mercoledì 2 novembre 2011
L'ICO "Tito Schipa" di Lecce inaugura la sua stagione 2011/ 2012 con Marcello Panni e Uto Ughi
Si inaugura venerdì 4 novembre, la Stagione Sinfonica e di Balletto 2011-2012 con il concerto del celebre violinista Uto Ughi (nella foto) e l’Orchestra Sinfonica Tito Schipa diretta dal suo Direttore Artistico e Principale Marcello Panni.
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Il Maestro Ughi, ritorna a Lecce dopo molti anni per celebrare la nobile causa della ricerca scientifica e per comunicare il suo grande amore per la musica e diffondere la sua filosofia di vita in un concerto a favore di Telethon.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
Anche per questa stagione la Fondazione ICO “Tito Schipa” ha voluto riproporre le "Prove Aperte" per le scolaresche per avvicinare i giovani al mondo della musica classica. Venerdì 4 novembre alcune scolaresche potranno assistere alla prova e incontrare il maestro Uto Ughi. “Per risollevare l’Italia – sostiene il Maestro Ughi - occorre della musica di spessore e degli insegnanti che la conoscano e facciano innamorare i ragazzi. La musica classica è una parte fondamentale della nostra cultura, della nostra storia, della nostra identità. Ma non ha una adeguata possibilità di essere conosciuta, apprezzata, amata, soprattutto dai giovani. La bella musica è un atto d’amore, una maniera di comunicare. L’impegno più grande deve essere quello di creare un’occasione unica di contatto tra la musica classica e un pubblico nuovo”.
Di grande fascino il programma del concerto: si apre con la “Romanza” per violino e orchestra op. 50 di Beethoven. La melodia elegante, sciolta e luminosa, il fraseggio del violino, passionale e cangiante nelle sue espressioni, caratterizzano questo brano scritto da un Beethoven trentenne ed eseguito per la prima volta il 5 novembre 1798 a Vienna.
Segue il Concerto per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn, uno tra i più famosi concerti per violino e orchestra di tutti i tempi e l'ultima composizione per solista e orchestra sinfonica di Felix Mendelssohn. Conclude “Tasso: lamento e trionfo”, composto nel 1849 e la Rapsodia ungherese n. 2. di Franz Liszt, a cui è dedicata l’intera stagione sinfonica per celebrare il bicentenario della sua nascita. Le rapsodie ungheresi di Franz Liszt sono una composizione per pianoforte in forma libera ispirata ai moti patriottici ungheresi del 1848. Liszt scrisse questa raccolta in onore dei moti rivoluzionari per l'indipendenza dell'Ungheria dall'Austria. La Rapsodia n. 2 è entrata a far parte dei temi più celebri della musica classica che sono noti a tutti. Ha accompagnato pubblicità, spot e anche cartoni animati. Sabato sera replica del concerto al Kennedy di Fasano in occasione dell'inaugurazione di Fasanomusica.
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