Un concerto fresco e di emozioni inesauribili, quello diretto da Gianna Fratta con l'Orchestra Metropolitana di Bari.

Una valanga inesauribile di emozioni musicali. Questo ed altro, è stato il concerto tenutosi ieri sera nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Bari dell'Orchestra Metropolitana (ex della Provincia di Bari), diretto dalla giovane e valente pianista foggiana Gianna Fratta (nella foto). In programma c'era la fresca ed inesauribile ouverture Rosamunda di Schubert, il bel Concerto per Archi di Nino Rota e la stupenda sinfonia n. 3 di Schumann "Renana". il problema di base era l'acustica; notevole il riverbero che rendeva quasi sempre assordanti i fff di Rosamunda e le note virili della eroica Renana, una delle più belle ed interessanti sinfonie di Schumann. La direzione della Fratta è stata comunque convincente e corposa, sempre credibile e poetica nella cifra interpretativa, mostrando una autorevolezza al di sopra di ogni sospetto. Una donna capace di mostrare le difficoltà del gesto, al di sopra di ogni possibile chiarezza e lucidità. L'orchestra barese ha tirato fuori una bella esecuzione da ogni pagina trattata. Soprattutto i fiati e gli ottoni nella Renana schumanniana,vivace, così festoso e mirabile del Finale, che è, in fin dei conti, la rievocazione di uno scatenato carnevale traboccante di letizia popolaresca. I corni hanno poi messo in evidenza la loro rara capacità virtuosistica oggettiva e gli archi si sono attestati su buoni livelli. Delle tre pagine, abbiamo apprezzato in particolare, la sinfonia di Schumann, così ricca e vibrante, sino allo spettacolare finale. L'Orchestra barese da anni è in preda ad un continuo "viaggiare" tra i luoghi della Provincia di Bari. non ha una sede che dir si voglia, pur essendoci un Auditorium terminato da un bel po' di tempo. Ci sembra una situazione kafkiana a dir poco. Non possiamo non sottolineare la gravità di tutto questo! Da più di vent'anni l'Auditorium "N.Rota" è chiuso. Ma adesso che finalmente lo scorso anno, la situazione si è sbloccata, dovrebbe essere arrivato il tempo di "suonare" e di far crescere le energie artistiche locali, intervenendo su un organico, va detto, ancora al di sotto di quello che una volta c'era. Mancano forse i soldi, non la volontà di provvedere subito a cambiare la situazione in meglio. Si spera che questo accada, quanto prima.