mercoledì 9 marzo 2016

Dual Band, quartetto vocale innamorato dei Beatles in concerto sabato 12 marzo.



Si chiama Dual Band, ma in realtà è un quartetto vocale innamorato dei Fab Four, anche se spesso canta a cappella come i Manhattan Transfer e unisce musica colta e popolare nel teatro di cabaret. L’ensemble è, infatti, specializzato nella fusione tra generi. Ed è una crasi il titolo stesso dello spettacolo «The BumbleeBeetles» che, sabato 12 marzo (ore 21), al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari, la formazione milanese presenta in esclusiva regionale per le Stagioni 2016 dell’Agìmus, rassegna diretta da Piero Rotolo nella rete Orfeo Futuro con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Mola di Bari e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia (info 368.56.84.12 - www.associazionepadovano.it).
Strizzando l’occhio a Lennon e McCartney, l’operosità delle api (Bumblebee) incontra, dunque, la bellezza corazzata dei coleotteri (Beetles) in un gioco linguistico utile a descrivere le escursioni sonore dal barocco al jazz-rock che, con digressioni nell’art-dèco e nel teatro di Dario Fo, hanno già fatto spellare le mani al pubblico del Blue Note di Milano.
Come ha scritto l’autorevole critico musicale Lorenzo Arruga, ricorda un po’ la famiglia Bach questa formazione fondata dal pianista e arrangiatore Mario Borciani, figlio di Paolo Borciani ed Elisa Pegreffi (storici violinisti del celebre Quartetto Italiano) e dalla moglie Anna Zapparoli (attrice e regista cresciuta alla scuola del Piccolo Teatro), che “dirigono” i figli Benedetta e Beniamino nel quartetto vocale completato da Lorenzo Bonomi e Lucrezia Piazzolla.
Insomma, per certi aspetti la Dual band - “dual” proprio per la sua duplice natura generazionale - rappresenta una riproposta delle antiche compagnie all’italiana, dove i più giovani entrano con tutta la loro vitalità in un gioco teatrale in cui l’etica artigianale si mescola al divertimento, a cavallo della linea sottilissima e a volte inafferrabile che separa, o unisce, la musica e l’arte del palcoscenico. Così, dopo essersi specializzato nella realizzazione di piccoli musical da camera, l’ensemble dei Borciani si è allargato a un felice incontro con la realtà del Coro delle Voci Bianche della Scala e a un gruppo di giovanissimi cantori innamorati del teatro. I quali, una volta perso il candore nelle voci, rimaste sempre bellissime, hanno iniziato a giocare con la musica sino alla realizzazione di spettacoli in italiano, inglese e francese che hanno girato l’Italia (Milano, Roma, Firenze, Trieste) e l’Europa (Londra, Avignone, Parigi, Edimburgo).
Dunque, dopo l’apertura delle Stagioni 2016 con l’omaggio al mondo dell’operetta di «Mi chiamano Frou Frou», la musica dà ancora spettacolo a Mola di Bari con il teatro champagne dell’Agìmus (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali), che presenta la seconda di tre affascinanti proposte di teatro musicale: un ciclo comprendente tre modi diversi, originali e affascinati di mettere in scena la musica colta e popolare che si chiuderà il 19 marzo con «Scénes de la vie de Bohème», rilettura del celebre capolavoro di Puccini con il progetto Opera Studio del Conservatorio di Monopoli.

BIGLIETTI / TICKETS
12 euro | ridotti 10 euro (65anni) | 8 euro (<30anni nbsp="" span="">5 euro (ragazzi)

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