È una Traviata giocosa e ironica quella proposta
dalla collaudata coppia David Riondino Dario Vergassola domenica,
10 aprile alle ore 18,30 al Teatro Curci di Barletta per la 32.ma Stagione
Concertistica dell'Associazione Cultura e Musica "G. Curci".Unica data
in Puglia che sta facendo registrare il tutto esaurito.
Insieme avevano già lavorato su Don Chisciotte e
Madame Bovary e ora proseguono questo “sforzo divulgativo eroico” - dove il
gioco diventa cultura, la parodia divulgazione - affrontando un viaggio
semiserio attraverso le bellissime pagine de la Dama delle Camelie di Dumas e
le immortali arie verdiane, affidate all’International Chambers Players (Beibei Li, soprano, Fabio
Battistelli, clarinetto, Augusto Vismara, violino,
Riviera
Lazeri, violoncello) per l’adattamento musicale di Pietro Paolo Vismara.
Lo spettacolo si snoda sull'interazione tra i due artisti.
Riondino è il fine dicitore, ovvero l’attore 'serio' impegnato a divulgare la
vera storia della 'Traviata', mentre Vergassola, l'incredulo spettatore di
tanta vicenda, interpreta, con la sua comicità, il ruolo del 'disturbatore',
che spesso interrompe il racconto per accostare alla trama originale alcune
storie o vicende recenti del Bel Paese.
Questa
loro Traviata delle Camelie affronta tutti i temi
chiave dell’opera : colpa, peccato, gelosia, redenzione, felicità, che sono i
motori dei principali comportamenti umani, ma anche sentimenti spesso eccessivi
sui quali si può ironizzare con leggerezza. Il loro umorismo schietto e
dissacrante condisce la trama alleggerendola e riportandola anche all’oggi, con
diverse incursioni satiriche. Irrompono così continuamente riferimenti a
personaggi e situazioni d’attualità, che non sviano comunque lo spettatore
dalla trama originale, saldamente tessuta dal fine dicitore Riondino,
stuzzicato da un irreverente Vergassola, nei panni di un incredulo spettatore,
sorta di Pierino ultimo della classe e guastafeste.
Riondino sarà l’attore “serio”, impegnato a divulgare la vera storia della
“ Traviata” (mettendo in scena uno dei grandi classici della letteratura, come
impone un falso comitato culturale voluto da Renzi), Vergassola farà la parte
del disturbatore. Ruolo più che mai azzeccato, per l’artista genovese, che
spesso interromperà il racconto, con la sua irresistibile comicità, per
accostare alla trama originale alcune storie o vicende recenti del Bel paese.
«La chiave è proprio questa – ha affermato Riondino – io racconto, lui chiosa,
fa digressioni e si fa incantare dalla trama. Il gioco è semplice per merito
delle sue doti comiche». Sarà un’ora e mezza di “lectio” di un grande
classico, grazie a David Riondino, con un esilarante e incontenibile Dario
Vergassola. A questo proposito Vergassola, facendo un chiaro riferimento alla
tradizione circense, ha dichiarato: «Ormai i nostri spettacoli sono diventati
quasi un format, diciamo che Riondino è il clown bianco ed io l’augusto. Certo
è – continua – che la gente ride, si diverte e impara a conoscere dei classici
che forse non aveva mai letto». Sul palco, insieme ai due mattatori, la
bravissima soprano cinese Beibei Li, canterà le più famose arie del
capolavoro verdiano.
Apparentemente in contrapposizione, in realtà
complici nell’esprimere quel glamour, quel disincanto, quell'ironia al veleno,
che li contraddistingue nel panorama del teatro comico italiano e ne fa due
interpreti raffinati, mai sopra le righe e mai alla ricerca di una comicità
fine a se stessa.
Il risultato è che la gente ride, si diverte e
impara a conoscere dei classici che non aveva mai letto, o a rileggerli da
altri punti di vista, se già li conosce.
La storia mantiene naturalmente il fascino e
la malia delle grandi passioni e delle tragedie, che non lasciano vie d’uscita:
tra amore, morte, senso del peccato, sentimento, colpi di scena.
È una ricerca della felicità, che però deve fare i
conti con le convenzioni sociali, i pregiudizi, il potere del denaro.
Nessun commento:
Posta un commento