Un concerto liturgico a lume di candela. Terzo appuntamento a Bari per il Festival di Pasqua diretto nella rete Orfeo Futuro da Sabino Manzo (nella foto), che mercoledì 23 marzo (ore 20.30) propone nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi un suggestivo itinerario di musica e meditazione dal titolo «Leçons de Ténèbres», Letture delle tenebre (info biglietti 348.492.2738 e www.santateresadeimaschi.it).
L’ensemble della Cappella Santa Teresa dei Maschi con Claudio Mastrangelo alla viola da gamba e Gilberto Scordari all’organo e il Florilegium Vocis Vocal Consort composto da Anna Giordano (soprano), Giovanna Greco (mezzosoprano), Sabino Manzo (tenore) e Michele Dispoto (basso), propongono un percorso dentro l’antica liturgia delle Tenebre del Mercoledì Santo con cui la morte di Cristo veniva rievocata con i suoni nelle tradizioni cattolica, maronita, armena, ortodossa ed ebraica.
Le «Leçons de Ténèbres» sono ispirate alle «Lamentazioni del profeta Geremia», un testo biblico che l’autore, affranto e desolato, innalzò di fronte alla distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi nel 586 a. C.: «Ah, come sta solitaria la città un tempo ricca di popolo! È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni; un tempo signora tra le province è sottoposta a tributo. Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime scendono sulle guance; nessuno le reca conforto, fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l’hanno tradita, le sono divenuti nemici…».
Nell’antica tradizione cristiana l’Ufficio delle Tenebre prevedeva che il Mercoledì Santo venisse acceso un grande candelabro con quindici bracci. Negli ultimi tre giorni della Settimana Santa ognuna delle quindici candele veniva spenta al termine della recitazione di ogni testo sacro, in modo che si passasse progressivamente dalla luce alle tenebre: solo una candela riappariva dall’oscurità, a simboleggiare la vittoria di Cristo sulla morte e la speranza della vita eterna.
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