giovedì 1 giugno 2017
Giampaolo Bisanti ottiene un buon successo al Petruzzelli, con la impeccabile violinista Veronika Eberle ed a capo della valida Orchestra del Teatro.
Ieri sera, il nuovo direttore stabile del Teatro Petruzzelli ha ottenuto un gratificante successo, guidando l'Orchestra del Teatro. Il motivo di tale successo è anche da attribuire alla solista della serata. quella Veronika Eberle (nella foto), ventotottenne violinista tedesca, ex enfant prodige, avendo debuttato a soli dieci anni a Monaco di Baviera, che ha interpretato con ottima dovizia esecutiva il concerto per violino di Robert Schumann, brano oggi tanto amato quanto sconosciuto ai più, perchè risalente agli ultimi mesi di vita del compositore. Fu, infatti, un periodo abbastanza tragico, quando lo stesso Schumann era direttore dell'orchestra di Dusseldorf e scrisse il concerto per l'amico violinista Joachim. La immediata fine di quell'incarico e la crisi mentale che ne seguì con il primo tentativo di suicidio, lo portarono all'internamento nella Casa di Cura ed alla morte alcuni anni dopo. Anche dopo la morte la moglie Clara considerò il concerto per violino non all'altezza delle composizioni migliori del Maestro e ne vietò l'esecuzione per molti anni. Questa è dunque stata l'occasione quasi unica per ascoltare il concerto in una bella esecuzione, ricca di fremiti e vibrazioni e ben condotta dall'arco sublime di Veronika Eberle, che ne ha offerto un'esecuzione incantevole e ricca di quei momenti schumanniani, magari nostalgici e appassionati, ma pieni del nutrimento romantico , di cui lo stesso compositore si rese partecipe in quegli anni. L'opera infatti fu solo eseguita con successo nel 1937 a Berlino. Il concerto di ieri si era aperto con un Poema sinfonico, "Die Modau" (La Moldava), tratto dalla raccolta "Dalla Mia Patria" celebrate dalla musica di Bedrick Smetana e ispirate alle leggende boeme. Qui è il fiume ceco il protagonista, con i suoi magici momenti e le stupende melodie popolari che lo hanno reso conosciuto nel mondo europeo. L'Orchestra ha eseguito il capolavoro di Smetana in maniera solida e piacevole, con gli archi e i fiati apprezzati ed una direzione puntuale di Bisanti, che ha colto nel segno riscuotendo un buon successo. Il pubblico di ieri,pur non essendo foltissimo ha anche potuto apprezzare le due celebri Suites di Grieg, tratte dal Peer Gynt di Ibsen, altra celebre leggenda cui si ispirò il compositore norvegese in quegli anni. Insomma è stato un buon concerto, che ha messo in risalto le buone doti interpretative ed espressive dell'orchestra e del suo organico, oltre che della solista, impegnata anche in un bis poco noto (era Salieri?) ed ottenuto dopo gli applausi molto insistenti e ripetuti che sono seguiti al suo ottimo concerto di Schumann.
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Il bis era il secondo movimento (tema con variazioni) della sonata di Prokofiev in re per Violino solo. È stato il mio saggio di diplomanda qualche annetto fa (23 per la precisione). Una scelta di grande eleganza, come del resto tutta l'esecuzione della bella Eberle. Bel concerto. Bella recensione. Francesca
RispondiEliminaGrazie Francesca :) Verrai anche al prossimo concerto?
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