DOC, hanno sporulato una piccola gemma, nomata Beady Eye (locuzione famigliare brit che sta per sguardo "occhiuto", diciamo così), in cui, all' opposto della vota esperienza Oasis, il loro beat di accatto si incrocia con sano rock 'n roll alla Jerry Lee Lewis ed il loro primo lavoro pare filtrare come filo luminoso attraverso le imposte...
Il loro primo album, da quasi un anno sui nostri scaffali, virtuali o meno, gracchia noticine interessanti e tutti i singoli estratti sono solide e convincenti prove di genere.
Quando le spalancheremo, quelle famose imposte, che accadrà???
Nessuno lo sa, vorremo attendere che le nostre labbra screpolate dal sole e da una sete bestia vengano irrorate da una robusta sequela di capienti e dolcissime noci di cocco..." GIULIO LOIACONO

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