Gli applausi più calorosi e commossi hanno accolto il ritorno de Il ratto dal serraglio (Die Entführung aus dem Serail) di Mozart (nella foto) al Teatro alla Scala, nello storico e poetico allestimento firmato da Giorgio Strehler e Luciano Damiani. Un omaggio significativo a questi due grandi protagonisti del teatro italiano, rispettivamente a venti e dieci anni dalla loro scomparsa, con una messa in scena che ha fatto scuola per il magistrale gioco di luci e silhouettes e per l’equilibrio fra eleganza, tenerezza e allegria.
Per altre quattro recite, da stasera fino al 1 luglio (fra cui la data speciale a metà prezzo di ScalAperta, il 29 giugno) non perdete l’opportunità di assistere a questo spettacolo unico, accolto entusiasticamente anche dalla stampa. Per Enrico Girardi del Corriere della Sera è un risultato “impareggiabile, eccezionale”, un prodigio in cui “ogni aspetto è stupendo in sé e si armonizza con gli altri nel modo più semplice e naturale” (leggi la recensione completa).
Elogi anche per la direzione di Zubin Mehta, che tenne a battesimo questa produzione oltre 50 anni fa e ora può rileggere la partitura mozartiana, giovanile ma già matura, con tutta la maestria di una carriera ineguagliabile. Nel cast hanno brillato soprattutto le due protagoniste femminili, Lenneke Ruiten e Sabine Devielhe, a cui Mozart ha dedicato alcune delle pagine più luminose e accorate della sua produzione.
Biglietti da 13 a 210 euro più prevendita (da 6,50 a 105 euro per la data di ScalAperta del 29 giugno).
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