Con una delle più complesse e monumentali opere di Giuseppe Verdi, il “Don Carlo”, il Teatro Regio di Torino ha recentemente festeggiato i quarant’anni dalla sua rinascita, avvenuta il 10 aprile 1973, dopo che un incendio lo distrusse nel 1936. Mercoledì 8 maggio alle 21.15, Rai5 trasmette lo spettacolo, diretto da Gianandrea Noseda, con la regia, le scene e i costumi dell’argentino Hugo de Ana.
“La tinta di ‘Don Carlo’ è unica – dice Gianandrea Noseda, Direttore musicale del Regio di Torino – Tutte le atmosfere sono notturne, o in interni. Raramente c’è luce: la prigione, il chiostro, tutto è claustrofobico e oscuro. E questo si riflette nelle esperienze dei personaggi, tutte senza sbocco: la rivolta non ha sbocco, l’amore non ha sbocco, l’amicizia viene troncata bruscamente, non c’è niente che si sviluppi: in questo senso è un’opera attuale”.
Nel ruolo di Don Carlo è impegnato il tenore messicano Ramón Vargas; accanto a lui Svetlana Kasyan nel ruolo di Elisabetta di Valois, Ildar Abdrazakov in quello di Filippo II, Ludovic Tézier nei panni di Rodrigo, marchese di Posa, Daniela Barcellona in quelli della principessa Eboli, e il basso Marco Spotti che interpreta Il grande inquisitore.
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