Ieri sera, Gunther Neuhold (nella foto) al Petruzzelli. ha chiuso in bellezza i concerti Family con un programma di buona impostazione coerenza e logica. Apriva il concerto la ben nota Quinta Sinfonia di Beethoven, un'opera-manifesto del romanticismo tedesco: "Il Destino bussa alle porte". un titolo monumentale cui seguiva un brano altrettanto legato al destino, di Brahms una pagina malinconica e struggente, su testi di Holderlin, un atto d'addio al nostro bravissimo Maestro del Coro,Franco Sebastiani, che ci lascia purtroppo, in questa triste estate del 2016. L'esecuzione è bella e struggente ed il Coro si impegna con arte doviziosa e puntuale. Anche la Quinta, che non aveva la solita leggerezza e agilità, è pensata in modo chiaro ed equilibrato dal maestro austriaco.
Infine, di fronte ad un teatro stipato in ogni posto di platea e palchi di prima fila, si è chiuso in bellezza il concerto con tre Danze Ungheresi, queste sì, pirotecniche e brillanti, conservavano il piacere sornione di una bellezza spontanea. Ed il pubblico ha tributato grandi applausi convincenti all'Orchestra del Teatro Petruzzelli, pur sapendo l'amaro destino (proprio quello!) che l'attende tra pochi mesi.
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