giovedì 17 novembre 2011

Elio Pandolfi rilegge "Pinocchio" insieme al Collegium Musicum con eleganza e un pizzico di commozione


Una prima di stagione davvero insolita, quella del Collegium Musicum diretto da Rino Marrone. Rileggere l'immortale "Pinocchio" di Collodi con le musiche di Fiorenzo Carpi, tratte dall'omonimo e fortunatissimo sceneggiato Rai di Comencini, potrebbe sembrare inattuale in un mondo che pensa sempre troppo poco ai bambini. Anche perchè i bambini di oggi, va detto, sono i cosiddetti "nativi digitali", nati cioè nell'era di internet, dei videogiochi, ed anche loro sempre meno pronti ad accettare la sfida di una favola dal fascino antico, proverbialmente intelligente e ricca di contenuti e principi etici. Eppure se affidi ad un'attore dell'esperienza straordinaria di Elio Pandolfi, ancor oggi capace di una varietà di accenti e di una delicatezza nel porgere il racconto inimitabili, non puoi che far centro. Ottimo, va detto, il lavoro svolto dal bravo Salvatore Sica nell'orchestrazione per un ensemble composito, ma assai raccolto delle musiche di Carpi; brillante la prova del Collegium Musicum, in cui spiccava il pianoforte di Angela Annese, diretto con lucidità e sicurezza da Rino Marrone. Non avrebbe guastato, per regalare un pizzico di ritmo in più, la proiezione, intercalata durante la lettura, di qualche immagine del film di Comencini.

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