Un evento unico: la straordinaria voce di Dulce Pontes in
un grande concerto con l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta dal M° Paolo
Silvestri, sabato 30 marzo alle 21.00 nella sala Santa Cecilia del Parco della
Musica di Roma. Il concerto entrerà poi a far parte di un doppio
DVD-CD, che l'artista portoghese
definisce una "edizione speciale a
sorpresa"....
Dulce Pontes non ha bisogno di presentazioni, è nel mondo
intero il simbolo del fado e con le sue canzoni e le sue interpretazioni è ai
vertici di questo stile tipico della tradizione popolare portoghese, che canta
la fatalità della vita e costituisce un vero e proprio diario della malinconia
di un popolo.
Pur rispettando la tradizione del fado, la Pontes vi
introduce aria nuova e lo fa dialogare con altre culture musicali ed altre
sonorità.
Non conosce limiti né geografici
né culturali e porta avanti con grande entusiasmo una ricerca di nuove
espressioni musicali, unendo le delle sonorità piene di
saudade del fado a quelle
più moderne del pop e del folk
e attingendo anche alla musica di
altri paesi del mondo, in particolare quella araba, africana e
brasiliana. Ha dato nuova vita alla musica tradizionale del suo
paese, riarrangiando vecchie canzoni
popolari dimenticate, e ha riscoperto
strumenti caduti in disuso, come la chitarra portoghese e la "viola de fado",
che saranno suonate in questo concerto da Fernando Silva e da suo fratello Luis
Pontes.
A Roma la Pontes canterà alcuni dei migliori successi
della sua carriera, tutti arrangiati per orchestra sinfonica da Paolo
Silvestri appositamente per questo evento.
Il concerto entrerà
poi a far parte di un doppio DVD-CD, che l'artista
portoghese definisce una "edizione speciale a
sorpresa".
Il primo brano interpretato da Dulce sarà una canzone
portoghese dei primi anni di democrazia dopo la caduta del regime di Salazar,
Indios de ma
praia di José "Zeca"
Afonso.
Meu amor
em
Aranjuez è una canzone
celeberrima sulle note dell'Adagio dell'altrettanto celebre
Concierto de
Aranjuez di Joaquim Rodrigo, originariamente per chitarra e
orchestra.
L'appassionata ed epica
Os
amantes
di Mikis Theodorakis
fu scritta per un balletto, da
cui fu ricavato anche un film, Les amants de
Teruel, in cui era Edith
Piaf a interpretarla; narra di due leggendari amanti spagnoli del
Duecento,
Diego de Marcilla e Isabelle de
Segua, la cui triste storia è paragonabile a quella di Tristan e Isotta e di
Romeo e Giulietta.
Dulce canterà poi due tra i brani più noti e amati di
Astor Piazzolla, Maria de Buenos
Aires, tratta dalla
famosa "tango operita" del 1968, e lo struggente tango
Balada para un
loco. A proposito di
Piazzolla, la cantante portoghese ha detto: "Penso che lo spirito del tango sia
molto vicino a quello del fado, e poi in concerto la sua teatralità mi dà tante
possibilità d'improvvisare e stupire ogni sera il mio
pubblico".
Dopo Lagrima
di Francisco Tarrega, famoso
chitarrista e compositore classico vissuto tra la fine dell'Ottocento e i primi
anni del Novecento, sarà la volta di Ondeia in cui Dulce Pontes
sarà sia la voce che la solista al pianoforte. A concludere il concerto
Bailados do
minho, un brano del 1927 di Artur
Paredes,
geniale chitarrista portoghese e
padre di Carlos, altro grande chitarrista.
Paolo Silvestri
dirigerà inoltre la sua Ouverture per
orchestra e un altro brano
originale.
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