martedì 20 novembre 2012

Se la musica barocca entra nei pub e nelle birrerie...



Avete mai provato l'ebbrezza di ascoltare un concerto classico o barocco all'interno di un noto ed elegante pub o di una eccentrica birreria radical chic?
 La formazione "Ensemble Polymnie" con Gaetano Simone violoncello solista, Giovanni Rota, primo violino, Francesco Masi, secondo violino, Antonella Parisi, viola da gamba, Gaetano Magarelli, clavicembalo ha regalato a pochi ma fortunati avventori quest'emozione più unica che rara nel Pub Le Chat Noir del Borgo Antico di Bari. Il merito dell'idea è da attribuire al maestro Marco Boccia, direttore artistico dell'iniziativa, che ci racconta a fine serata lo scopo di queste serate: "La musica classica ed in particolare quella barocca per essere conosciuta e apprezzata ai più, per esempio giovani e giovanissimi, deve scendere dai palcoscenici troppo elitari dei teatri e degli auditorium. Qui nello Chat Noir, locale di Bari tra i più noti e frequentati, sperimentiamo questa possibilità."


L'Ensemble Polymnie fondato dall'apprezzato violoncellista polignanese Gaetano Simone (nella foto), è nato per divulgare e valorizzare il patrimonio musicale barocco pugliese. La peculiarità della formazione è nel privilegiare la prassi esecutiva originale degli spartiti, utilizzando strumenti originali del repertorio sei-settecentesco.
In programma, domenica sera, nel caldo ambiente dello Chat Noir sono state eseguite la Sinfonia Concertata in do minore per violoncello, archi e basso continuo, il concerto n.1 per violoncello in La maggiore di Leonardo Leo; la Sonata in Fa per cembalo di Alessandro Scarlatti e le celebri Variazioni su "la Follia" per due violini e basso continuo di Antonio Vivaldi. Prima di ogni brano Gaetano Simone spiega il pezzo che si va a suonare con parole semplici e lineari.
La formazione "Ensemble Polymnie" oltre a Gaetano Simone (violoncello barocco), si avvaleva l'altra sera della presenza di Giovanni Rota e Francesco Masi (violini), Antonella Parisi (viola da gamba) e Gaetano Magarelli (clavicembalo). Esecuzioni tutte garbate e di piacevole, talora vibrante ascolto. Mentre gli artisti suonavano, c'era chi meditava sorseggiando a luci soffuse un passito o un rum, chi mangiava degli stuzzichini. Non c'era certo il religioso silenzio di una sala da concerto, ma la Musica andava e affascinava chi forse mai l'avrebbe ascoltata... (le due foto sono gentilmente concesse da ENA CONVERTINO).

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