"Le festività cattoliche sono, da sempre, un incentivo alla
fioritura di concerti in ogni dove, non ha fatto eccezione la città di Isernia
con il suo CONCERTO DI PASQUA diretto dal M° Fernando Raucci alla guida dell’ORCHESTRA DA CAMERA E SINFONICA DI
FROSINONE. Molto amato dalla sua città, Raucci vanta una carriera artistica di
tutto rispetto specialmente all’estero (direttore della Princeton Youth
Orchestra, assistente direttore dell’ American Symphony di New York, direttore
dell’Opera International di Princeton e direttore principale ospite della
Trenton Symphony. Ha diretto anche in Polonia, Russia, Ungheria, Romania e
Bulgaria). Un programma, quello del concerto di ieri sera, aderente
all’occasione festiva e con un incipit originale e di grande impatto emotivo,
l’ingresso in palcoscenico del M° Giuseppe
Cerrone che ha diretto il Coro Cordis Voce, “nascosto” dietro le quinte, nella sequenza gregoriana VICTIMAE PASCHALI, tradizionalmente cantata nella solennità di
Pasqua . I cori ad integrarsi con l’orchestra erano quattro: LA CAPPELLA
CELESTINIANA (Dir. Fabio Palumbo),
ISERNIA GOSPEL CHOIR (Dir. Rossana Leva),
CASTELPETROSO “In…Canto” (Dir. Loredana
Vacca) e CORO CORDIS VOCE (Dir. Giuseppe Cerrone). In sinergia tra loro un centinaio di elementi , nonostante la
formazione amatoriale, hanno dato prova di grande professionalità ed empatica osmosi. Secondo pezzo della
serata il PRELUDIO dal TE DEUM di Marc Antoine Charpentier, conosciutissimo per
essere da sempre la sigla dei programmi Rai in eurovisione. Dalla Francia
all’Austria con W.A. Mozart ed il suo AVE VERUM
CORPUS K618 per coro e orchestra.
Basato sul testo eucaristico omonimo del XIV secolo e composto dall'autore salisburghese a Baden,
nei pressi di Vienna nel 1791, nato per l'occasione della solennità del Corpus
Domini, viene considerato uno dei
momenti più alti del genio mozartiano. Pëtr Il'ič Čajkovskij rielaborò questo celebre
mottetto nella preghiera che costituisce il terzo movimento della Suite n. 4,
op. 61, nota - non a caso - come Mozartiana. Si passa quindi alla sacralità per
eccellenza quella di J.S. Bach con la
sua celebre CORALE N.147, composta in buona parte a Weimar nel 1716 (BWV 147a)
per l'Avvento, venne ampliata nel 1723 a
Lipsia per la festa della Visitazione (BWV 147). La prima esecuzione ebbe luogo
il 2 luglio 1723, attualmente viene eseguita nelle liturgie natalizie e
pasquali quasi mai in occasione della
festa per cui Bach la compose. Dalla musica classica alle composizioni contemporanee di Monsignor Marco Frisina , il
PACEM IN TERRIS, scritta ispirandosi all’enciclica di Papa Giovanni XXIII e il DIO E’ AMORE. Diplomatosi in composizione a
Santa Cecilia, Frisina può essere considerato un “Ennio Morricone in abito
talare” per la vena prolifica della sua
ispirazione musicale che spazia dai testi sacri alle colonne sonore per
film sempre di contenuto religioso. Altro compositore contemporaneo il M° Nicola Graziano che ha diretto la sua
VERSO I CIELI, dal cromatismo che ha
richiamato alla mente quello dei compositori russi ottocenteschi. Tra le
composizioni sacre più belle anche se la sua nascita è controversa è
sicuramente l’AVE MARIA di Caccini. La musica è stata attribuita fino a qualche
anno fa a Giulio Caccini, il noto compositore rinascimentale, (1550-1618), in
realtà si tratta di una composizione contemporanea, del russo Vladimir
Fedorovic Vavilov (1925-1973), da lui pubblicata come opera di “Anonimo” nel
1972, la falsa attribuzione a Caccini avvenne dopo la morte di Vavilov, da
parte dell'organista Mark Szachin, ciò nondimeno rimane intatto il valore di
una delle più toccanti pagine musicali del repertorio mariano, ad eseguirla
nell’Auditorium di Isernia , il soprano Antonella Inno. Altra voce sopranile ,
quella di Carmela Anna Fascino che
ha eseguito un copasaldo della
tradizione sacra, il LAUDATE DOMINUM di Mozart, brano, oltretutto, che è la quinta delle sei parti dei Vesperae
solemnes de confessore (K 339) ultimo lavoro chiesastico composto da Mozart al
servizio dell'Arcivescovo di Salisburgo. Pezzi conclusivi LA GRANDE PASQUA
RUSSA di N.Rimskij-Korsakov e l’ALLELUIA
dal MESSIA di G.F Haendel. Il primo è del 1888 e il compositore ne ebbe a dire: “Ho voluto rappresentare il
versante leggendario e pagano della Pasqua, cercando di dare voce al sentimento
di gioia che nel racconto evangelico accompagna sempre la festa della
Resurrezione” , basata su musiche popolari e folkloriche, questa ouverture,
racchiude tutto il colorismo della grande musica russa di cui ha dato una bella
prova l’Orchestra di Frosinone. Il conclusivo Alleluia, del 1741, Haendel lo scrisse
di getto e rimane, sicuramente la sua pagina più celebre. Calorosi ed affettuosi applausi per tutti,
specie per il M° Raucci visibilmente soddisfatto per la prova orchestrale e dei
cori abilmente diretti dai vari titolari, ma soprattutto commosso per il calore
che la sua città gli ha meritatamente dimostrato."
Elena Dandini
Nessun commento:
Posta un commento