“Canto clandestino”: a Matera, per Festival Duni 2016, un recitativo per “dare voce” a 283 annegati-negati che, in una notte di quasi venti anni addietro, persero la vita in fondo al mare.
“Canto clandestino” è un recitativo per voci e strumenti di e con il giornalista e scrittore Mimmo Sammartino; con lui sul palco Bartolo Telesca alla chitarra, Giovanna D'Amato al violoncello, Valerio Sammartino alle percussioni e Giovanni Montecalvo al pianoforte.
L’’opera è tratta da "Un canto clandestino saliva dall'abisso" di Mimmo Sammartino, pubblicato dell'editore Sellerio nel 2006, una trasfigurazione lirica di fatti realmente accaduti.
Il punto di partenza è il naufragio avvenuto, davanti a Portopalo di Capo Passero, nella notte fra il 25 e il 26 dicembre 1996: 283 migranti finirono in fondo al mare perché costretti, dai trafficanti, a un trasbordo durante una tempesta.
Quel naufragio fu negato, nella sua esistenza stessa, per circa 5 anni. Quando si ebbe conferma di questa tragedia, perché i pescatori raccoglievano nelle loro reti pezzi di corpi che poi ributtavano a mare, si parlò del più grande disastro avvenuto in mare dopo la Seconda guerra mondiale, un tragico primato “strappato” poi dai naufragi successivi…
Quei morti, finiti in fondo agli abissi, furono annegati-negati: perché fu negata la verità, fu negata giustizia, fu negata compassione.
I 29 superstiti e i parenti delle vittime, infatti, hanno a lungo denunciato, non creduti, l'esistenza del fatto, chiedendo di poter riavere almeno i corpi al fine di assicurare loro una degna sepoltura nella terra: ma neppure questo atto di pietà è stato mai concesso.
Il recitativo si è andato integrando, strada facendo, di altri racconti, di altre storie che sono accadute e continuano ad accadere, trasformando la cronaca quotidiana in narrazione letteraria di una vicenda che sta segnando il nostro tempo. "Canto clandestino" prova a dare voce a certi silenzi, a porre una domanda alla coscienza di ciascuno. È una preghiera laica, un lamento corale dinanzi all'ecatombe che è avvenuta e che continua ad avvenire nel Mediterraneo e lungo le vie che portano in Europa.
Con questo spettacolo di forte impegno sociale, continua Festival Duni 2016 che sta animando artisticamente e culturalmente l’estate materana; questa diciassettesima edizione della manifestazione è organizzata da Festival Duni, dall’Istituzione Concertistica Orchestrale “Magna Grecia” e da Grieco Abbagliamento.
Lo spettacolo “Canto clandestino” si terrà, per Festival Duni 2016, alle ore 21.00 di mercoledì 27 luglio, nell’ex Ospedale San Rocco di Matera; biglietto 5 € al botteghino, più 0,50 € di eventuale prevendita a Matera presso Orchestra della Magna Grecia, in via De Viti De Marco n. 13 (tel. 0835.1973420 – cell. 392.9199935 –info.ensemblegabrieli@gmail.com) o presso Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie n.69 (0835.333411).
Presso questi due punti prevendita è possibile acquistare anche i biglietti per i grandi eventi fuori abbonamento del cartellone di Festival Duni che, nella “Cava del Sole”: dopo Massimo Ranieri, a Matera sono attesi Max Gazzé (sabato 29 luglio) ed Ezio Bosso (20 agosto).
Quest’anno Festival Duni si realizza grazie ai patrocini istituzionali del MIBACT, Comune di Matera, Regione Basilicata, Camera di Commercio di Matera, oltre ai contributi dei main sponsor UBI Banca Carime, Bawer, Italcementi Group, EcoWash, , Edil Habitat, Masseria Fortificata “San Francesco”, Raro industria detergenti professionali, NG Bonifiche, trattamento e recupero rifiuti, Impresa Edile Trezza, Gelateria “Orchidea” in via Roma a Matera, B.t. Auto Linfer concessionaria Nissan a Matera e “Nuzzaci Strade”. Collabora alla manifestazione l’Hotel “Cave del Sole”. Festival Duni contribuisce a “Matera2019 Capitale europea della Cultura”. Partner è Ingest Ingegneria e Consulenza Industriale specializzata nella sicurezza degli spettacoli dal vivo.
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